Le batterie del 13 agosto 1992 hanno selezionato 31 cavalli mettendone in luce scatto dai canapi, velocità e precisione e permettendo ai capitani di operare un livellamento verso l'alto che ha dato alla maggior parte delle Contrade in Campo concrete speranze di vittoria, e che ha aperto un valzer di monte che sembra preannunciarsi turbinoso, con poche certezze e molte possibilità aperte.
La prima batteria vede una mossa invalidata. La seconda uscita dai canapi è segnata dallo scatto di Naomy, seguita da Hellen, che con un buon galoppo si porta in prima posizione, distaccando gli altri cavalli di diversi colonnini e arrivando prima al bandierino. Nelle retrovie, sono da segnalare un buono spunto di Bambina, seguita da Adone, Tiziana e Liberty Pool, e due cadute.
I canapi della seconda batteria sono percorsi da un inquieto Johnny Long. Alla caduta del canape, va in testa Usilia seguita da Crebo e Pasdaran. Le posizioni si mantengono invariate fino a quando Crebo, al secondo Casato, guadagna la posizione di testa e vince, seguito da Pasdaran. Seguono, nelle retrovie, Mobi Bila, Bacio di Siena e Usilia.
La terza batteria, la più numerosa, ha raccolto insieme i soggetti più conosciuti: Figaro, Zucchero, Uberto, Pinturetta, Etrusco, con il forte Pitheos di rincorsa. Partono velocissimi Figaro, subito trattenuto, Zucchero e Galleggiante. Pinturetta passa in testa, galoppando fortissimo, incalzata da Pitheos che con un bello spunto si porta in testa e vince. La batteria si conclude con Uberto scosso, che dimostra una grande voglia di galoppare.
Melania con un ottimo scatto si porta alla testa dei soggetti che compongono la quarta batteria, seguita da Palermo e Laerte. Le posizioni rimangono invariate fino al secondo Casato. Seguono, distanziati, Spiritosa, Imperatore e Tangente.
A una prima mossa non valida, che nella quinta ed ultima batteria prevista aveva visto uscire forte dai canapi Felicia Ramirez, assistiamo alla bella partenza accoppiata di tre cavalli: Brandauer, Nana Blu e Coho. Al primo Casato si trova ancora in testa Brandauer, seguito da Coho e Nana Blu. Posizioni che rimangono invariate fino a quando da dietro Slavi cerca di superare il terzetto di testa: nell'affrontare l'ultima curva del Casato, il fantino si sbilancia e cade. Vince Coho. Nelle ultime posizioni, si trovano Slavi e Aristocratic.
Assistiamo a un'affollata batteria di recupero, con ben otto soggetti da rivedere in pista: Bambina, Hellen, Naomy, Usilia, Johnny Long, Felicia Ramirez, Melania e Coho. C'è un certo nervosismo fra i canapi, dai quali è molto veloce l'uscita di Naomy, incalzata da Johnny Long e Coho. Prima di affrontare la curva del Casato, passa all'interno Johnny Long, che si avvicenda con Hellen nella prima posizione.
In generale si è registrato un numero molto minore di cadute rispetto alle batterie dello scorso luglio, fatto dovuto ad andature un po' più lente, che hanno permesso a cavalli e fantini di dimostrare più tranquillamente le proprie doti.
Prima prova: giovedì 13 agosto
Giovani fantini in vetrina e monte tutte da inventare. Se si eccettua la presenza di Aceto nella Torre, che sembra uno dei pochi punti destinati a rimanere fermi fino al 16 agosto, e quella del Pes nel Drago, vediamo a cavallo nomi nuovi o poco inflazionati. In ordine di entrata: Civetta-Trecciolino, Istrice-Paolo Ragoni, Lupa-Colagè, Montone-Antonio Migheli, Onda-Andrea Chelli, Bruco-Claudio Naldi, Chiocciola-Claudio Bandini, Pantera-Stefano Bernardini. La mossa si preannuncia macchinosa. Pinturetta trova con qualche difficoltà la sua posizione tra i canapi, che cadono per una prima mossa non valida. Dal successivo allineamento esce prima la Torre, superata a grande velocità dall'Onda. Passa in testa la Civetta, che prova decisamente il proprio cavallo, restando prima fino alla fine dei tre giri. Le altre Contrade sostengono un ritmo di galoppo moderato. Solo il Bruco, nelle retrovie, prova un bello spunto.
