Una Censura per essere il proprio fantino, in occasione della mossa del Palio, partito dal terzo posto anzichè dal secondo, assegnato dall'ordine della mossa.
Una censura per avere, i propri contradaioli, dopo la terza prova, preso parte a un fronteggiamento, in Piazza del Campo, con i contradaioli della Giraffa, ritardando l'uscita delle consorelle. Infrazione dell'articolo 101, comma 2, del regolamento.
Prosciolto. Una censura per avere, un proprio mangino, seguito il cavallo durante tutto il Corteo Storico pur non essendo figurante in costume. Infrazione dell'articolo 73 del regolamento. (Accolto il ricorso presentato e prosciolto).
Una censura per avere dato luogo, un folto gruppo di propri contradaioli, a una pericolosa invasione della pista, tale da costituire una vera e propria potenziale alterazione del regolare svolgimento della Carriera. Infrazione dell'articolo 101 del regolamento.
Una censura per aver dato luogo, un gruppo di propri contradaioli, a una pericolosa invasione della pista, tale da costituire una vera e propria potenziale alterazione del regolare svolgimento della carriera. Infrazione degli articoli 80 e 101 del regolamento.
Una censura per avere un componente della Comparsa, invaso la pista, costituendo una potenziale alterazione del regolare svolgimento della carriera, e non aver mantenuto quel comportamento consono alla comparsa. Infrazione dell'articolo 9, comma 4, articolo 80, comma 2 e articolo 101, comma 2, del regolamento.
Queste due censure, cumulandosi con le altre due comminate nel 2002 e nel 2003, comportano la punizione con una deplorazione ai sensi dell'articolo 98 del regolamento.
Una censura per essere, un gruppo di propri contradaioli, essere scesi in pista prima che la carriera terminasse. Infrazione degli articoli 80 e 101 del regolamento.
Una deplorazione per avere, gran parte della Comparsa, invaso pericolosamente la pista e non aver mantenuto un comportamento consono alla Comparsa. Infrazione dell'articolo 9, comma 4, dell'articolo 80, comma 2, e dell'articolo 101, comma 2, del regolamento.
Una censura per essere, il proprio barbaresco, intervenuto senza autorizzazione ad assistere il proprio cavallo durante le fasi che precedevano la mossa. Infrazione degli articoli 17 e 63 del regolamento.
Una censura per la presentazione del cavallo nel Corteo Storico in netto ritardo rispetto al resto della comparsa. Infrazione dell'articolo 76, comma 1, del regolamento.
Una deplorazione. Per avere un gruppo di propri contradaioli, subito dopo la Prova Generale, tentato di aggredire il Fantino della Contrada del Leocorno, provocando uno scontro con la stessa Contrada. Infrazione dell'articolo 101 del regolamento.
Una censura per essere, durante la quarta prova mentre la stessa era ancora in corso, due contradaioli scesi in pista a soccorrere il fantino, caduto immediatamente dopo la Mossa, portandolo a braccia fino alla curva di San Martino e per essere un Fiduciario unitamente ad altro contradaiolo, sceso dal Palco dei Giudici, dirigendosi verso San Martino e quindi verso la Cappella. Infrazione dell'articolo 69, 2° comma, e dell'articolo 101 del regolamento per il Palio.
Una delorazione per essersi, nel corso delle fasi preliminari della mossa del Palio, e cioè subito dopo l'annullamento di una prima partenza, verificato un tentativo di aggressione al Mossiere accompagnato da minacce e insulti, messo in atto da un ex Fiduciario della Contrada che dopo l'ingresso in pista, veniva prontamente bloccato dai VV.UU. e da un Ispettore di Pista nei pressi del Verrocchio.
Una censura per essere numerosi contradaioli, dopo la caduta al primo giro al Casato del proprio fantino, mentre la Contrada si trovava in prima posizione, scesi in pista per raccoglierlo, continuando poi a stazionare nei pressi della mossa in numero considerevole.
Esclusione dalla partecipazione di due Palii e relative prove per avere, la sera del 16 agosto 1989, dalle ore 22 in poi, un numero crescente di propri contradaioli molestato, nei pressi dell'arco dei Rossi, a più riprese, la contrada del Drago che festeggiava legittimamente la propria vittoria, con manifestazioni di gioia e tradizionale ironia nei confronti degli sconfitti, provocando successivamente lo scontro fisico tra le due Contrade. E successivamente, in seguito a scontri particolarmente cruenti, per avere detti contradaioli del Bruco, invaso il territorio della Contrada del Drago, spingendosi fino a Piazza Matteotti, dove si arrestavano di fronte alla sede del Drago in virtù della resistenza dei "dragaioli" e dell'intervento delle forze dell'ordine.
Una deplorazione per aver allontanato dal Corteo Storico, senza autorizzazione, il proprio barbero, quando si trovava all'altezza della Fonte.
