La tratta è fortunata per il Leocorno con Giacca, per la Pantera con Margiacchina e per l'Istrice con Lina.
Nelle prove accade di tutto, si inizia con le polemiche per il Mossiere, Venturino Benvenuti rifiuta l'incarico e sul verrocchio sale l'inesperto Ulivieri.
Alla terza prova Bovino, nell'Istrice, forza la mossa creando grande confusione, il Mossiere Ulivieri è in grande difficoltà.
Interviene il comandante dei vigili urbani, l'ex Mossiere Amerigo Pellegrini, i fantini tornano nell'Entrone e dopo la prova Bovino viene squalificato con effetto immediato. In sostituzione di Ulivieri sale sul verrocchio il vigile urbano Gino Sampieri.
L'Istrice chiama Cittino, che però s'infortuna ed il Palio lo corre Sgonfio, smontato dalla Torre. Nel Drago, Memmo soffia il posto a Ruscetto e Testina, la Torre, dopo aver provato Cittino e Sgonfio, si affida a Staggino che arriva dalla Lupa dove approda Bubbolo.
Durante la Prova Generale Gina, il cavallo dell'Aquila, montato da Sgonfio, viene colpito da infarto e muore nella notte, il Palio si corre in nove.
Dalla mossa partono primi Torre, Bruco ed il favorito Leocorno. L'azione di Giacca è molto potente, infatti a San Martino il Leocorno è già al comando, cadono Torre, Giraffa e Lupa.
Nel secondo giro Porcino e Giacca continuano a condurre, ad inseguire ci sono il Bruco ed il Nicchio, a San Martino cadono il Drago e la Pantera, per Margiacchina le conseguenze sono drammatiche, la cavallina, tanto ambita dai contradaioli, muore dopo venti giorni di cure amorevoli.
Nelle prime posizioni si inserisce anche l'Istrice, Sgonfio spinge bene Lina e durante il terzo giro lotta con Leocorno, Bruco e Nicchio per la vittoria.
Il margine del Leocorno è comunque rassicurante, Porcino alza il suo primo ed unico nerbo precedendo Bruco, Istrice e Nicchio.
Quinta ed ultima vittoria per la cavallina Giacca, il Capitano del Leocorno, Duilio Fantacci, copre interamente le spese dei partiti e dedica il successo alla figlia, fresca sposa.