Seconda prova: venerdì 14 agosto
Fra i canapi, nell'ordine inverso a quello di ieri, si registrano alcune importanti novità riguardo alle monte. Massimo Donatini veste il giubbetto del Drago. Cianchino è nella Pantera, Bucefalo nella Chiocciola. Nel Bruco, esentato da questa seconda prova, c'è Massimino, nell'Onda Tonino Cossu, nel Montone Bazzino, nell'Istrice Bonito. Restano invariate le monte della Lupa che monta Bufera, della Torre e della Civetta. Aceto, Trecciolino e il Colagè sembrano destinati a vestire lo stesso giubbetto anche per il Palio. Parte prima la Pantera con il potente Figaro, seguita dalla Chiocciola e dall'Onda. Cittino spinge Pinturetta a un galoppo molto forte e passa in testa girando all'esterno al primo Casato. Al terzo S. Martino l'Onda rallenta e il Montone prova uno spunto. Etrusco affronta in velocità l'ultimo Casato e vince la seconda prova.
Terza prova: venerdì 14 agosto
Il Pesse è di nuovo nel Drago, mentre per il resto il panorama delle monte resta invariato. La mossa presenta qualche problema per le Contrade che si trovano nella parte bassa dei canapi. Come per la prova della mattina, si corre in nove a causa dell'assenza del Bruco. Galleggiante ha entrambi gli anteriori fasciati per una infiammazione. Scattano veloci dai canapi Istrice, Pantera, Onda e Lupa. L'Istrice con Bonito spinge forte Zucchero, un cavallo promettente che a luglio non ha potuto dimostrare pienamente le proprie potenzialità. È incalzato dall'Onda, che cerca di passare all'esterno galoppando forte. Al secondo San Martino, Bonito trattiene il cavallo, la Lupa si allunga e va in testa. Seguono Drago e Chiocciola, mentre la Civetta prova un bello spunto portandosi dietro a Usilia, che vince la terza prova. Dopo la corsa, si è assistito a dei disordini tra la Torre e l'Onda.
Quarta prova: sabato 15 agosto
Lo sfortunato incidente che esclude il Coghe dalla partecipazione al Palio è sicuramente l'avvenimento più rilevante della quarta prova. Un primo abbassamento dei canapi aveva visto andare in testa la Lupa, seguita dal Drago. Alla mossa valida, schizza via l'Istrice, che richiama subito Zucchero, seguito dall'Onda. A San Martino, girano nell'ordine l'Onda, la Torre che spinge forte da dietro, e il Montone. Posizioni invariate fino al secondo giro, quando il Cossu richiama Pinturetta ed è Aceto che va in testa seguito dal Montone. Etrusco contende a Uberto la prima posizione, riesce a passare e galoppa primo per tutto il terzo giro. Intanto Massimino, per un infortunio alla gamba riportato all'uscita dai canapi, forse battendo in uno dei primi colonnini, al secondo giro è sceso da cavallo. I medici, attraverso gli accertamenti del caso, stabiliranno 40 giorni di prognosi.
Prova generale: sabato 15 agosto
La prova generale non presenta cambiamenti nelle monte, tranne che per il Bruco, che si presenta in Piazza con Bastiano. Dopo un momento di difficoltà di Usilia tra i canapi, assistiamo ancora una volta a una partenza velocissima dell'Onda, quasi affiancata con la Chiocciola. Cittino prova decisamente Pinturetta, facendole affrontare a galoppo sostenuto la curva di San Martino. È seguito a diversi colonnini, di distanza dalla Chiocciola e dalla Torre, mentre dalle retrovie emerge il Montone.
All'inizio del secondo giro, Cittino prende un galoppo più leggero, seguito ancora a distanza da Torre, Montone, Lupa e Chiocciola e gira solo a San Martino, doppiando la Pantera davanti al Comune. Il Montone fa un ingresso veloce al Casato, superato poi dalla Torre. Dopo il terzo San Martino, Aceto spinge il proprio cavallo per superare l'Onda dopo il Casato e vincere così la Prova Generale.
Provaccia: domenica 16 agosto
In una Piazza scarsamente riempita di Contradaioli, si è svolta una Provaccia come sempre molto lenta, condotta senza mai forzare l'andatura dei cavalli che saranno impegnati nel Palio di stasera. L'unico elemento di rilievo è stata la mossa, molto laboriosa, con un nervosismo tra i canapi che ha determinato tre false partenze. Nell'ordine inverso a quello di ieri l'allineamento è: Montone, Chiocciola, Onda, Torre, Civetta, Drago, Lupa, Istrice, Bruco, Pantera. Al quarto abbassamento dei canapi parte e va in testa la Chiocciola, seguita dalla Lupa, che per un giro si alterna nella prima posizione. Al secondo San Martino gira prima la Lupa, seguita da Drago e Chiocciola. Gli altri trattengono i loro cavalli fin quasi a fermarli, qualcuno è già al passo, mentre la Lupa continua nella sua sgambatura doppiando diverse Contrade e vincendo la Provaccia.
