11/08/2015: La pioggia torrenziale caduta ieri ha reso non del tutto affidabile l'anello di tufo di Piazza del Campo, per questo la decisione del sindaco Bruno Valentini di non correre le prove mattutine in programma per domani alle ore 6. Come ha evidenziato il primo cittadino: «Nonostante i tempestivi interventi delle squadre tecniche comunali, dall'accurato esame del terreno emerge un rischio potenziale per lo svolgimento delle numerose batterie con 59 cavalli, ed inoltre potrebbe compromettere l'agibilità della pista per la mattina del 13, perché la copiosa precipitazione di acqua ha rallentato il processo di stabilizzazione del tufo e la sua omogeneità lungo tutto il tracciato. L'annullamento delle prove è finalizzato ad assicurare un'ottimale tenuta della pista per la Tratta». Nell'ottica, quindi, di garantire la massima sicurezza di cavalli e fantini, il sindaco ha deciso di annullare il tradizionale appuntamento, non regolamentato, che si doveva tenere domattina. Questo pomeriggio i veterinari comunali procederanno, in base alle osservazioni maturate nel lavoro di addestramento di questi mesi, alla selezione dei soggetti che, insieme agli otto ammessi direttamente, parteciperanno alla Tratta.
15/08/2015: Bandiera verde a Palazzo Pubblico. A causa delle precipitazioni atmosferiche che hanno reso impraticabile l'anello di tufo di Piazza del Campo, la prova generale di stasera è stata annullata.
15/08/2015: A causa delle precipitazioni atmosferiche che hanno reso impraticabile l'anello di tufo di Piazza del Campo, dopo attenta valutazione dei tecnici comunali, uditi i Deputati della Festa, la Provaccia di domani mattina (16 agosto) è stata annullata.
16/08/2015: Il sindaco di Siena Bruno Valentini, sulla base della valutazione dei tecnici comunali, ha proposto ai Deputati della Festa e dei Capitani delle Contrade partecipanti alla corsa di annullare la Carriera che si doveva correre oggi, 16 agosto, a causa dell'inagibilità dell'anello di tufo per le piogge cadute durante le ultime ore. In conformità con quanto previsto dal Regolamento del Palio, il sindaco ha quindi deciso di rimandare il Palio al giorno successivo, sempre che il tempo lo permetta.
Il Palio sarà corso solo quando la pista sarà nuovamente agibile, così da garantire la tutela dei cavalli e la Festa senese.
17/08/2015: È Selva! Incredibile vittoria di Giovanni Atzeni, detto Tittia, su Polonski
Adrelina mescolata a gioia, amore e lacrime. Questo il mix di sensazioni prima imploso dentro le vene dei senesi e poi esploso in Piazza del Campo quando la Selva ha raggiunto il bandierino conquistando il suo trentottesimo Palio. Ha invaso il corpo dei contradaioli. Prima lentamente. Proviene da secoli di storia. Poi in maniera crescente in questi giorni di Festa che la città, tutta, si trova a vivere in diretta.
Si è incastonato in maniera indelebile nell'elica del loro DNA. È il cultural gene che si lega a quelli dei genitori, nonni e avi che vivono ed hanno vissuto questo momento unico, capace di generare coesione sociale, solidarietà e identità che, in altre realtà, necessitano di percorsi educativi. Una miscela tutta naturale. Un elemento distintivo che caratterizza il popolo di questa città, testimone senza tempo di tradizioni antiche, mai riesumate a scopo di vetrina pubblicitaria, ma sempre vissute e difese in prima persona. Lo si è visto da come, in migliaia, hanno seguito i tre giri sul tufo.
Dal legame indissolubile che, mese dopo mese, anno dopo anno, instaurano con la Contrada di appartenenza. Per nascita o, come può accadere, per innamoramento. Non si tratta di un contratto che si traduce in tesseramento. È qualcosa che va oltre. Inconcepibile per chi, forse per diffidenza o preconcetto, ha paura di capire cosa significhi amare una corsa. Una Festa. Una tradizione. Il Palio che prende vita da uomini, cavalli, fede religiosa. Tre elementi inscindibili e paritetici.
Dopo essersi allineati fra i canapi: Chiocciola, Lupa, Oca, Selva, Valdimontone, Nicchio, Torre, Istrice, Tartuca, con l'Onda di rincorsa, a partire in testa è stata la Selva inseguita dalla Lupa, Oca e Chiocciola. Secondi mangiati dalla corsa liberatoria dei cavalli. Frantumati dalle grida che si alzavano da quella meravigliosa conchiglia, simbolo di questa città. Alla prima curva di S. Martino Giovanni Atzeni, detto Tittia, è ancora in testa, dietro la Lupa, Torre e Oca. Tittia guiderà la Carriera fino al termine dei tre giri. Tutto inutile per la Lupa e l'Oca che fino all'ultimo hanno cercato di raggiungere l'arrivo.
Con abilità Tittia su Polonski (un castrone sauro di sette anni per la prima volta vittorioso), ha conquistato il suo quinto Palio facendo esultare, dopo solo 5 anni, il popolo di Vallepiatta che è corso in Duomo a ringraziare la Madonna Assunta in cielo alla quale è dedicata la Carriera di mezz'agosto. L'attesa del Palio, prolungata di un giorno, a causa della pioggia che aveva reso non sicuro l'anello di tufo, si è conclusa. Saltati molti pronostici.
A nulla sono valsi gli accordi e le speranze di chi pensava di vincere il bellissimo drappellone dipinto da Elisabetta Rogai, “perché l'uomo - citando Marguerite Henry – cerca di predisporre ogni cosa, ma il cavallo… il cavallo conosce una sola legge: quella di vincere!”