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Contrada della
Pantera

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Alleanze
Aquila (dal 1730 al 1947)
Chiocciola (dal 1813)
Civetta (dal 1794)
Giraffa (dal 1781)
Leocorno (dal 1792)
Selva (dal 1780 al 1789)

Rivalità
Aquila (dal 1947)

La rivalità con l'Aquila:

L'Aquila e la Pantera sono divise da un'accesa rivalità, anche se recente e alquanto anomala. Non è infatti nata per le classiche questioni di confine, bensì per motivi palieschi, non riconducibili a degli incidenti fra le Contrade, ma addirittura ad un'inimicizia fra fantini. In occasione del Palio del 16 agosto 1936, la Pantera ebbe in sorte il portentoso Ruello e ne affidò la monta a Corrado Meloni detto Meloncino: la Contrada di Stalloreggi ambiva ovviamente alla vittoria e contava sull'appoggio dell'Aquila, che all'epoca le era addirittura alleata. La Contrada del Casato aveva ricevuto in sorte Rondinella e aveva chiamato a montarla il blasonato Fernando Leoni detto Ganascia. Il problema era che i due fantini nutrivano un forte odio reciproco. Nel palio di luglio del 1933 infatti Ganascia aveva duramente nerbato il padre di Meloncino, il grande fantino Angelo Meloni detto Picino, ormai vecchio e al suo ultimo Palio. Per tale motivo (ma anche per una presunta rivalità in amore) Meloncino non sopportava Ganascia, che a sua volta ricambiava il forte astio. Com'era prevedibile Ganascia ostacolò in maniera dura e decisiva Meloncino e i sogni di gloria della Pantera finirono con una rovinosa caduta.

Da questo episodio i rapporti fra le due Contrade si fecero tesi, anche se continuava a sussistere sulla carta la preesistente alleanza: ma i contrasti continuarono anche nel 1939 e nel 1946. Fino ad arrivare all'episodio decisivo avvenuto durante la festa titolare dell'Aquila, l'8 settembre 1947: da un altoparlante qualcuno rivolse delle pesanti offese nei confronti della Contrada della Pantera, i cui dirigenti, non soddisfatti dalle mancate scuse dalla controparte, decisero di sciogliere l'alleanza dando vita alla rivalità che ancora oggi contrappone le due Contrade.

Un episodio eloquente di quanto aspra sia la rivalità tra le due Contrade si ebbe in occasione del Palio del 2 luglio 1992. L'Aquila aveva ricevuto in sorte il miglior cavallo, Galleggiante, e aveva deciso di affidarsi all'esperienza del grande Andrea Degortes detto Aceto. Per ostacolare la nemica, la Pantera si affidò invece a Sebastiano Deledda detto Legno: al fantino la dirigenza di Stalloreggi spiegò che la priorità, più ancora che tirare a vincere, era ostacolare Aceto e farlo perdere. Legno seguì alla lettera le indicazioni impartitegli e fin dalle fasi dell'ingresso in pista, prima ancora della mossa, provocò ripetutamente Aceto. I due in breve si scambiarono furiose nerbate: era la prima volta che due fantini si nerbavano prima della mossa, anche perché proibito dal regolamento (infatti a Palio concluso Aceto verrà punito con un Palio di squalifica e Legno addirittura con cinque). Alla mossa Legno ostacolò duramente Aceto, facendolo partire ultimo. Grazie a tale episodio e a un pizzico di fortuna il fantino panterino riuscì addirittura a rimontare portandosi in testa. Nelle retrovie però la classe di Aceto fece la differenza e l'Aquila riuscì a portarsi in seconda posizione, lanciandosi all'inseguimento della Pantera. Al secondo giro tuttavia Legno commise una grave ingenuità, cadendo clamorosamente in prossimità della Fonte Gaia a causa di un turista che si sporgeva troppo e permettendo il sorpasso di Aceto, che vinse così con l'Aquila il suo quattordicesimo e ultimo Palio.

Il riscatto panterino si è avuto nel Palio del 2 luglio 2006. Le due contrade parevano sulla carta sfavorite, avendo ricevuto in sorte due giovani cavalli alla loro seconda esperienza in piazza (entrambi avevano esordito l'anno prima con l'Onda): la Pantera affidava la monta di Choci ad Andrea Mari detto Brio, mentre l'Aquila chiamava Virginio Zedde detto Lo Zedde per guidare la cavalla Ellery. Sovvertendo i pronostici, alla mossa l'Aquila è partita nettamente prima conducendo la gara con grande tranquillità. Per contro la Pantera era partita ultima, ma una strepitosa rimonta di Choci l'ha catapultata in terza posizione, dietro Aquila e Oca. Superata anche l'Oca, la Pantera si è lanciata all'inseguimento della nemica e, complice la stanchezza di Ellery, è riuscita a beffarla a un soffio dal bandierino, tra la disperazione degli aquilini scesi in pista ed ormai pronti a festeggiare.


Tratta da: Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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