La prova di Venerdì sera venne vinta dalla Tartuca che precedette, dopo una lotta accanita, la Giraffa e la Civetta. Quella di Sabato mattina venne pure vinta dalla Tartuca. Si ebbe a deplorare la caduta, senza conseguenze, del fantino della Civetta al secondo giro.
Alla prova generale che fu corsa la sera, sia per la ricorrenza del Ferragosto, sia per la tombola, assisteva un pubblico numerosissimo, quale può essersi veduto a qualche spettacolo di Palio.
Alle 18 incominciò l'estrazione della tombola pubblica di beneficenza, alla quale parteciparono numerosissime persone. Il premio della cinquina, (lire 100 in oro) fu vinto dal nostro concittadino sig. Girolamo Mariani con la cartella N. 38 registro 48, col numero 76, decimo estratto.
La tombola, lire 400 in oro, allietò un altro nostro concittadino, il sig. Valenti Giovanni, a mezzo con un militare, i quali vinsero con la cartella N. 94, registro 45, col numero 52, cinquantasettesimo estratto.
Ebbe quindi luogo la prova generale.
Dopo una buona mossa, il Lecoprese la testa seguito dalla Tartuca, dall'Oca, e dall'Onda. Dopo una vivace lotta fra Leocorno e Oca, la Tartuca montata dal bravo Aldo Mantovani prese rapidamente la testa mantenendosi prima fino all'arrivo ove giunse seguita nell'ordine dall'Oca, dal Leocorno e dall'Onda.
A corsa finita vi furono degli incidenti tra ondaioli e il fantino della Tartuca il quale aveva tenuto addietro durante la corsa il loro cavallo. Volò qualche pugno e il Mantovani presso il Casato si buscò una legnata in una spalla, ma l'incidente fu tosto sedato dalla forza e dagli intervenuti.
Siena presentava ieri, sotto i raggi dorati d'una giornata bellissima, quel suo di insolita festa ed animazione che la caratterizza così spiccatamente nei giorni di corse.
Il pubblico era giunto in gran copia d'ogni parte fino dal giorno avanti. Per tutto il mattino, treni, automobili e veicoli d'ogni genere aumentarono il già numeroso contingente di ospiti accrescendo ognora la animazione. Ai principali Hotels scesero cospicui personaggi.
Alle 10 fu corsa la provaccia che segnò una vittoria della Civetta.
Verso le una, la massa di pubblico si riversò nei "restaurant", nelle trattorie e nei caffè che furono tutti continuamente affollatissimi e fecero ottimi affari.
Non molto dopo, l'animazione in città riprendeva vivissima, man mano che dall'alto della torre del Mangia il campanone storico annunciava, coi suoi rintocchi lenti e solenni, l'avvicinarsi dello storico spettacolo.
Una fiumana incalcolabile si aggirava intenta a scegliersi i migliori posti di osservazione. Verso le 18, il vasto anfiteatro gremito d'una folla irrequieta, foltissima, presentava quel suo lieto e caratteristico aspetto che nessun'altra Piazza, sa offrire.
Si calcola che gli spettatori del cimento d'ieri, sieno stati circa 20.000.
Poco dopo uno sparo annuncia l'entrata del Corteo sulla pista sgombra e pulita che spicca fra la nera moltitudine come una grande fascia giallastra. Il pubblico concentra la sua curiosità sui simboli delle nostre contrade e, specialmente i forestieri applaudono a lungo, calorosamente, le rappresentanze d'ognuna.
Alle 19 il corteo, che s'è svolto ordinatissimo fra la più grande ammirazione, è terminato e la massa delle comparse si confonde in una grande, irrequieta fantasmagoria di colori nell'apposito palco.
Un altro sparo e i dieci fantini escono dal Palazzo del Podestà e s'avviano al canapo.
La prima entrata fra i due canapi si effettua nell'ordine seguente: Giraffa, Leocorno, Istrice, Oca, Onda, Nicchio, Tartuca, Lupa, Civetta, Aquila. Ma per una irregolarità che si verifica, il bravo mossiere Sig. Venturino Benvenuti che ha dato prova di una vera competenza ed imparzialità, rimanda indietro i cavalli e ordina la seconda estrazione che dà il risultato seguente: Civetta, Istrice, Aquila, Oca, Nicchio, Onda, Tartuca, Lupa, Leocorno, Giraffa.
Questa volta la partenza, con una buona mossa, si effettua senza incidenti, e i dieci cavalli si lanciano nella pista formando un unico gruppo. Ma pochi metri dopo le prime posizioni si delineano. La Lupa prende la testa seguita dal Leocorno e dall'Oca.
Poco dopo la Tartuca, montata dal fantino Mantovani passa in testa e acquista un sensibile vantaggio. A S.Martino cade il fantino della Giraffa che prosegue scossa. Dietro si lotta tenacemente a suon di nerbate fra Lupa, Leocorno e Oca. Al terzo giro l'Onda con una bella ripresa conquista la terza posizione, ma nessuno può più minacciare la Tartuca che vince indisturbata seguita nell'ordine dall'Onda, Lupa, Giraffa, Leocorno.
Grandissimo è l'entusiasmo dei tartuchini che subito fra grida d'entusiasmo, spiegan le bandiere dirigendosi verso il Palco della Giuria donde vien calato il Palio. La festante fiumana si dirige allora alla sede della contrada vincitrice.
Quivi fu subbito improvvisata una simpatica festa alla quale parteciparono tutti gli abitanti del rione. Numerosissime persone si recarono a visitare i locali della contrada che festeggia il suo 37° Palio.
Oggetto di particolari attenzioni per il fantino vincitore Aldo Mantovani detto Bubbolo non nuovo alle vittorie sulla pista.
La allegria regnò grandissima nel rione fino a tarda ora. Oggi la rappresentanza della contrada col cavallo e fantino, girano per la città a rendere le consuete onoranze ai protettori.
Libri sul Palio di Siena