Questo Palio fu fatto in occasione della venuta a Siena dei soldati Italiani che fecero le grosse manovre intorno a detta città.
Corsero: Drago, Selva, Istrice, Nicchio, Bruco, Civetta, Torre, Giraffa, Pantera, Tartuca.
Partì prima la Civetta che, al secondo giro, al Casato, si fece passare dalla Torre, mentre avrebbe potuto vincere per avere il migliore cavallo. Invece il fantino Sampieri si fece ben bene raggirare che, dopo aver fatto passare la Torre, non prese un soldo. La Torre ricevette soltanto delle nerbate dalla Selva al secondo giro.
La Torre volle rifarsi dello smacco subito il 16 Agosto precedente.
La riunione delle Comparse delle Contrade avvenne in questa circostanza in Piazza del Duomo anzichè in Piazza S. Agostino perchè ingombra di soldati.
La Contrada dell'Aquila, che, come aveva dichiarato, non partecipò alla carriera, con delibera di seggio del 22 Agosto, stabilì di far intervenire la comparsa al Palio soltanto per un riguardo nei confronti degli ospiti, rinunciando all'emolumento di £ 20 concesso dal Comune alle Contrade che non correvano.
La Piazza fu stipata di gente tra cui spiccavano i soldati. Gli ufficiali occuparono quattro terrazzini. Fu calcolato che erano presenti circa 30 mila persone di cui 5 mila soldati.
La sfilata delle comparse sembrò produrre un notevole effetto sugli ospiti, i quali si meravigliarono più di tutto del gioco delle bandiere.
Dopo la sfilata del Corteo fu necessario nuovamente l'intervento dei Carabinieri a cavallo per far sgomberare la pista in prossimità della svoltata di S. Martino e per mandare indietro i militari che in gran numero si erano collocati al Chiasso Largo. (A. Comucci «Il Palio di Siena, Cronaca 1650-1925» ms.).