A luglio nell'Istrice, ad agosto, già dalla prima prova, nella Lupa: Tristezza è in Vallerozzi per montare Selvaggia. Manca Topolone, non presentato alla tratta, ci sono però Arianna, Gabria, Sambrina, Danubio.
Già nella prima prova un episodio forse importante per il successivo cambio di monta: cade la Selva al primo passaggio al Casato, con in testa il Bruco, seguito dalla Giraffa.
Cambio di monta tra Drago e Selva dopo la quarta prova: Bazza veste per la prima volta il giubbetto di Vallepiatta, ma Mezzetto non sembra «contento» del cambio ed entra quando appunto la Selva è fuori dai canapi.
Forza eccessivamente il Bruco, il canape non cala, l'ingresso di rincorsa della Tartuca, anche se ostacolato da Selva e Drago, è considerato valido. La Lupa è ferma allo steccato rigirata. Tristezza si prenderà un Palio di squalifica (poi condonato) per essere rimasto al canape, astenendosi completamente dalla corsa.
La mossa, considerata valida da Pesciatini, è contestatissima. Oltre a Bruco (con Aceto in terra) anche la Pantera, con il debuttante Argentino, è ferma al canape.
Parte benissimo la Giraffa, poi l'Aquila, il Montone, la Selva, il Nicchio. Le sequenze delle foto evidenziano la prima posizione della Giraffa, poi Selva, Aquila, Nicchio, Montone, Tartuca, Drago, Danubio e Pantera.
Bazza recupera bene ma deve forzare eccessivamente l'ingresso su Canapetta e solo per un miracolo riesce a recuperare l'equilibrio. Posizioni al primo S. Martino: Selva, Giraffa, Nicchio, Montone, Danubio , Tartuca, Pantera, Aquila, poi il Drago.
Ancora la Selva, ancora in testa! Alle sue spalle Giraffa, Nicchio e Montone non sembrano voler forzare. Bazza è estremamente sicuro, mentre Canapetta continua a guardare le posizioni alle sue spalle. Il Montone ha superato il Nicchio, mentre Danubio è quinto poi Tartuca, Pantera, Drago, Aquila.
Posizioni e distanze immutate al secondo passaggio a S. Martino. Secondo giro al Casato: Canapetta batte ma si riprende e Canapino deve «subire» l'inserimento del Nicchio.
Ultimo passaggio tranquillo per la Selva a S. Martino; alle spalle di Bazza le posizioni sono immutate. Atteggiamento curioso di Canapetta, Rondone e Canapino che continuano a voltarsi indietro. Cade il Drago.
Danubio è sorprendente, Canapetta su Irma lancia l'ultimo attacco, ma Bazza ha la tranquillità in tasca. Vince senza spingere con le mani basse, come se si trattasse di una vera «promenade» parigina.
Dopo 16 anni dal lontano 1949 inizia per lui una nuova stagione. Per Vallepiatta è il quinto Palio vinto in appena 13 anni.