PalioPedia

La Contrada rivale. Più comunemente usato il termine, politicamente scorretto, "nemica".

Cavallo di scarsa qualità, con pochissime o nessuna probabilità di vittoria. I contradaioli sperano che una "brenna" non venga assegnata in sorte alla loro Contrada, bensì all'avversaria.

Gioco medievale dove partecipavano i giovani dei terzi della città. Era un antenato del rugby o del calcio, non dissimile da una partita del calcio storico fiorentino, poiché veniva svolto con una palla di cuoio che veniva lanciata dalla cima della Torre del Mangia.

I partecipanti dovevano spingere o portare la palla nella "porta" avversaria. La porta del terzo di Città era la bocca del Casato, mentre la porta dei terzi di S.Martino e Camollia uniti era lo sbocco di Via del Porrione.

La Pallonata venne disputata per la prima volta all'inizio del 1400 e l'ultima fu giocata agli inizi del XX secolo.

Accordo segreto fra Contrade e fantini stipulato sulla parola con l'intento di propiziare la vittoria di una Contrada o per ostacolare quella dell'avversaria.

Punizione (auto inflitta) di chi perde, un tempo letterale oggi simbolica. Chi vince si vanta di aver "dato la purga" a chi ha perso. L'intensità della purga è direttamente proporzionale alle speranze di vittoria precedenti alla corsa. Le Contrade più ripurgate sono la seconda arrivata e l'avversaria di quella vittoriosa.

Vincere il Palio a brevissima distanza di tempo dall'ultima vittoria dell'avversaria.

Contradaiolo che ha visto vincere la Contrada avversaria oppure che, pur con un ottimo cavallo, non ha vinto il Palio.

La Contrada avversaria. Più comunemente usato il termine, politicamente scorretto, "nemica".