Palio: Appuntamento con la vittoria
Il Drago aveva l'accoppiata vincente, e qualche senese scettico non ci credeva, frastornato dal lotto di cavalli e fantini che mettevano diverse Contrade in condizione di conquistare il Cencio. Ma loro, i Dragaioli, ci credevano, eccome. E non è una convinzione dell'ultim'ora, di quelle che nascono per scaramanzia. Per fare la storia di questa splendida vittoria del Drago bisogna incominciare dal 1989. Il 16 agosto di quell'anno, Benito e Pitheos, scossi, lottarono per la vittoria. Allora Pitheos aveva in fronte la spennacchiera del Bruco. Vinse Benito, portando il Cencio di Fromanger in Camporegio.
Ma la Stalla del Drago dette un appuntamento a Pitheos, dedicandogli gli onori degni di un grande guerriero solo temporaneamente sconfitto: «... Hai lottato alla brava, inutilmente, rincorrendo una vittoria che non potevi raggiungere: troppo forte, Benito, e troppo motivato. Ma Tu, Pitheos, una vittoria la meriti proprio: la merita la Tua voglia di vincere, la Tua insofferenza per il peso opprimente dell'uomo, il tuo bisogno prepotente di libertà. La meriti, Pitheos, ed è giusto che tu vinca al più presto. E, allora, facciamo un patto, amico Pitheos: l'anno prossimo, dopo che saremo usciti a sorte, prova a venire nel Drago. Vedrai: saranno quattro giorni da favola, che ti riconcilieranno con il Palio e che trasformeranno anche Te in un vincente. Te lo dobbiamo questo "risarcimento", generoso amico sconfitto ...»
A distanza di soli tre anni, l'appuntamento con il destino è arrivato. Il re nero della Piazza, recentemente scomparso, ha passato lo scettro a Pitheos. Che questa volta non è giunto alla vittoria da solo, ma guidato dal "suo" Beppino Pes, ripetendo il capolavoro dell'anno scorso per la Pantera, a conclusione di un Palio difficile, condotto in maniera magistrale e lottato fino all'ultimo colonnino.
Vanno al canape Civetta, Istrice, Bruco, Torre, Drago, Montone, Chiocciola, Lupa, Onda. La Pantera è di rincorsa. Il Cossu parla fitto con Cianchino. Cadono subito i canapi, forzati da Lupa e Torre. Ma ci sono ancora due Contrade fuori. La Torre si muove vorticosamente. Il mossiere ha qualche difficoltà nel far prendere al Montone la sua posizione, mentre Civetta e Istrice si scambiano continuamente di posto. Anche la Torre sembra cercare il modo migliore per partire. Il mossiere manda tutti fuori.
Ancora nervosismo tra i canapi. Poi, l'Onda per un attimo preme verso il basso, entra la Pantera di rincorsa e scatta prima la Civetta, affiancata dalla Torre, con Aceto che ritenta la magica rincorsa di luglio, e dall'Istrice, che riesce a passare in testa dall'interno.
Al primo San Martino gira primo l'Istrice, seguito da Torre e Drago. La corsa del Bruco si conclude, in pratica, con la caduta di Bastiano. Pantera, Lupa e Montone si spingono cercando spazio per uscire dalla curva.
Al Casato girano Istrice, Drago - che è riuscito a portarsi secondo - Torre e Pantera. Cadono la Lupa e l'Onda che, partita ultima, aveva recuperato qualche posizione. L'Istrice continua a rimanere in testa per tutto il secondo giro, tallonata dal Drago, che al Casato tenta di passare all'interno, e dalla Torre. Al secondo San Martino Cianchino ha rischiato di cadere, ma si riprende e riesce a rimanere a cavallo.
Il Palio si decide all'ultimo passaggio di San Martino, quando il Drago riesce ad andare in testa: dietro, l'Istrice allarga e la Torre, che cercava di passare all'esterno, vede dirottata la propria traiettoria.
Mentre Istrice e Torre cercano di superarsi, con uno Zucchero che sembra ormai avere dato quanto poteva, il Pesse chiede tutto a Pitheos, che risponde con un potente allungo. Inutile il disperato inseguimento di Aceto, destinato a rimanere secondo. Beppino Pes alza il nerbo vittorioso e dà il segnale di via all'esultanza dei Dragaioli, che corrono a braccia aperte all'appuntamento con Pitheos. Appuntamento con la vittoria.