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Asciano

Terre e castelli

Il territorio del comune di Asciano si estende per 215,51 kmq sulle colline dell'alta valle del fiume Ombrone. Ebbe origine come feudo medievale e fu quindi sede di vicariato; fu eretta in comunità nel 1777.

Il rinvenimento di una necropoli etrusca nella zona testimonia che essa era abitata fin dai tempi più antichi. Della vita in epoca romana resta invece nell'abitato un grande frammento di pavimento a mosaico. La prima notizia di Asciano medievale è dell'inizio dell'VIII secolo e riguarda la contesa tra i vescovi di Siena e di Arezzo per il possesso di alcune chiese tra cui la pieve di Asciano; nel IX secolo il castello era feudo dei conti Cacciaconti che proprio da Assianum, il centro più importante, presero il nome di Scialenghi e sotto la loro signoria si mantenne sino alla fine del XII secolo, quando passò sotto il dominio di Siena che ne fece sede di vicariato. La sua importanza economica e strategica lo rese bersaglio dell'ostilità dei fiorentini, che nel 1234 lo devastarono; entrato sotto la signoria dei Tolomei nel corso del XIII secolo, Asciano tornò a metà del Trecento sotto il diretto controllo senese fino al 1554 quando insieme a Siena entrò a far parte dello stato mediceo. Sul suo territorio sorge l'abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore, fondata nel 1313 da Bernardo Tolomei, che fu centro religioso, ma anche culturale ed economico, di notevole importanza, particolarmente nel Rinascimento.

Centro economicamente vivace, in passato Asciano affiancava all'allevamento del bestiame (ovini e suini) e alle attività agricole (che producevano cereali e foraggi, viti, olivi, gelsi, alberi da frutto, zafferano, coltivato dal XII al XVIII secolo, patate) qualche manifattura tessile che forniva cappelli di lana e lavorava la seta, tintorie e fornaci di terraglie e maioliche, esportate a Firenze e ad Arezzo.L'agricoltura rappresenta ancora oggi una componente importante della vita economica del comune. Vi si coltiva frumento, sorgo, fave, fagioli e patate, mentre ha un discreto rilievo anche l'allevamento ovino e suino. Ma al parziale decrescere delle attività agricole non ha fatto riscontro un adeguato sviluppo industriale, il che spiega l’emigrazione di manodopera avvenuta negli ultimi anni. Le industrie presenti riguardano la lavorazione dei metalli (produzione di infissi, lamiere, prefabbricati), del travertino e del marmo provenienti dalle cave della zona; vi sono inoltre fornaci per laterizi e qualche azienda artigiana per la lavorazione del legno.

La popolazione totale del territorio comunale raggiunge, nel 1991, le 6.210 unità con una densità di 29 abitanti per kmq. Nel corso dell'Ottocento il numero degli abitanti era salito in maniera costante: 6.252 nel 1830, 6.805 nel 1881 e 9.268 nel 1936; nel 1951 Asciano contava 9.734 unità, poi con vistoso calo passa agli 8.070 abitanti del 1971 e ai 6.019 del 1981.

STEMMA: Di rosso, alla branca di leone recisa movente dal cantone sinistro e impugnante un'ascia manicata al naturale (Decreto del Presidente della Repubblica in data 12 ottobre 1953).

GONFALONE: Drappo di colore rosso al palo di bianco, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione centrata in argento: «Comune di Asciano» (Decreto del Presidente della Repubblica in data 5 giugno 1954).

L'ascia sostenuta da una zampa di leone rappresenta, da oltre quattro secoli, la laboriosità della comunità di Asciano. L'immagine è quella dell'accetta toscana usata dai boscaioli per sfoltire o abbattere gli alberi e, con tutta probabilità, sta in rapporto di assonanza col nome del paese.

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