13 agosto 1999:
Batterie di prova rinviate per pioggia. Dopo l'acquazzone di ieri sera una pioggerellina fitta stamattina proprio intorno all'ora prevista per l'inizio delle batterie di prova. E così l'appuntamento col Palio, la Tratta e l'assegnazione in sorteggio dei cavalli alle contrade, è saltato a causa del tufo inzuppato dall'acqua. Nemmeno un'ora di pioggerellina e poi di nuovo un sole tiepido che fa ben sperare. L'appuntamento è per le 15: a quest'ora si incontreranno capitani e sindaco per fare il punto della situazione e per dare, se possibile, come si spera, l'immediato via alle batterie di prova.
La tratta:
Montone e Chiocciola le favorite d'obbligo, dopo che la sorte ha portato nelle rispettive stalle Re Artù e Votta Votta. Sono loro i cavalli che tutti volevano per qualità ed esperienza e sono queste le due contrade che oggi sembrano godere del favore del pronostico.
Dai trentanove cavalli ammessi alla tratta si è scesi ai 27 cavalli presentati effettivamente. Defezioni dell'ultim'ora che rientrano nella logica delle cose. Scelte di alcuni proprietari che hanno portato i propri cavalli in Piazza soltanto per vedere se avevano le caratteristiche giuste. Li ripresenteranno il prossimo anno perfettamente allenati e pronti, questa volta, a candidarsi per un posto in Piazza nei Pali del 2000.
Solo i contradaioli di Valdimontone e Chiocciola sono usciti esultando da piazza del Campo. Con Votta Votta e Re Artù sono loro le favorite anche se da ora al 16 agosto le valutazioni potranno cambiare di parecchio una volta definito il quadro delle accoppiate cavallo-fantino. Per il momento resta il fatto che, in un gruppo di illustri sconosciuti o quasi, due cavalli esperti fanno la differenza.
Per il Montone la sorte è stata due volte benigna: Re Artù è lo stesso cavallo che trionfò lo scorso anno nel Nicchio e l'ipotesi di una "ringollata" alla rivale di sempre è più di una semplice speranza. Ma l'esperienza dell'ultimo Palio - vinto a sorpresa dall'Oca con l'esordiente Giove - insegna che tutti possono puntare al Drappellone dipinto quest'anno da Paolo Scheggi.
Molto dipenderà dalle scelte dei due big, Cianchino e Pesse. Per quest'ultimo si profila un clamoroso ritorno alle origini nel Valdimontone mentre per Salvatore Ladu le porte di Camollia restano aperte anche con Verkors. La Chiocciola ha già un accordo abbastanza solido con Massimo Coghe e non dovrebbe cambiare idea così come l'Oca che riproporrà il vincitore di luglio, Trecciolino.
A tarda sera sembra ormai definito il quadro delle monte per questa carriera dell'Assunta. Confermata la prima indiscrezione del ritorno di Beppino Pes detto il Pesse nel Montone. Conferma anche per Massimo Coghe detto Massimino nella Chiocciola. Quindi le monte nelle due contrade favorite sembrano chiuse e definitive.
Gigi Bruschelli detto Trecciolino, vittorioso a luglio, scende dall'Oca e torna nella Civetta dove trova Vanity Girl di cui si parla molto bene. La Tartuca si affiderà a Dario Colagè detto il Bufera per parare la nemica che con Votta Votta gode dei favori del pronostico.
L'Oca dovrebbe scegliere di montare Mario Canu detto Clemente per fare un buon Palio senza grosse pretese. La vera novità la regala Cianchino. Salvatore Ladu infatti è dato sicuro nel Leocorno con Venus che evidentemente giudica un cavallo con cui si può provare a vincere il Palio. La Giraffa dovrebbe montare su Lupo del Cimino, non proprio l'ultimo del lotto, Boris Pinna detto Pinturicchio. L'Istrice invece deve ancora decidere su quale giovane puntare se su Gianluca Scaglione, favorito, o su Walter Pusceddu. Manolo Deiana detto il Ciclone si accasa nell'Aquila, mentre il Drago sceglie Luca Minisini detto Dè.
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14 agosto 1999:
Il Drago si aggiudica l'inconsueta prima prova del Palio dell'Assunta, che la pioggia di ieri ha costretto a rinviare a stamani. La Chiocciola ritarda l'ingresso tra i canapi, ma quando Massimino sprona il suo cavallo quasi nessuno rinuncia a tentare la partenza forte.
