Nobile Contrada del Bruco

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Insegna

L'insegna deriva dalle antiche compagnie dei setaioli e lanieri.

Stemma

Stemma d'oro al bruco al naturale, strisciante su un ramoscello di rosa al naturale fogliato di verde, coronato alla granducale; capo inquartato di rosso e argento con croce sabauda inquartata di argento e rosso per concessione del Re d'Italia Umberto I.

Colori

Spiega bandiera di verde e di giallo listato di azzurro.

Motto

⇒ Nella pugna sii altera nobile Contrada dalla gente fiera.
⇒ Come rivoluzione suona il mio nome.

Simboleggia

L'industriosità.

Arte e Corporazione

Setaioli

Numero di cabala

45

Santo Patrono e festa titolare

Visitazione di Maria Santissima a Santa Elisabetta, 2 Luglio (generalmente celebrata la domenica successiva).

Terzo di appartenenza

Camollia

Società di Contrada

"L'Alba", Via del Comune, 44

Sede storico-museale

Via del Comune, 44

Casa del cavallo (stalla)

vicolo degli Orbachi, 5

Oratorio

Oratorio del Santissimo Nome di Gesù, via del Comune (officiato dal 1669). Fu terminato nel 1669, tre anni prima la Contrada e il Popolo del Bruco presentarono formale richiesta all'Arcivescovo di Siena affinché, considerato che la Contrada aveva una Compagnia intitolata al nome di Gesù (riunitasi fino ad allora in diverse chiese), fosse permesso di costruire un Oratorio avendo "detta Contrada compro un sito nella via detta del Comune" e "chiedeano alla S.S. ill.ma di ciò si compiaccia, e dotarla, con lire cinquanta l'Anno..." cui andrebbero ad aggiungersi "le limosine che hanno, sia effettive, sia promessogli...". Ma, essendo il Bruco impossibilitato a sostenere spese superiori alle sue forze, domandò aiuto alle Consorelle. Il 3 maggio 1667 gli ocaioli votarono di dare un apporto concreto e presso la fornace Petrucci prelevarono mattoni e ne trasportarono 81 some donandole ai brucaioli, tanto che "restò ammirata tutta la città". E' cosa certa che la Chiesa nel 1670 era terminata e aperta al culto. Pochi anni dopo fu acquistata (gennaio 1684), per 235 scudi, una casa situata nel lato sinistro della medesima strada, che diverrà la prima sede della Contrada. L'opera pittorica più importante che si trova nell'Oratorio è la Madonna della Disciplina Maggiore (o Madonna con Figlio) di Luca Tommé, del 1370 ed è posta sull'altar maggiore. La tavola è ospitata in una nicchia dipinta di azzurro dove è racchiusa da una edicoletta lignea a intaglio dorato. La preziosa opera pervenne alla Contrada dalla famiglia Pacciani che l'aveva acquistata dalla Compagnia laicale della Madonna della Disciplina Maggiore, da cui il nome della tela. Di notevole pregio l'antico organo del XVII secolo acquistato dalla Contrada del Drago nel 1834 quando fu eretta la "tribuna dell'orchestra" che tuttora ospita l'organo. A destra entrando troviamo un monumento bronzeo del 1920, opera del Corsini, che commemora i caduti della Contrada nella grande guerra. Sulla parte opposta il Crocifisso Ligneo policromo trecentesco attribuito al Maestro di San Paolo in Rosso, rimasto per molti anni su Porta Ovile. Altre opere importanti: un San Bernardino e una Santa Caterina opere di Giuseppe Nicola Nasini (primi del XVIII sec.) e l'Adorazione dei Magi di Dionisio Montorselli (XVIII sec.). Precedenti oratori:
- Oratorio della Confraternita di San Biagio in Pian d'Ovile (XVII sec.).
- San Gerardo.

Fontanina battesimale

Il Bruco usa l'antica fonte di San Francesco restaurata nel 1978 da Lorenzo Borgogni. Ne fa parte una scultura di Angelo Canevari che ritrae Barbicone, il leggendario capopopolo del Bruco. E' situata difronte al Vicolo degli Orbachi.