È il famoso Palio degli scienziati, senza scienziati a Siena, e l'altrettanto famoso furto «in chiesa» del drappellone. Nella nottata della quinta prova, dopo la processione, dalla Chiesa di S. Vigilio degli studenti bolognesi portano via il cencio lasciando l'asta e il piatto. Nelle richieste formulate «molto spiritosamente» si parla di abbondante vino, odalische, costumi del Palio, posti gratis in palco ed altre amenità del genere.
Ma a Siena per il Palio, il Palio, con o senza Palio, si fa lo stesso. Uno stendardo bianco è più che sufficiente per inquadrare il bozzetto di Bruno Marzi. L'aspetto coreografico è salvo: per la prima volta nella storia della Passeggiata Storica sfila un bozzetto! E'... strano ma lo Straordinario in onore degli Scienziati si corre senza... scienziati e senza Palio.
C'è ancora Jago Fuligni sul Verrocchio. L'atmosfera si riscalda subito, dimenticando le polemiche sull'effettuazione o meno del Palio, e la curiosità della «sparizione» del drappellone.
Ai canapi della prima mossa entrano così: Onda, Selva, Lupa, Oca, Bruco, Leocorno, Pantera, Giraffa, Chiocciola, Torre. Cambiano posto Leocorno e Giraffa, il Bruco forza e cade con la Torre ancora fuori dai canapi.
Si rientra con lo stesso ordine: l'allineamento sembra valido; c'è la Chiocciola rigirata, il Leocorno si fa trovare in contropiede. In testa va la Lupa poi Onda, Selva, Oca, Bruco, Giraffa, Pantera, Torre. Cavalli lanciati verso S. Martino, ma scoppia il mortaretto. Le polemiche del dopo-Palio costringeranno l'Amministrazione ad usare per il futuro il dispositivo automatico azionato direttamente dal Mossiere.
In testa c'è l'Onda, poi l'Oca, che per recuperare le posizioni è costretta ad una manovra alquanto difficile e solo l'abilità di Aceto evita la caduta. La manovra costringe gli altri verso i materassi. Cade la Giraffa e poi la Selva. Dietro l'Oca ci sono Torre, Lupa e Bruco. Nel rialzarsi Topolone si trova con i posteriori incastrati tra i materassi e solo il classico miracolo lo salva.
La corsa comunque prosegue, cade l'Onda davanti a Oca, Bruco, Torre e Lupa. Ma i fantini già cominciano ad accorgersi della non validità della mossa.
Le Contrade riescono dall'Entrone dopo una lunga serie di polemiche sull'effettuazione o meno della corsa. La Giraffa non voleva rientrare tra i canapi, il Mossiere Fuligni considera valida la mossa precedente e resta in Questura, sul Verrocchio viene fatto salire il brigadiere dei Vigili Urbani Fedro Valentini. Un nuovo abbassamento dei canapi per la forzatura della Chiocciola che cade. Quando scatta il canape prende la testa l'Oca, poi Lupa, Leocorno e Torre.
Finalmente mossa valida: si fanno trovare impreparate Chiocciola, Onda e Selva, mentre i primi a fiancare sono Giraffa, Lupa, Leocorno, Pantera e Oca. Le foto mettono in fila le Contrade: in testa Topolone e la Giraffa, poi Lupa, Leocorno, Oca, Pantera, Bruco, Onda, Torre, Selva, Chiocciola.
Al primo ingresso a S. Martino il Palio sembra già finito: Topolone è in testa seguito da Lupa, Bruco, Leocorno (che allarga) Oca poi Torre, Chiocciola, Selva, Onda e Pantera.
Al primo giro al Casato cade il Bruco, mentre la Giraffa è saldamente in testa seguita da Lupa, Oca, appunto Bruco, Leocorno, Chiocciola, Onda e Selva.
Il secondo passaggio a S. Martino non fa mutare le posizioni: ancora Giraffa, poi Lupa e Oca, Fulgida, Chiocciola e Leocorno.
Si accorciano le distanze nel secondo passaggio al Casato, ma la Giraffa è ancora in testa davanti a Lupa, Oca e Chiocciola.
Le distanze aumentano invece al terzo giro a S. Martino con la Giraffa ormai troppo sicura di vincere. Tristezza assomiglia più ad un ciclista vittorioso di una tappa anziché ad un fantino vittorioso del Palio. Mai in precedenza si era visto un arrivo a braccia aperte o «senza mani» e per di più non appena Tristezza è uscito dal Casato.
L'epilogo della vicenda del «Palio rubato», che fra tante polemiche sulla mossa, era quasi passata inosservata: la consegna del Palio ufficiale avviene in Comune mentre la Giraffa si rifiuta di consegnare il Palio con il bozzetto. Dopotutto quello veramente vinto è il Palio del bozzetto, l'altro assume solo un significato storico.