Si preannuncia un Palio caldo: i migliori cavalli toccano alla Torre, alle sue rivali Oca e Onda e infine all'"affamata" Istrice.
Vittorio sembra comunque il soggetto migliore; Cianchino e Il Pesse, rispettivamente nella Torre e nell'Onda, hanno modo di riaccendere la loro rivalità; il promettente Pinturicchio fa sognare l'Istrice.
Nelle prove pochissimi cambi di monta, Bufera sostituisce Ciclone nel Bruco, la Pantera preferisce Pistillo al giovane Gianluca Scaglione, il Leocorno si affida al terzo fantino argentino della storia, Martin Ballestreros detto "Pampero".
Il nuovo Mossiere, Mario Turner, ha subito un compito difficile, con l'Onda di rincorsa e la Torre nona al canape.
Il Pesse e Cianchino, impegnati in una lotta psicologica fatta di sguardi minacciosi, allungano notevolmente i tempi della mossa e l'attesa dura circa un'ora.
All'ingresso del Pesse prendono la testa Oca e Bruco, l'Istrice viene ostacolata e anche la Pantera è in netto ritardo.
A San Martino girano tutti dietro l'Oca, il Bruco, la Selva e la Giraffa; nelle ultime posizioni ci sono Istrice, Torre e Onda, con tre dei cavalli favoriti.
Al Casato cadono Selva e Giraffa e il Palio è ormai una questione fra Oca e Bruco. Più indietro, il Pesse e Cianchino si controllano a vicenda rendendosi protagonisti di una prestazione pessima.
Trecciolino e Bufera si nerbano, il fantino dell'Oca rinserra l'avversario allo steccato e guadagna terreno.
Durante il secondo giro si fanno sotto lo scosso della Giraffa e il Montone, ma Trecciolino e Vittorio sono nettamente superiori e al Bruco non resta che sperare in qualche colpo di scena che però non arriva.
All'ultimo Casato, Trecciolino ha già il nerbo alzato, gli ocaioli in pista festeggiano l'ennesima vittoria.