Mossa velocissima, prima a partire è la Giraffa, seguita dal Valdimontone e dalla Lupa.
Alla prima curva di San Martino è sempre la Contrada di Provenzano a condurre in testa, seguita dal Bruco e dalla Torre.
Il Bruco passa all'interno raggiungendo la prima curva del Casato, dove la Torre supera la Giraffa.
Dietro cadono Oca e Onda. Il Bruco continua la sua corsa fino al secondo S. Martino, inseguito dalla Giraffa che sorpassa la Torre.
Stesso ordine al Casato. Ma il Palio si giocherà tutto all'ultimo S. Martino, quando la Giraffa, dall'interno, prende il comando, ma Alberto Ricceri, detto Salasso, non riesce a tenere la monta. Cade, portandosi dietro anche il fantino del Bruco, Dino Pes detto Velluto.
Il cavallo scosso riesce, comunque, a guadagnare la prima posizione, inseguito da quello della Giraffa. Seguono Drago e Pantera.
All'ultima curva del Casato il cavallo della Giraffa sorpassa quello del Bruco, rallentato nella corsa dal barbero dell'Oca.
L'arrivo è da cardiopalma con due cavalli scossi, quasi allineati al bandierino. Dalla Piazza c'è un attimo di smarrimento generale: i monturati della Pantera credono di aver vinto. Scendono dal palco delle comparse.
Il Cencio non viene consegnato immediatamente ed è suspance, mentre tutti chiedono il nome del vincitore. La conferma viene dai Giudici della vincita e, finalmente, arriva nelle mani dei Giraffini esultanti. La corsa verso la vittoria di Donosu Tou è finita. Adesso è giubilo.
Il drappellone patchwork, realizzato da Emanuele Luzzati, che aveva fatto sognare per quattro giorni la città, è già nella Chiesa di Provenzano. Come un segno del destino nella stessa chiesa della Contrada vittoriosa. La festa è già iniziata. I giraffini festeggiano e festeggeranno per giorni e giorni, perché quest'emozione di un attimo, ha il potere di ripetersi, dilatando il tempo.
Adesso che la magica conchiglia di Piazza del Campo si è svuotata e la luce del sole è calata, tingendo di rosso i palazzi, per la città inizia l'attesa per la Carriera del 16 agosto.
Il gioco dei dieci barberi che si sfidano per un drappo di seta darà vita, di nuovo, alla grande Festa che Siena riesce a far rinascere, ogni anno, con lo stesso entusiasmo, la stessa passione e, soprattutto, con lo stesso amore. È il grande gioco della vita perché il Palio, per i senesi, si corre tutto l'anno.