Contrada della Pantera

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Insegna

Le deriva dalla pantera di Lucca essendo la maggioranza dei suoi abitanti mercanti lucchesi.

Stemma

Stemma d'argento alla pantera rampante al naturale, quarto di bianco e di rosso alla iniziale U (Umberto I) fiorita alla avellana posta nell'angolo superiore destro (aggiunta araldica concessa con R.D. del 9.2.1889).

Colori

Spiega bandiera con i colori rosso e celeste, in parti uguali, con liste bianche.

Motto

⇒ Il mio slancio ogni ostacolo abbatte.
⇒ La pantera ruggì e il popolo si scosse.

Simboleggia

L'audacia.

Arte e Corporazione

Speziali

Numero di cabala

68

Santo Patrono e festa titolare

San Giovanni decollato, 29 Agosto (generalmente celebrata la prima domenica di settembre).

Terzo di appartenenza

Città

Società di Contrada

"Due porte", Via San Quirico, 20

Sede storico-museale

via di San Quirico, 26

Casa del cavallo (stalla)

via di San Quirico, 30

Oratorio

San Niccolò al Carmine, Pian dei Mantellini (officiato dal 1980). Agli inizi della sua storia, la Pantera, a differenza delle consorelle che usavano adunarsi in chiese o cappelle concesse loro in uso, si adunava nelle case dei suoi capitani. Ma volendo seguire l'esempio delle altre Contrade, nel 1685 chiese e ottenne - dopo non pochi tentativi di dissuasione da parte della "Compagnia della Morte" - di poter officiare nella Cappella, fatta costruire nel 1642 dalla Magistratura di Biccherna all'interno di Porta Laterina, dedicata a San Giovanni Battista decollato. L'uso della Cappella prescriveva il pagamento annuo di due libbre di cera lavorata o del corrispondente valore, da pagarsi "nel giorno della Festa Titolare di detta Chiesa". La Pantera ne adottò il Santo Titolare e ancora oggi, il 29 agosto, celebra la ricorrenza della Decollazione di San Giovanni Battista. I panterini si impegnarono anche a compiere importanti migliorie alla chiesa, non di loro proprietà, tese ad "accrescere il loro Tempio" fino a "riedificare quasi del tutto" l'oratorio anche grazie all'aiuto di altre Contrade tra cui l'Oca che nel 1687 portò in dono 84 some di mattoni. Il processo di ampliamento proseguì tanto che nel 1719 fu edificato un piccolo locale ad uso di sagrestia. Ma la progettazione del cimitero del Laterino, nella zona ove sorgeva l'oratorio, costrinse la Pantera, nel 1786, a lasciare la sua prima sede portando però con sé il reliquiario di San Giovanni e altre oggetti sacri acquisiti in precedenza. La chiesa fu demolita nel 1893 senza che ne rimanesse traccia. Alla ricerca di una nuova chiesa, venne offerta alla Pantera la chiesa dei Tessitori, cioè la Cripta di San Sebastiano in Vallepiatta allora officiata come chiesa autonoma dall'oratorio superiore di proprietà della Selva. L'ingresso della Pantera nella chiesa del Fosso di Sant'Ansano determinò alcuni decenni di rivalità tra le due Contrade. Ma la chiesa ben presto si dimostrò insufficiente per i bisogni della Contrada. La soppressione degli ordini religiosi voluta da Napoleone nel 1810 costrinse i carmelitani a trasferirsi nel Convento del Carmine lasciando la parrocchia di San Quirico e siccome questa Chiesa, pur essendo nel territorio della Contrada della Chiocciola, era più vicina al centro del rione della Pantera, questa, nel 1813 ne ottenne l'uso dedicandola a San Giovanni Decollato. Ma il peregrinare non era terminato: nel 1821 i Carmelitani ne rivendicarono l'uso e la Pantera chiese, e ottenne, di potersi insediare "nella Chiesa di Castelvecchio e stanze annesse": quarta sede! Infine il 28 aprile 1982 la Pantera lasciò la chiesa di San Quirico e ottenne ospitalità nella Chiesa di San Niccolò al Carmine, al Pian dei Mantellini ove tuttora officia. La prima notizia sicura dell'esistenza di questa chiesa è del 1262 ma si sa che vari riferimenti sono stati fatti successivamente; ad esempio del campanile non vi è traccia nell'accurata "Veduta di Siena" incisa dal Vanni nel 1565. All'interno vi sono preziose opere d'arte come il "San Michele Arcangelo scaccia gli Angeli ribelli a Dio" del Beccafumi, "I Santi Alberto Carmelitano, Stefano Maria e Caterina d'Alessandria" di Francesco Vanni, l' "Adorazione dei Pastori" iniziata dal Riccio verso il 1570 e terminata da Arcangelo Salimbeni, la "Madonna con Bambino" detta anche "dei Mantellini" attribuita a un artista pisano fine XIII secolo, detto "Maestro dei Santi Cosma e Damiano". Per un periodo la Chiesa fu destinata anche a caserma nei primi anni del 1900; i grandi restauri effettuati restituirono l'originaria bellezza e nel 1937 i Carmelitani tornarono ad officiarvi. Precedenti oratori:
- San Giovanni Battista al Laterino (dal 1684 al 1786).
- San Sebastiano in Vallepiatta (dal 1786 al 1813).
- Santi Quirico e Giuditta (dal 1813 al 1821 e dal 1957 al 1980).
- Santa Margherita in Castelvecchio (dal 1822 al 1957).

Fontanina battesimale

Opera in bronzo dello scultore Giulio Corsini, realizzata nel 1977. Sulla base di travertino è inciso il motto della Contrada. E' situata in piazza del Conte.