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Sonetti di Folgòre da San Gimignano

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Sonetti politici e moraleggianti

XXXII -

Cortesia cortesia cortesia chiamo
e da nessuna parte mi risponde,
e chi la dèe mostrar, sí la nasconde,
e perciò a cui bisogna vive gramo.


Avarizia le genti ha preso all'amo,
ed ogni grazia distrugge e confonde;
però se eo mi doglio, eo so ben onde:
di voi, possenti, a Dio me ne richiamo.


Ché la mia madre cortesia avete
messa sí sotto il piè che non si leva;
l'aver ci sta, voi non ci rimanete!


Tutti siem nati di Adamo e di Eva;
potendo, non donate e non spendete:
mal ha natura chi tai figli alleva.

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