SU INTERNET IL PALIO DI SIENA
2 luglio 1995
SIENA - Internet servirà anche per vedere il Palio di Siena. È una delle novità dell'edizione di quest'anno, che si correrà questa sera all'imbrunire.
Gli utenti appassionati di informatica, che già ieri potevano osservare su Internet la fotografia del Drappellone dipinto da Giovanni Ticci, potranno oggi consultare le pagine relative al seguente indirizzo telematico http://www.unisi.it/
Le contrade in gara sono Nicchio; Pantera; Onda; Giraffa; Civetta; Tartuca; Drago; Bruco; Lupa; Leocorno.
TRA INTERNET E TV IL PALIO VA ALL'Onda
dal nostro inviato CLAUDIA RICONDA - 3 luglio 1995
SIENA - Chissà se c'è ancora spazio per le favole. Nel Palio che vola su Internet, che si fa radiografare dalle dieci ore della sfiancante diretta tv di Canale 5, dove i fantini rispondono al telefonino durante le prove, e dove ormai i cavalli vengono selezionati come Robocop, l'unico profumo di antico è il volto di Cianchino. Porta i suoi 37 anni e la sua faccia da pirata in sella a Oriolu de Zamaglia e in cima ai sogni dell'Onda. Una contrada con un'anima popolare, di vecchi falegnami, che non vinceva da dieci anni.
La modernità calpesta gli orizzonti di gloria di due grandi, anche nella sfortuna: Aceto che è rimasto a casa e il Bruco, quarant'anni senza vincere un Palio. E meno male che a portare un'aria da vecchio West c'è Kevin Costner, proprio lui, Wyatt Earp, che guarda la corsa dalla finestra di uno dei più bei palazzi di Siena, ospite dei signori Lenzi.
Si parte presto, otto meno venti, con un po' di delusione. Il favorito Delfort Song, cavallo del Nicchio, l'unico ad aver già vinto un Palio, non c'è. Si è ferito alla zampa anteriore destra, una microfrattura della terza falange guaribile in sei mesi. Non si sa se si è fatto male durante la prova generale, o se c' è stato un errore nella ferratura. Il barbaresco del Nicchio non deve aver passato un pomeriggio tranquillo.
E non c'è neanche Aceto, il fantino che in trent'anni di Ok Corral in piazza ha sparato meglio di tutti. Avrebbe dovuto correre per il Bruco, ma alle prove la sua cavallina Fabio's Lady, dopo due begli schiaffoni, si è inventata un numero da circo: quando gli altri sono partiti, lei è rimasta lì, disorientata, col sedere dall'altra parte, la marcia indietro inserita. E così Aceto ha detto basta: ho 52 anni, non mi va di fare queste figuracce. "Non devo dimostrare niente a nessuno. Corro solo se ho un buon cavallo. Ci riproverò ad agosto, batto il mio record, 14 volte primo, e poi tolgo il disturbo". Ci riproverà, Andrea De Gortes.
Mentre adesso in piazza ci prova, eccome se ci prova, la Tartuca. Tra i canapi ha voglia di spingere Pippinella, mentre Fabio's Lady continua a fare giravolte, è irrequieta. E' calmo invece Il Pesse, fantino della Pantera, ma ha un ginocchio gonfio, durante la prova generale ha sbattuto al Casato.
Sul tufo ci sono otto mezzisangue, due soli purosangue. La Civetta è di rincorsa. Si parte e la prima è subito buona. La Tartuca brucia tutti, seconda la Lupa, ma è un attimo. A San Martino vola in testa l'Onda, Oriolu è il cavallo più esperto, ha già corso tre volte, è lui a fare il ritmo.
La Tartuca va subito giù, a San Martino. Leocorno arranca, ma è un duello a due, Onda e Pantera. Cianchino dà nerbate che pare indemoniato. In piazza ormai non si capisce più niente, è un orgasmo di ventimila corpi che fremono, urlano, spingono, sudano, una bolgia di mani e di bocche aperte. Ci sono anche i vigili urbani, hanno dovuto tutti rinunciare alle ferie. Non rinuncia invece la Pantera, allunga Il Pesse, cerca di risucchiare Oriolu.
Al Casato cade la Giraffa, al secondo San Martino la Lupa, rotola nella polvere il fantino Massimino, e si prende una zoccolata in faccia, finisce al pronto soccorso, ma non è niente. Cianchino è sempre più lontano, è come Indurain, controlla il vantaggio, non lo fermi. Si volta indietro verso Il Pesse sempre più stravolto, gli fa un cenno con la mano: vieni a prendermi se ci riesci. E poi butta baci come fossero margherite. E' una sbronza di felicità per l'Onda.
I colori della contrada, bianco e celeste, li vedranno in tutto il mondo grazie a Internet. E' un compromesso con la modernità per Siena, il Palio nella sua essenza resta antico, ancestrale, bestiale, ma i sottotitoli sono elettronici, al passo con il futuro. Forse è solo un'impressione, ma quest'anno la rabbia, i rancori, sembrano un po' scoloriti. La scazzottata c'è stata, tra Bruco e Leocorno, e una manata l'ha presa anche una vigilessa, ma è una rabbia che brucia meno. Sono spariti anche gli animalisti. Fa più notizia il sindaco Piccini quando annuncia che presto Siena avrà un suo "Gratta e vinci". Sarà sul Palio? "No, lo vieta il regolamento. Abbiamo qualche idea, vedremo. Non è vero che questo è un Palio al servizio della tecnologia. E' una festa contro il tempo moderno, perché il Palio ha il suo tempo. Per questo riesce a sfruttare la modernità, senza perdere il suo fascino antico".