Schizza fuori per prima la Giraffa, ma il canape resta appoggiato sul petto del barbero, poi gli scivola tra i garretti e l'animale sembra poter inciampare, ma per fortuna tutto si risolve con un brivido e qualche protesta, alla fine, rivolta al mossiere. L'Oca conquista la testa, non forza e prima del secondo San Martino cede la prima piazza al Drago che in scioltezza conduce in testa fino al bandierino.
Al canape si erano presentati nell'ordine Aquila con Urban II e Manolo Deiana detto il Ciclone, Leocorno con Venus VIII e Salvatore Ladu detto Cianchino, Oca con Toula e Mario Canu detto Clemente, Tartuca con Vasto e Dario Colagè detto il Bufera, Civetta con Vanity Girl e Gigi Bruschelli detto Trecciolino, Istrice con Verkors e Walter Pusceddu detto Bighino, Giraffa con Lupo del Cimino e Boris Pinna detto Pinturicchio, Valdimontone con Re Artù e Beppe Pes detto il Pesse, Drago con Paola Barale e Luca Minisini detto Dè e la Chiocciola con Massimo Coghe detto Massimino.
Prima della prova si nota il palco vuoto della Tartuca. I contradaioli, per solidarietà nei confronti di due tartuchini invitati dal Magistrato a non partecipare al Palio dopo gli scontri con la Chiocciola dello scorso luglio, hanno deciso di accompagnare i due "squalificati" davanti alla televisione.
La terza prova:
Tutte confermate le monte della prova della mattina, con Walter Pusceddu saldamente seduto sul cavallo dell'Istrice. Ingresso ai canapi con lo stesso ordine di estrazione: Giraffa, Civetta, Drago, Chiocciola, Leocorno, Oca, Montone, Tartuca, Aquila e Istrice di rincorsa.
Terza prova ma seconda uscita sul tufo per le dieci contrade, visto che la prima è stata annullata per la pioggia che ha costretto a spostare la tratta nel pomeriggio di venerdì 13 agosto.
L'allineamento dei cavalli non è arrivato subito. Il mossiere è stato costretto a richiamare fuori le contrade una volta, prima di abbassare il canape. Problemi soprattutto per Luca Minisini detto Dè che non riesce a tenere la purosangue Paola Barale, molto nervosa fra i canapi. Quando Enzo Giorgi chiama la rincorsa sono Giraffa e Chiocciola a scattare con più convinzione.
Rischia al primo Casato Manolo Dejana detto il Ciclone che appoggia il suo Urban alla Chiocciola per riuscire a girare. Il pubblico però si emoziona e applaude per l'impegno agonistico. Poi tutti richiamano i cavalli. C'è solo il Pesse che per un attimo fa provare l'ultimo Casato e Re Artù e con questo scatto va a vincere la prova.
Bene Giraffa e Chiocciola, anche se Montone e Leocorno si sono nascosti. Luci e ombre per il Drago. Luca Minisini non riesce a far partire Paola Barale ma il galoppo della purosangue è imperioso ed efficace. Una volta lanciato è il cavallo più veloce del lotto. Queste incertezze in partenza potrebbero indurre il Drago a tentare altre soluzioni di monta, anche solo per verificare se ci sono incompatibilità fra fantino e cavallo.
Nel pomeriggio si era sparsa la voce che Cianchino volesse lasciare il Leocorno per andare a montare Paola Barale, poi la prova della sera ha fatto cadere nel nulla questa indiscrezione. Vedremo domani se nella notte gli accordi sono cambiati.
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15 agosto 1999:
Alla Giraffa la prima prova del giorno di Ferragosto. Buon allineamento tra i canapi, partenza forte e Istrice che dallo steccato scatta in testa. E' una mossa, quella della prova di questa mattina, che dovrebbe essere servita a dissipare almeno in parte i dubbi sul mossiere di quei capitani che in mattinata avevano chiesto e ottenuto una riunione con il sindaco: "Nulla di particolare, questi appuntamenti erano programmati" hanno detto i più. Più critico il capitano dell'Oca Fulvio Bruni, severo con certo vittimismo di quei colleghi - uno in particolare - che avrebbero chiesto la riunione di stamani. "Bisogna lasciare lavorare il mossiere, non ci si può attaccare a tutto, se si vince o si perde non dipende dal mossiere. E non lo dico perché noi abbiamo vinto tre Palii negli ultimi anni".
