Sonetti di dubbia attribuzione
XXXIV -
Quando la voglia segnoreggia tanto,
che la ragion non ha poter né loco,
ispesse volte ride l'uom di pianto
e di grave doglienza mostra gioco;
e ben seria di buon savere affranto
chi fredda neve giudicasse fòco;
simil son que', che gioi' mostrano e canto
di quel, onde doler devriano un poco.
Ma ben si può coralmente dolere
chi sommette ragione a voluntade
e segue senza freno suo volere;
che non è già sí ricca podestade
com' se medesmo a dritto mantenere,
seguire pregio, fúgger vanitade.