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Glossario Paliesco

Esplicazione di allocuzioni e termini caratteristici

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Trovate 10 definizioni per il termine "seta".
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Alzata

Figura che compie l'alfiere al termine della sbandierata. Consiste nell'arrotolare la seta intorno all'asta e volteggiare in alto la bandiera che, essendo l'asta munita di piombo, ricadrà perpendicolarmente.

 
Arti e Corporazioni

Sono le antiche corporazioni di cui facevano parte i senesi ai tempi della Repubblica. Proprio grazie alle riunioni delle corporazioni nacquero in seguito le Contrade. Ogni Contrada ha la propria arte caratteristica, che viene rappresentata durante il Corteo storico nel cosiddetto "Popolino".

Arti e Corporazioni delle Contrade

Aquila: Notai; Bruco: Setaioli; Chiocciola: Cuoiai; Civetta: Calzolai; Drago: Banchieri; Giraffa: Pittori; Istrice: Fabbri; Leocorno: Orafi; Lupa: Fornai; Nicchio: Vasai; Oca: Tintori; Onda: Falegnami; Pantera: Speziali; Selva: Tessitori; Tartuca: Maestri di Pietra; Torre: Battilana; Valdimontone: Mercanti di seta.

 
Drappellone

Grande stendardo di seta dipinto a mano su cui sono sempre raffigurati:

  1. la Vergine
  2. le insegne delle dieci Contrade che corrono
  3. l'araldica del Comune e della città
che viene dato in premio alla Contrada vincitrice.

 
Fazzoletto

Non si intende quello di carta per il naso ma quello grande, quadrato di seta con i colori e lo stemma della Contrada. Ogni contradaiolo ne possiede almeno uno perché gli viene regalato dalla Contrada durante il battesimo contradaiolo. Il contradaiolo lo indossa prevalentemente nei giorni del Palio se la sua Contrada partecipa alla corsa, il giorno della Festa Titolare e durante i festeggiamenti della vittoria.

 
Giubbetto

Giubbetto di seta con i colori e lo stemma della Contrada, indossato dai fantini per le prove e per il Palio.

 
Nappa

  1. Gruppo di nastri di seta legati in cima alle bandiere degli alfieri.
  2. Decorazioni bianco nere allo stendardo del Palio.
  3. Naso prominente

 
Pugna (gioco delle)

Gioco medievale a squadre dove i partecipanti si fronteggiavano con "pugni et boccate", cioè cazzotti e schiaffi a mano aperta.

I partecipanti si disponevano nel campo divisi per terzi; il terzo di Città, i bianchi, si contrapponevano ai terzi di Camollia e S.Martino uniti, i rossi, si fasciavano le mani con bende di seta e si affrontavano tra loro praticando una specie di pugliato.

Questo gioco si disputò frequentemente dal 1259 al 1324. In tale anno parteciparono più di mille pugilatori e ci furono molti feriti e diversi morti. Dopo di allora non si hanno più notizie della Pugna escluse sporadiche apparizioni, come nel 1536 alla presenza di Carlo V in città; nel 1544 Biagio di Montluc le cita nelle sue memorie rimanendone entusiasta; nel 1506, 1511 e nel 1612 alla presenza di Cosimo II dei Medici.

Nel 1613 appare una Pugna tra gli Scolari (studenti universitari) e gli Sviati (lavoratori della lana). Questo tipo di competizioni tra studiosi e non si farà fino al 1700.

 
Salto del Fiocco

Il salto della bandiera da parte dell'alfiere durante il gioco delle bandiere. Figura acrobatica in cui l'Alfiere, compie saltando a piè pari, la bandiera dopo averne arrotolata la seta. Uno degli esercizi più difficili che vengono effettuati dagli alfieri. Realizzato per la prima volta da "Mastuchino" nei primi del 1900.

 
Seta

Oltre al tessuto si indica con il termine "seta" anche la bandiera.

 
Triangolo della bandiera

È la figura che compiono gli alfieri in segno di saluto entrando in Piazza o in tante altre occasioni, che però non ha nessun riferimento storico. Consiste nel prendere la bandiera nel vertice inferiore con la mano sinistra alzando contemporaneamente il vessillo in segno di saluto, creando un triangolo con la seta della bandiera. Si confonde spesso con la "presentazione della bandiera", che è completamente un'altra figura: nel triangolo la bandiera non viene affatto presentata, in quanto è piegata in due sulla linea di un'ipotenusa immaginaria. Il triangolo nacque come segnale convenzionale tra i due alfieri che si salutano al momento del ricevimento delle consorelle, per darsi reciprocamente il segnale visivo di inizio dell'alzata di saluto. Questo segnale è stato poi ampliato eseguendolo con la bandiera in alto sopra la testa, dando origine ad un'abitudine che in Piazza è in voga dai primi anni 90 del XX secolo. Spesso viene eseguita anche all'inizio della sbandierata in prossimità della Cappella durante il Corteo Storico.

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