Sonetti di dubbia attribuzione
XXXIII -
Amico caro, non fiorisce ogni erba,
né ogni fior che par, frutto non porta;
e non è vertudiosa, ogni verba,
né ha vertú ogni pietra ch'è orta;
e tal cosa è matura e pare acerba,
e tal se par doler che se conforta;
ogni cera che par, non è soperba,
cosa è che getta fiamma e che par morta.
Però non se convien ad uomo saggio
volere adesso far d'ogn'erba fasso,
né d'ogni pietra caricarsi 'l dosso,
né voler trar d'ogni parola saggio,
né con tutta la gente andare a passo:
senza ragione a dir ciò non son mosso.