Tornando alla prova della mattinata c'è da sottolineare, anzitutto, la conferma di tutte le monte, oltre alla bella partenza iniziale dell'Istrice che prova il cavallo per un giro e mezzo e solo all'inizio del terzo giro cede la testa al Leocorno. Dietro prova anche la Giraffa che solo all'ultimo supera il Leco e si aggiudica praticamente al fotofinish la prima prova del giorno di Ferragosto.
Prova generale: vince l'Oca. Una Prova Generale caratterizzata dalla carica dei carabinieri a cavallo e da una folla davvero imponente. Allineamento ai canapi difficile con questo ordine: Chiocciola, Tartuca, Drago, Leocorno, Civetta, Istrice, Giraffa, Oca, Aquila e Montone di rincorsa. Primo Allineamento fallito e tutti fuori. Si ritenta subito ma il cavallo dell'Istrice si innervosisce e scalcia. Il mossiere Giorgi chiama ancora una volta i cavalli fuori. Al terzo tentativo si riesce a partire.
Ancora una volta Dè non riesce a tenere in linea la sua purosangue Paola Barale e il Drago resta fermo quando il Pesse entra di rincorsa. Buono spunto della Giraffa, dell'Istrice e dell'Aquila. Poi Clemente lancia il barbero dell'Oca e tiene un buon tempo di galoppo per oltre un giro. L'Oca chiude la prova generale al primo posto passando davanti al bandierino addirittura al trotto. Nessuno dei big ha scoperto le proprie carte. Montone (Pesse), Leocorno (Cianchino) e Chiocciola (Massimino) non hanno rivelato le loro reali potenzialità. Domani è già Palio e non ci sarà più modo di nascondersi.
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16 agosto 1999:
Al Montone la Provaccia. Se quello della Provaccia di stamani dovesse essere l'allineamento al canape del Palio di stasera sarebbe un debutto di fuoco per il mossiere Enzo Giorgi: dopo Montone, Aquila, Oca, Giraffa e Istrice, al cento dell'allineamento le rivali Civetta e Leocorno sono una accanto all'altra, segue il Drago e poi la Tartuca, di certo poco propensa ad agevolare la rincorsa della rivale Chiocciola. Ma siccome la Provaccia conta nulla, le monte sono quelle delle prove dei giorni precedenti e i fantini conoscono quindi già i loro cavalli, la Piazza è disertata da chi ha fatto ore piccole in contrada alle cene della prova generale e, soprattutto, non è proprio il caso di rischiare i cavalli a poche ore dalla corsa che conta, la mossa della provaccia va via liscia, con il solo Istrice che resta un po' nelle retrovie. Eppure l'Oca parte abbastanza forte per provare un cavallo che non gode dei favori del pronostico ma che in Fontebranda sperano comunque possa regalare il cappotto dopo la vittoria di luglio. Seguono Montone e Giraffa, che al primo Casato prende la testa. Non si corre più, ovviamente. Stancamente conquista la testa il Montone che va a vincere la Provaccia mentre dietro la Tartuca prova uno dei rari allunghi della mattinata.
LA CHIOCCIOLA VINCE IL PALIO DELL'ASSUNTA
La Chiocciola con Massimino e Votta Votta si aggiudica il Palio dell'Assunta, l'ultima carriera del millennio. E' la rivincita di un fantino che veniva dato in fase calante e di un cavallo che dopo sette Palii non era ancora riuscito a passare primo al bandierino. Grande festa per il popolo di San Marco che non vinceva dal 1982 (Bazzino su Panezio).
Alla mossa le prime speranze. Il mossiere legge lentamente: Chiocciola, Giraffa, Aquila, Drago, Istrice, Oca, Leocorno, Civetta, Tartuca. Il favorito Montone di rincorsa. Il popolo di San Marco, nonostante la nemica in Piazza (la Tartuca), comincia a pensare che la sorte gira dalla parte giusta. La Civetta resta alta e Cianchino sul Leocorno non dà spazio al rivale Pesse. Giorgi richiama tutti fuori. Trecciolino, fantino della Civetta, prende un calcio da Verkors, cavallo dell'Istrice. Scende da Vanity Girl e si fa medicare il ginocchio destro. Momento di incertezza poi Gigi Bruschelli fra l'applauso della Piazza rimonta a cavallo.
