Palio di Provenzano
di lunedì, 2 luglio 1860

Discreto Palio ma con poca gara, perchè entrato quasi subito primo il Leocorno, tal si mantenne sino al termine della carriera.

A commento di questa corsa Alberto Comucci, citando il Burgassi, scrive: «nella circostanza della corsa del 2 Luglio 1860, la contrada della Tartuca, la quale per causa dei colori che portava nella sua bandiera, cioè: giallo e nero per una parte, ma molto più per l'altra causa del codinismo e sfacciataggine di buona parte dei componenti la detta contrada, veniva fischiata e derisa ogni qualvolta compariva alle pubbliche feste, per cui spesso nascevano degli inconvenienti.

Risolvè con deliberazione del Consiglio 10 Giugno 1860, di avanzare istanza per ottenere la dispenza dalla corsa del Palio 2 Luglio, al quale doveva parteciparvi per diritto.

L'istanza fu accolta favorevolmente dal Civico Magistrato il quale decise che non corresse il 2 Luglio 1860, ma neppure comparisse alle pubbliche feste per lo spazio di tre anni ».

Era già corso da pochi momenti il Palio, allorché da una casa in via Ricasoli presso la sede della Contrada dell'Unicorno, una buona signora certa G. vede giungere il cavallo di quella Contrada condotto a mano dal fantino Fabbri Angelo da S.Fiora detto Spagnoletto, che reca dall'altra mano il nerbo.

Desiderosa di conoscere l'esito della corsa, si dà a chiamare: o fantino!... Egli alza il capo ed ascolta, e costei continua: mi dite chi ha vinto il Palio?... -Io, egli risponde- Ma il Palio dove è? Soggiunge la signora. E' stato portato alla Chiesa di Provenzano.

Infatti dopo pochi momenti furono uditi i tamburi che accompagnavano il drappellone e non appena giunto alla sede fu riposto e non se ne parlò più. Non occorrono commenti.