Nobile Contrada dell' Oca

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Insegna

Le deriva dall'abitudine di allevare oche sia per uso alimentare sia per la penna.

Stemma

Stemma d'oro all'oca ferma su di una zolla erbosa coronata alla reale, accollarinata con nastro d'azzurro da cui pende la croce Sabauda di argento smaltata di altra crocetta di rosso ripiena d'argento per concessione di Umberto I in occasione della sua visita a Siena nel 1887.

Colori

Spiega bandiera di bianco e di verde con liste di rosso.

Motto

Clangit ad arma (Chiama alle armi).

Simboleggia

L'avvedutezza.

Arte e Corporazione

Tintori

Numero di cabala

9

Santo Patrono e festa titolare

Santa Caterina da Siena, 29 aprile (celebrazione seconda domenica di maggio).

Terzo di appartenenza

Camollia

Società di Contrada

"Trieste", Via Santa Caterina, 55

Sede storico-museale

Vicolo del Tiratoio, 13

Casa del cavallo (stalla)

via Santa Caterina, 65

Oratorio

Santa Caterina in Fontebranda, via Santa Caterina (officiato dal 1475). Già nel 1462 Niccolò di Bartolomeo Borghesi lasciò 200 fiorini per un "altare da erigere nel futuro oratorio di Santa Caterina". Successive concessioni alle compagnie di Sant'Antonio e San Pellegrino da parte del Comune, furono destinate all'erezione dell'oratorio nella casa natale di Caterina; nel 1470 era costruito a metà e la Contrada chiese un'altra sovvenzione di 400 fiorini. Pochi anni dopo l'opera era terminata, anche grazie a sottoscrizioni tra gli "habitatori", e fu, oltre a luogo di culto verso "la nostra Nina" come dicono gli ocaioli, anche luogo di incontro e di assemblea per i contradaioli. Molti gli affreschi di grande qualità tuttora esistenti e in buone condizioni. Vi lavorarono il "Sodoma" e Girolamo del Pacchia (affreschi nella parete dietro l'altare); Vincenzo Tamagni e Ventura Salimbeni. Sull'altare, eretto nel 1679, è conservata (ed amata dagli ocaioli) la statua lignea policroma scolpita appositamente da Neroccio di Bartolomeo nel 1475 per 31 lire... Un'altra statua lignea della Santa dell'Oca si trova nella attigua sacrestia (o Cappella della Madonna); è attribuita, da Michèl Flusin, alla scuola del Vecchietta. E' rimasta per secoli nella nicchia scavata a fianco di Fontebranda da dove fu prelevata e, a cura degli ocaioli, restaurata e trasferita (dopo non poche vicissitudini) nell'attuale sede. Considerata l'iconografia, diversa da quella classica (la Santa tiene il cuore nella mano sinistra anziché il giglio), si pensa che il fatto possa datare la nascita dell'opera a metà del XV secolo quando sorse una disputa teologica, su tale materia, tra domenicani e francescani. La facciata dell'oratorio non è più quella originale: nel 1877 Giuseppe Partini e Leopoldo Maccari costruirono "una fedele riproduzione della facciata ... che era venuta in cattivissimo essere". Il rilievo sulla lunetta, raffigurante la Santa, è attribuito a Urbano da Cortona. In alto furono apposti gli stemmi della Repubblica, del Comune e del Popolo di Siena oltre allo stemma della Contrada. Precedenti oratori:
- Sant'Antonio in Fontebranda (dalla metà del XV sec. al 1475).

Fontanina battesimale

il battesimo contradaiolo ha luogo alle fonti di Fontebranda (XII-XIII sec.) nella via omonima.