Alle 19,15 ricominciano le operazioni per entrare fra i canapi. Ma la Tartuca resta alta e anche il secondo tentativo va a vuoto. Terzo tentativo, anche questo a vuoto. Il cavallo dell'Istrice è il più nervoso, con un calcio centra Massimino e uscendo dai canapi resta perfino impigliato, costringendo Bighino a scendere in tutta fretta.
Tutti a terra per asciugare gli animali che iniziano a schiumare. Poi si torna fra i canapi per la quarta volta. L'allineamento arriva quasi subito. Il Pesse intravede un varco e si butta fra i canapi. Dalla mossa esce prima la Civetta con dietro la Tartuca, la Giraffa e la Chiocciola.
Al primo San Martino i cavalli si ammucchiano e dal groviglio esce la Chiocciola prima con molte lunghezze di vantaggio su Istrice e Leocorno. Massimino dosa le forze di Votta Votta, mentre dietro Cianchino e Bighino si impegnano in un forsennato testa a testa per tornare sul primo. All'ultimo Casato Cianchino tenta il tutto per tutto e impegna Massimino in uno sprint finale. L'ultimo Palio del millennio finisce in volata, ed è il popolo di San Marco a far festa. L'Istrice chiude al terzo posto.
UNA VITTORIA SOGNATA PER DICIASSETTE ANNI
E' del fantino della Chiocciola, Massimo Coghe, l'ultimo nerbo alzato di questo millennio. Lo scoppio del mortaretto zittisce per un attimo il grido della piazza e l'urlo rabbioso di Massimino, al suo terzo trionfo, proprio quando tutti lo volevano avviato verso il declino.
Subito dopo le bandiere giallo rosse della Chiocciola avvolgono il drappo di seta dipinto da Paolo Scheggi e lo accompagnano come un fiume in piena verso la Cattedrale. La Chiocciola non vinceva dal 1982 mentre Votta Votta, femmina baia di 7 anni, aveva sempre trovato qualcuno più veloce sulla sua strada. Ma non questa volta, nel Palio delle rivincite dal quale esce come grande sconfitto il Valdimontone, la contrada su cui tutti avrebbero scommesso ad occhi chiusi: miglior fantino, Giuseppe Pes, e miglior cavallo, Re Artù, vincitore solo un anno fa per i colori dell'acerrima rivale Nicchio.
Ma il Palio segue le logiche solo fino ad un certo punto. Poi conta la fortuna. Alle 7 di sera la piazza del Campo è stracolma di gente, l'interno della conchiglia sembra scoppiare, migliaia di mani agitano i fazzoletti delle contrade al passaggio del Carroccio con il Palio. Tony Blair, camicia celeste a mezze maniche e famiglia al seguito, si affaccia divertito dalle finestre di Palazzo d'Elci a breve distanza dal ministro della difesa britannico Robertson. Sting è nella terrazza di palazzo Sansedoni, ospite del Monte dei Paschi. L'ex leader dei Police ha un binocolo in mano ed il fazzoletto giallo dell'Aquila al collo. E' la contrada che la sera prima lo ha ospitato a cena.
Il mossiere inizia a chiamare i fantini fra i due canapi dopo aver aperto la busta con l'ordine di partenza. La prima ad entrare è la Chiocciola, poi Giraffa, Aquila, Drago, Istrice, Oca, Leocorno, Civetta, Tartuca e Valdimontone di rincorsa. Il mossiere, esordiente come sei dei dieci cavalli, fatica molto ad ottenere un allineamento accettabile. Verkors, il grigio dell'Istrice, sferra coppiole a ripetizione. Ne fa le spese Gigi Bruschelli, detto "Trecciolino", il vincitore di luglio, che viene soccorso sul tufo e risale su Vanity Girl visibilmente dolorante. Sarà il primo a cadere alla curva di San Martino. Ma al momento della partenza è un fulmine. Lo scatto della Civetta brucia tutti. La segue la Chiocciola, poi, quasi alla pari, Drago, Oca e Tartuca.
