La Domenica 25 maggio 1969 si ebbe il primo atto del Palio del 2 luglio al quale partecipavano di diritto: Drago, Aquila, Lupa, Bruco, Nicchio, Tartuca e Onda. Pioviggina tutto il giorno. L'adunanza dei Capitani è presieduta al Palazzo Pubblico dall'Assesore anziano gen. Lelio Barbarulli.
Il Capitano del Montone estrae Montone, il Capitano del Leocorno estrae Istrice, il Capitano della Tartuca estrae Chiocciola. Le altre 7 escono così: Leocorno, Giraffa, Pantera, Torre, Civetta, Selva e Oca.
La mattina dei SS. Pietro e Paolo, la consegna dei cavalli (presentati alle eliminatorie n. 17) alle Contrade. Nel «Campo» gran folla e sole splendente. Alle 12 l'assegnazione.
Presiede l'assessore anziano gen. Lelio Barbarulli: l'ordine di sorteggio è questo: Bruco - Marcella Pepi Pascucci (Capitano), Cavallo «Ira» di Pascucci Pepi; Chiocciola - Mario Bruttini (Capitano), cavallo «Ettore - Topolone» di Società Camporegio; Val di Montone - Aroldo Bruttini (Capitano), cavallo «Livietta» dei F.lli Fontani; Drago - Aldo Nannini (Capitano), cavallo «Macchina» di Alfredo Pianigiani; Onda - Notaro Giorgio Favilli (Capitano), cavallo «Sambrina» dei F.lli Birigazzi; Lupa - Dr. Cesare Parenti (Capitano), cavallo «Morgan» di Adù Muzzi; Istrice - Silvano Corsini (Capitano), cavallo «Arianna»; Nicchio - Mario Cioni (Capitano), cavallo «Leda» dei F.lli Fontani; Aquila - Ferri Giorgio (Ten.) cavallo «Ercole» di Benito Giachetti; Tartuca -Notaro Gianni Ginanneschi (Capitano), cavallo «Ringo» di S. Susini. I migliori a: Chiocciola, Onda, Tartuca, Drago.
Prima prova. Folla Enorme. Mossiere Vittorio Baini. Al cananapo entrano come nel corteo Storico.
Questi i fantini: Drago - Pieraccini Cesare (detto Bubbolino); Aquila - Augusto Berardozzi (detto Pizzighetto); Lupa - Andrea De Gortes (detto Aceto); Bruco - Antonino Giorgi (detto Baino); Nicchio - Eletto Alessandri (detto Bazza); Tartuca - Leonardo Viti (detto Canapino); Onda - Giuseppe Gentili (detto Ciancone); Valdimontone - Giuggia Costantino (detto Morino); Istrice - Saro Pecoraro (detto Tristezza); Chiocciola - Antonio Trinetti (detto Canapetta);
Partono: Tartuca, Chiocciola, Aquila, Valdimontone, poi lotta con Istrice e l'arrivo: Istrice, Valdimontone.
Seconda prova. Mossa caotica che si rinnova. Partono: Valdimontone, Drago, Onda, Nicchio e l'arrivo è: Montone seguito dalle Contrade nell'ordine con cui sono scattate dal Campo.
Terza Prova. Sul Bruco è Lazzaro Beligni «Giove» e nell'Onda Ivan Magnani «il Terribile». Il canapo è secondo l'assegnazione dei barberi. Al via: Chiocciola, Lupa, Nicchio, Aquila così per tre giri di corsa incolore finché Nicchio vince a pochi metri dal bandierino, seguito dalla Chiocciola.
Quarta Prova (mattina del 1 luglio) si corre con fitta caligine. Sul Val di Montone è Pietro Micheli (detto Capretto): assenti Nicchio e Lupa. Si hanno 3 mosse, alla prima cade «Canapetta» rovinosamente. Finalmente la partenza, così: Tartuca, Montone, Aquila, poi duello fra Montone e Tartuca che termina con la vittoria del Montone, con Tartuca, Onda e Drago nell'ordine.
Nel pomeriggio piove, ma poi cessa e si può correre la Prova Generale.
Nell'Onda risale G. Gentili, nella Chiocciola Bruno Blanco «Partivai» e nel Montone «Morino». Questo è l'ingresso al canapo: Bruco, Aquila, Tartuca, Onda, Drago, Istrice, Montone; assenti Lupa e Nicchio. La mossa si ripete, poi il via con Montone, Bruco, Istrice. Al secondo giro il Bruco passa in testa e vince con Drago e Onda, al 2° e 3° posto.
Il Palio di Bruno Marzi su bozzetto di Bruno Bonci caduto in guerra (1944) è portato solennemente a Provenzano. La provaccia vede ancora assenti Lupa e Nicchio. Sulla Chiocciola è Capretto. Pioviggina a tratti fino al pomeriggio, Dopo una mossa invalidata partono Drago, Montone, Chiocciola e Aquila e così l'arrivo: Chiocciola, Drago, Montone.
Una grande folla ha assistito alle operazioni e alle cerimonie del rito Paliesco. Il corteo è stato applaudito e ammiratissimo in tutto il suo svolgimento nella incomparabile cornice del «Campo» gremito in ogni posto disponibile.
Dopo la sbandierata collettiva, la corsa. Un urlo di attesa, poi il via ai dieci campioni così allineati ai canapi: «Tristezza», Istrice; «Capretto», Chiocciola; Pizzighetto», Aquila; «Aceto», Lupa; «Ciancone», Onda; «Canapino», Tartuca; «Giove» Bruco; «Bubbolino», Drago; «Bazza», Nicchio; «Morino», Montone.
Al via, la tempestività di Gentili è un primo elemento di successo: l'Istrice si è trovato alle spalle di Chiocciola e Aquila e quindi parte con notevole svantaggio e così Tartuca.
L'Onda, prima di S. Martino, è prima nettamente e dietro la Chiocciola e Aquila. Cade, ai materassi, Bruco.
La Tartuca, viene forte e supera la Lupa mentre Istrice forza l'andatura. Al Casato, solo Chiocciola e Istrice possono insidiare la vittoria, ormai delineatasi, di Gentili e «Sambrina» mentre Aquila si ferma con il solito «Ercole» bizzoso.
Si inizia il secondo giro e a S. Martino l'Istrice supera la Chiocciola che vede ora davanti a sé anche Tartuca, mentre fra le due tradizionali rivali si impegna un duello a nerbate. Per il prosieguo Istrice tenta, avvicinandosi all'Onda, un successo impossibile e così si conclude una lotta avvincente: «Canapino» cade quasi alla fine mentre vola verso i due protagonisti.
Onda ha vinto un bel Palio quasi tranquillo, con la consumata perizia del «veterano» Gentili.
Il 3 luglio, «giro d'onore» della Contrada vittoriosa che il 5 ottobre farà in via Duprè la sua «Cena» all'aperto con grande numero di commensali.