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Sonetti di Folgòre da San Gimignano

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Sonetti di dubbia attribuzione

XXXIV -

Quando la voglia segnoreggia tanto,
che la ragion non ha poter né loco,
ispesse volte ride l'uom di pianto
e di grave doglienza mostra gioco;


e ben seria di buon savere affranto
chi fredda neve giudicasse fòco;
simil son que', che gioi' mostrano e canto
di quel, onde doler devriano un poco.


Ma ben si può coralmente dolere
chi sommette ragione a voluntade
e segue senza freno suo volere;


che non è già sí ricca podestade
com' se medesmo a dritto mantenere,
seguire pregio, fúgger vanitade.

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