Al primo San Martino la Giraffa trova il corridoio all'interno e passa in testa. Ma la manovra è troppo audace ed il giovane Boris Pinna finisce per provare i nuovi materassi, strati di PVC stile formula 1, introdotti quest'anno. E' qui che per molti si decide la corsa. Cade il Valdimontone che stava recuperando e vanno giù come Beppe Pes, Civetta, Drago e Oca. Tutto a vantaggio della Chiocciola che si ritrova sola davanti e può gestire la corsa.
Dal groviglio di San Martino escono indenni Leocorno ed Istrice. Walter Pusceddu, al suo secondo Palio, spinge forte Verkors, cavallo sul quale nessuno avrebbe scommesso una lira, ed arriva vicinissimo a Massimino. L'Istrice sembra quasi avere le energie per raggiungerlo ma viene danneggiato due volte dal Leocorno in rimonta e perde metri preziosi.
L'ultimo assalto dell'altro big della piazza, Salvatore Ladu detto "Cianchino". Ma quando il fantino del Leocorno arriva a ridosso della Chiocciola la nuvola di fumo del mortaretto consegna la vittoria a Massimino e, la cinquantunesima, al rione di San Marco.
Alla fine restano a cavallo solo in quattro: la Chiocciola, il Leocorno, l'Istrice e l'Aquila ma la caduta di gruppo a San Martino al primo giro non sembra aver provocato gravi conseguenze. Sei fantini a curarsi al pronto soccorso ed una lesione alla terza falange dell'anteriore sinistro per Vanity Girl, la femmina mezzosangue della Civetta che è stata condotta alla clinica veterinaria per un piccolo intervento chirurgico perfettamente riuscito. E' l'unico incidente di qualche rilievo del 1999. Questione di fortuna ma anche merito delle nuove misure di sicurezza.
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17 agosto 1999:
A dodici ore di distanza dalla Carriera, mentre la Contrada vittoriosa sta ancora esultando, la Piazza di Siena si appresta a riprendere il suo consueto aspetto. Già durante questa notte di baldoria e di esultanza gli operai del Comune hanno iniziato a smontare le impalcature e solo in mattinata sarà completamente rimosso il tufo dalla pista.
Adesso sarà Festa solo per la contrada di San Marco, per tutti gli altri si prospetta invece un periodo di riflessione e di attesa per quella che sarà la prima Carriera del terzo millennio. Anche questa mattina è sfilato numeroso il corteo della Chiocciola con in testa il drappellone, ormai stropicciato dalle mani dei contradaioli, e Votta Votta, grande protagonista della corsa. Segni di una nottata di festa sono visibili anche ora lungo le vie del rione dei Pispini che per tutta la notte ha esultato al grido "Montone ripurgati!".
Il Nicchio è stato, infatti, l'altro protagonista di scena in Piazza del Campo. I contradaioli si sono immediatamente organizzati con curiose corone, di colore naturalmente blu, con sopra impressi vari epitaffi contro la sfortunata e forse un po' avventata nemica. Pittoreschi e alquanto stanchi si sono presentati alla sfilata mattutina di questo 17 agosto i Chiocciolini. Non mancavano occhiali da sole scuri, per coprire le occhiaie da stanchezza o da troppo alcool, strisce tricolori sui capelli, buffe magliette con su scritto "Chi si accontenta Coghe", e naturalmente i consueti biberon riempiti, chissà se di tè o di vino bianco.
Buone sono le notizie che provengono dai medici del pronto soccorso delle Scotte per quanto riguarda lo stato di salute dei sei fantini infortunati. I più "gravi" sono Giuseppe Pes (Valdimontone) che ha riportato la frattura alla clavicola destra e Boris Pinna (Giraffa). Luigi Bruschelli (Civetta), Luca Minisini (Drago), Dario Colagè (Tartuca) e Mario Canu (Oca) se la caveranno, invece, con qualche giorno di riposo.
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Materassi & C. Le novità funzionano: Siena nel giorno del dopopalio
Gli idranti degli operai del Comune spazzano via le ultime tracce di tufo. Un rigagnolo ocra scorre verso il Gavinone mentre si smonta quel che resta dei palchi. A poco più di dodici ore dall'arrivo vittorioso di Massimino e Votta Votta la Piazza del Campo ha già riacquistato il suo aspetto quotidiano. Solo per i contradaioli della Chiocciola la festa continua. Per gli altri non ci sono che le chiacchiere, l'analisi di una corsa già vista decine di volte al replay, le valutazioni col senno del poi.
