Domenica 13 luglio 1969 si sono sorteggiate le 3 Contrade per la partecipazione al Palio del 16 agosto successivo, in unione a: Aquila, Nicchio, Bruco, Lupa, Pantera, Tartuca, Giraffa che correvano di diritto. Giornata ventilata serena con gran folla nel «Campo». Alle 19 l'estrazione annunziata dagli squilli delle Chiarine. Presiede l'Assessore anziano gen. Lelio Barbarulli.
Il Capitano dell'Istrice sorteggia Montone, il Capitano del Leocorno sorteggia Leocorno, il Capitano del Bruco sorteggia Chiocciola.
Il 13 agosto per la pioggia insistente dei giorni precedenti che ha reso impraticabile la pista, i cavalli saranno assegnati soltanto nel pomeriggio. Sono presentati 19 cavalli, è tornato il sole e una folla enorme è nel «Campo» per le eliminatorie.
Alle 19,45 gli squilli e il sorteggio. Presiede l'Assessore anziano gen. Barbarulli. L'assegnazione è in questo ordine: Aquila - Dott. Antonio Ghidoli (Capitano), cavallo «Baiardo» di Severino Berni; Pantera - Avv. Raffaele Mori Pometti (Capitano), cavallo «Vandala» di «Sor Ottaviano»; Bruco - Firmati Mario (Rappr.), cavallo «Macchina» di Alfredo Pianigiani; Tartuca - Not. Gianni Ginaneschi (Capitano), cavallo «Livietta» dei F.lli Fontani; Nicchio - Corradeschi Alberto (rappr.), cavallo «Topolone» della Soc. Camporegio; Lupa - Dr. Fabio Turchini (rappr.) cavallo «Samanta» di Susini Sirio; Leocorno - Virgilio Semplici (Capitano), cavallo «Braccobaldo» di Monaci Egidio; Chiocciola - Mario Bruttini (Capitano), «Gabria» di Dante Malatesta; Montone Aroldo Bruttini (Capitano), cavallo «Ercole» di Benito Giachetti; Giraffa - Lido Saccocci, (Capitano), cavallo «Arianna» di D. Malatesta.
Mossiere: Geom. Sabatino Vanni. La prima prova non ha luogo. Al mattino del 30 giugno, innumeri spettatori assistono alla seconda prova. Il canapo è l'inverso del corteo storico del 16 agosto. Queste le monte: Chiocciola - Cesare Pieraccini (detto Bubbolino); Leocorno - Bruno Blanco (detto Partivai); Montone - Andrea Degortes (detto Aceto); Giraffa - Saro Pecoraro (detto Tristezza); Tartuca - Leonardo Viti (detto Canapino); Pantera - P. Filippeschi (detto Paolaccino); Lupa - Eletto Alessandri (detto Bazza); Bruco - Gentili Giuseppe (detto Ciancone); Nicchio - Donato Tamburelli (detto Rondone); Aquila - Augusto Berardozzi (detto Pizzighetto).
Dal canapo partono Tartuca e Pantera, poi Chiocciola è prima, superata dalla Lupa al 3° giro. Questo l'arrivo: Lupa, Aquila e Chiocciola.
La 3ª prova è preceduta dal Corteo dell'offerta del «Cero», ordinato e imponente; quindi pioviggina senza conseguenze.
L'ordine del canapo è il seguente: Aquila, Pantera, Bruco, Tartuca, Nicchio, Lupa, Leocorno, Chiocciola, Montone e Giraffa. Nella Chiocciola corre «Canapetta» Antonio Trinetti.
Partono Tartuca, Lupa e Chiocciola in testa al gruppo; la corsa vede la lotta fra queste due finché Lupa vince seguita da Montone e Aquila.
La quarta prova dopo una notte piovigginosa si corre col bel sole dell'Assunta. Il canapo è l'inverso di iersera. Sono assenti Lupa e Aquila.
Parte primo Nicchio; calato il canapo Gentili cade e resta inanimato. La corsa è confusa perché i fantini vogliono evitare investimenti. Il cavallo scosso del Bruco corre agile e non si riesce a fermarlo, dopo che ha superato il Nicchio che era in testa.
Ai «Rinnuovati» consegna dei «Mangia 1969», d'oro a Mino Maccari e d'argento a Pascucci Pepi e Delfo Baragli.
Per la Prova Generale una folla immensa, da Palio, gremisce il «Campo». Questo il canape: Leocorno, Pantera, Lupa, Nicchio, Bruco, Aquila, Montone, Chiocciola e Giraffa. Manca Tartuca.
Nella Pantera Lazzaro Beligni «Giove», nel Bruco Luciano Tarlao. Scattano dai canapi: Pantera, Lupa, Nicchio che subito diventa primo: duello emozionante fra Nicchio e Montone e così giungono al termine: Nicchio, Montone, Pantera. Lupa al primo giro cadeva a S. Martino con Bruco.
La Provaccia viene corsa con foschia dinanzi a innumeri spettatori. Nell'Aquila Vezio Ricci, nella Chiocciola «Bubbolino» nel Bruco Efisio Bulla «Lenticchia». Al via, il gruppo è guidato da Leocorno, Aquila, Bruco che al 3° giro diventa secondo. L'arrivo: Leocorno, Bruco e Aquila.
Una folla enorme riempie la città tutto il 16 agosto, partecipando alle varie operazioni Paliesche.
Ospite di Siena l'astronauta americano Lovell, festeggiatissimo dalla Cittadinanza e dalle Contrade in Piazza del Monte. Il «Masgalano» recato nel Corteo Storico sarà vinto dalla Giraffa.
Questo l'ordine di ingresso ai canapi, dinanzi a 70 mila persone trepidanti: Chiocciola, Lupa, Pantera, Leocorno, Montone, Giraffa, Bruco, Tartuca, Aquila e Nicchio che per un pezzo non si decide a entrare per circa un quarto d'ora. Finalmente Nicchio entra e fianca. Dalla mossa fila via un terzetto velocissimo, allineate Montone, Pantera, Chiocciola, poi Giraffa e Leocorno e dietro Bruco, Aquila, Nicchio.
A S. Martino, primo giro, in testa Chiocciola, Montone, Pantera, Lupa, Giraffa.
Al secondo giro, dopo il bandierino, il Montone supera la Chiocciola mentre il Nicchio si fa sotto arditamente e a S. Martino è ormai primo mentre Montone non volta e Giraffa, cade.
Non desiste Pantera e attacca, ma invano. Per tutto il 3° giro è Nicchio e così l'arrivo, mentre seguono nell'ordine Pantera e Chiocciola.
Il bel Drappellone, opera di Enea Marroni, vien consegnato ai Nicchiaioli in una marea di bandiere azzurre e recato in Duomo.
Ricorderà, nei secoli, la grande figura di Provenzano Salvani, Condottiero magnifico che - come scrisse Dante (Purg. c. XI - 122) «fu presuntuoso a recar Siena tutta alle sue mani». Cadde, col suo sogno politico, armi in pugno contro il nemico nel piano di Colle - Monteriggioni, proprio sette secoli orsono, nell'estate del 1269, addì 11 giugno.
La cena della Vittoria fu allestita sfarzosa e brillante, in V. Pispini, il 12 ottobre; Capitano Mario Cioni.