Una censura per aver presentato in ritardo il cavallo all'Entrone in occasione della seconda, terza e quarta prova contravvenendo a quanto prescritto dall'art. 54 del Regolamento per il Palio.
Prosciolto. Per essersi, un gruppo di propri contradaioli provenienti dalla zona della Fonte, recato verso San Martino fin dal secondo giro della corsa del Palio.
Con Delibera di Giunta Comunale n° 71 del 14 gennaio la Contrada viene prosciolta dall'addebito contestato.
Prosciolto. Una deplorazione per avere, numerosi contradaioli, al termine della prima prova, dopo aver affrontato un gruppo di contradaioli della Giraffa, causato la rottura del cordone di separazione approntato dai V.U. fra i due gruppi, nonostante che tale cordone, in base alle intese intecorse in precedenza tra tutte le Contrade, l'Amministrazione Comunale e le Autorità di P.S., avrebbe dovuto costituire un limite invalicabile e provocare la fine delle ostilità. Il Barbaresco risultava presente agli scontri, nonostante fosse stato sostituito nelle sue funzioni per indisposizione.
Con delibera di Giunta Comunale n° 1631 del 1 ottobre 1987 viene prosciolto.
Prosciolto per avere, il Barbaresco, in occasione della quarta Prova, tentato di fermare il proprio cavallo scosso immediatamente dopo la Mossa, all'altezza del Vicolo dei Borsellai, ripetendo il tentativo al secondo passaggio.
Esclusione dalla partecipazione di un Palio e relative prove per:
- avere alcuni contradaioli invaso la pista formando un raggruppamento in sosta all'altezza di Palazzo Sansedoni già prima della corsa;
- avere alcuni contradaioli, indebitamente presenti in pista, lanciato oggetti in direzione del barbero e del fantino della Nobile Contrada del Nicchio durante il terzo giro della Carriera del Palio;
- avere alcuni monturati tentato, senza riuscirvi, di colpire, dal Palco delle Comparse, il fantino e il barbero della Nobile Contrada del Nicchio, all'ultimo passaggio, agitando verso di loro le bandiere.
Esclusione dalla partecipazione di un Palio e relative prove per avere:
- interferito continuamente nella meccanica della mossa del 2 luglio;
- invaso la pista già al secondo giro da parte di numerosi contradaioli;
- ammassamento di contradaioli sotto il Palco dei Giudici dopo la Carriera che rese necessario l'intervento delle Forze dell'Ordine;
- irruzione di due contradaioli sul Palco dei Giudici per tentare di appropriarsi del Drappellone;
- aggressione a un contradaiolo del Leocorno al quale fu rotta la bandiera.
Con delibera del Consiglio Comunale n°758 del 6 dicembre 1983 la sanzione viene ridotta a una deplorazione.
Una censura per essere alcuni contradaioli entrati in pista prima della conclusione della terza prova e per avere, nel pomeriggio del 2 luglio, un gruppetto di contradaioli forzato un cordone di agenti posto nel Casato di Sotto.
Pena pecuniaria per avere, i propri figuranti e contradaioli, aggredito gli alfieri della Tartuca.
Un richiamo per avere, i propri contradaioli, tentato di aggredire il fantino della Civetta, Andrea Degortes detto Aceto, al termine della terza prova.
Una censura per avere, i propri contradaioli, malmenato violentemente il fantino del Valdimontone, Leonardo Viti detto Canapino, dopo la corsa.
Un richiamo all'alfiere Trecci Mauro per non aver atteso l'ordine del Maestro di Campo per l'alzata della bandiera nella sbandierata finale.
Un richiamo per non aver fatto partecipare la cavalla Ira al Corteo Storico.
Un richiamo per non aver voluto partecipare alla Prova Generale dopo il diniego dell'esonero dalla corsa.
Prosciolta. Esclusione dalla partecipazione del Palio fino a tutto il 1947 per il comportamento dei propri contradaioli in occasione dell'immediato dopo-Palio. Con delibera n. 345 del 24 aprile 1946 la sanzione viene annullata.
Una deplorazione per essere, il suo fantino Ricciotti Busisi, sceso al canape in occasione della Provaccia.
Sospensione dal partecipare al Palio e al Corteo di agosto 1938 al barbaresco Bruno Cortecci per il contegno tenuto quando, durante le fasi della mossa del Palio di luglio, cadde al canape il fantino del Bruco.
Una deplorazione per essere, la Comparsa, scesa in pista dal palco delle Comparse durante le fasi della mossa del Palio di luglio, dopo che il fantino del Bruco era caduto al canape.
Severa ammonizione per non aver preso parte alle prove della sera del 1° luglio e la mattina del 2 rifiutandosi di far montare il cavallo da un fantino che non fosse parente con altro fantino che correva in un'altra Contrada malgrado l'espresso divieto fattone dalla Giunta.