Va in archivio l'annata delle grandi novità: l'antidoping, i materassi in pvc a San Martino, i sensori per il tufo. Ed il test è stato di sicuro positivo. A luglio non è successo niente, ad agosto - nonostante la caduta di gruppo alla prima curva - un solo cavallo ha riportato conseguenze degne di nota. Ma Vanity Girl, la mezzosangue toccata in sorte alla Civetta, potrà tornare a correre. Nella notte è stata operata nella clinica veterinaria convenzionata con il Comune ed è di nuovo sulle zampe. La lesione ad una falange dell'anteriore sinistro è un problema superabile. Così per i fantini finiti in gran numero, addirittura 6, al pronto soccorso. Giuseppe Pes dovrà aspettare un po' di tempo per ricominciare ad allenarsi mentre agli altri basterà qualche giorno di riposo.
E' chiaro che - come nel Palio stesso - conta parecchio anche la fortuna ma non si può negare l'evidenza. Gli strati sovrapposti di Pvc con effetto assorbente funzionano molto meglio dei vecchi materassi in gomma piuma e l'accurato lavoro di selezione - che inizia in primavera con le corse di addestramento in provincia - comincia veramente a dare buoni frutti. Privilegiando i cavalli sani e morfologicamente adatti forse si perde l'occasione di vedere in piazza qualche fenomeno capace di entrare nella storia della festa ma si guadagna senz'altro in affidabilità. Tanto più che le emozioni e lo spettacolo non ne risentono di certo come dimostra la splendida corsa del 16 sera.
Poi le valutazioni tecniche. Bravo e fortunato Massimino che non ha neppure avuto bisogno di chiedere al suo cavallo spunti di potenza che non possiede, bravo e basta Cianchino. Sfavorito dalla posizione di partenza è rimasto fuori dal groviglio di San Martino, poi ha cercato in ogni modo di raggiungere la Chiocciola. C'è quasi riuscito all'ultimo secondo, qualche decina di metri in più e forse avrebbe completato la rimonta. Questo di certo non consola i contradaioli del Leocorno perché a Siena si vince o si perde e il secondo è lo sconfitto per eccellenza.
Anche l'Istrice ha fatto la sua parte. Verkors non era poi quel somaro che tutti dicevano ed il giovanissimo Walter Pusceddu ha dato più di quello che ci si aspettava lottando fino i fondo senza paura. Ha pagato, come del resto a luglio, per la sua inesperienza partendo, come si dice, dopo la musica. Forse un fantino più navigato poteva cambiare qualcosa per la contrada di Camollia, rimasta anche un po' vittima delle valutazioni degli esperti che la volevano fuori dai giochi. Ma i pronostici, in questa corsa dove il caso è una componente essenziale, vengono capovolti in un minuto e 15 secondi, o anche meno.
Come è successo per il Valdimontone, protagonista indiscusso alla vigilia, con Beppe Pes e Re Artù trascinati subito nell'anonimato del crash test di gruppo a San Martino per la gioia dei rivali del Nicchio che con quel cavallo avevano portato il drappellone in via dei Pispini esattamente un anno fa. Il silenzio della Piazza il giorno dopo stride con l'atmosfera infuocata della sera precedente: cinquantamila voci, centomila occhi ad accompagnare la cavalcata trionfale di Massimo Coghe. C'erano anche Sting, Tony Blair ed altri ospiti illustri. Ma se per i giornali inglesi la presenza del premier britannico era un evento, nella maggior parte dei casi criticato come tutta la sua vacanza in Italia, i senesi quasi non ci hanno fatto caso. Come alle solite polemiche degli animalisti. Tant'è che per il Duemila si parla seriamente di un Palio straordinario, a giugno o a settembre.
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19 agosto 1999:
L'Istrice è la contrada che meglio ha figurato in Piazza sia nel corteo storico di luglio che in quello di agosto e che quindi si è aggiudicata il Masgalano. Questo è stato il giudizio insindacabile della commissione deputata all'assegnazione del premio, realizzato, quest'anno, da Caterina Cafarelli e offerto dalla sezione senese dell'Associazione Nazionale Carabinieri. Buono è stato il giudizio della commissione anche per le contrade dell'Aquila e della Tartuca, seconda e terza. Si sono, invece, guadagnati gli ultimi posti il Nicchio e la Civetta, con un punteggio di oltre cento punti inferiore a quello totalizzato dall'Istrice.