Palio dell'Assunta
di sabato, 16 agosto 1958

Molti buoni cavalli sono presenti alla tratta. Ben cinque le Contrade che possono ritenersi soddisfatte dall'esito dell'assegnazione. Sono Bruco, con Belfiore, Pantera con Tanaquilla, Lupa con Archetta, Drago con Gaudenzia e Istrice con Uberta de Mores, buona protagonista dell'ultimo Palio.

Grande uscita dai canapi dell'Istrice, seguito dalla Giraffa mentre il Bruco, dato favorito, arranca nelle posizioni di rincalzo. Biba e Uberta de Mores controllano facilmente la corsa fino al terzo Casato, quando il fantino cade ai palchi. La cavalla esita, sembra fermarsi, poi improvvisamente ricomincia a correre riuscendo a mantenere al bandierino un minimo vantaggio sulla Pantera, infilatasi all'interno. Ancora festa, e tanta, in Camollia.

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Questa volta i cavalli più forti ci sono tutti. Il Bruco con Belfiore si affida a Rondone dopo aver provato Ciancone che va nella Pantera per montare Tanaquilla, la Lupa conferma Giove su Archetta, Vittorino, al rientro dalla squalifica, viene lasciato libero dal Nicchio e ritrova Gaudenzia nel Drago. Sulla sorpresa di luglio Uberta, l'Istrice da fiducia a Biba sin dalla prima prova.

Dalla mossa esce nettamente primo l'Istrice, seguito dalla Giraffa, in ritardo il favorito Bruco con Rondone incapace di sfruttare il primo posto al canape. Il primo giro è molto linare, girano nell'ordine Istrice, Giraffa, Drago, Lupa, Bruco e Pantera, le altre sono già staccate.

L'Istrice sembra in grado di controllare agevolmente la corsa, la Giraffa è sempre seconda mentre la Lupa ha passato il Drago dove la vecchia Gaudenzia perde posizioni. Al terzo Casato però Biba ripete lo stesso errore di luglio, allarga troppo e batte nei palchi cadendo rovinosamente.

Uberta si ferma per un attimo e ricomincia a correre solo mentre sopraggiungono i suoi inseguitori, la Pantera e la Giraffa che non hanno più dietro la Lupa che è caduta al Casato.

L'arrivo è mozzafiato, Uberta riesce a mantenere un minimo di vantaggio su Ciancone che tenta di passare all'interno senza poter impedire il successo dello scosso dell'Istrice.

Nel dopo-Palio botte per Rondone da parte dei brucaioli inferociti per una prestazione molto deludente del fantino di Seggiano.

Il Drago forza il canape, e l'Istrice è la più pronta a scattare: al primo S.Martino è in testa, seguita da Giraffa, Drago e Lupa.

All'uscita dal primo Casato la Lupa supera il Drago, portandosi in terza posizione, seguita dalla Pantera.

Il secondo giro continua senza cambiamenti: in testa ancora l'Istrice che tranquillamente controlla Giraffa, Lupa e Pantera che la seguono a distanza.

Al terzo giro al Casato il Biba cade dopo la curva, rischiando di vedere svanire la vittoria. Uberta si ferma, ma vedendo sopraggiungere la Giraffa e la Pantera, riprende l'azione e va a vincere scossa.

Se a luglio si trovarono per la prima volta tra i canapi 7 cavalli, ad agosto non ci saranno debuttanti. In compenso la tratta costituirà degli abbinamenti senz'altro consistenti: il Bruco con Belfiore, al suo ultimo Palio, la Pantera con Tanaquilla, la Lupa ancora con Archetta, il Drago con Gaudenzia, l'Istrice, per finire, con Uberta. Ma questo Palio assumerà particolare attenzione attraverso gli spostamenti dei fantini.

La mossa indubbiamente vincente sulla carta riesce ad elaborarla il Bruco che alle prime due prove presentava il Gentili, per affidarsi poi al fresco vincitore di luglio Rondone. Il Gentili, invece, andrà a correre nella Pantera su Tanaquilla. Cambia anche la monta del Drago, che, sempre alla terza prova, presenta il "condonato" Vittorino con la "sua" Gaudenzia. Ferme invece le monte di Lupa (ancora Lazzaro) e dell'Istrice, che ripresenta quel Biba che a luglio uscì, con la Torre e sempre con Uberta, come grande sconfitto.

L'allineamento della mossa è ancora una volta per Casilli accettabile; si nota la forzatura di Vittorino con Gaudenzia che risulterà determinante per il Palio. Il Biba nell'Istrice, ancora basso, non si lascia sfuggire l'occasione, mentre Rondone nel Bruco, allo steccato, appare sorpreso. Partono bene Giraffa e Pantera, un po' troppo alta, mentre Vittorino riesce ugualmente a fiancare una seconda volta portando via bene Gaudenzia dai canapi.

Al primo S. Martino l'Istrice è in testa con la sorprendente Giraffa dietro, il Drago all'esterno, la Lupa che ha recuperato progressivamente terreno dopo un'infelice partenza, il Bruco, poi Montone all'interno e Pantera all'esterno. Dopo l'uscita al Casato l'Istrice, davanti a tutti già in prossimità della mossa, controlla l'azione della Giraffa, poi la #[LU all'interno che sta per superare il Drago e dietro Pantera e Bruco.

Al secondo S. Martino le posizioni restano invariate con Istrice (tranquillo il Biba che controlla ancora), poi Giraffa e Lupa.

E' un Palio ormai segnato; al secondo passaggio alla mossa non accade niente: in testa sempre l'Istrice poi Giraffa, Lupa, Pantera, Bruco e Drago.

Al terzo giro al Casato, dopo aver già curvato, il Biba sbatte ai palchi e cade; Uberta si ferma ma il sopraggiungere di Giraffa e Pantera la rimette in azione e la cavalla va a vincere scossa davanti a Pantera, che aveva superato il cavallo scosso della Lupa caduta al Casato, e Giraffa.

Gran daffare per il mossiere, visto il verdetto della tratta: Archetta torna nella Lupa, che rimonta Lazzaro. Alla Giraffa tocca Capriola, soggetto da ossevare, gli esperti ne dicono un gran bene, e monta Vincenzo Graziano, detto il Solitario. La vecchia e ormai spenta Gaudenzia è nel Drago, montata dal suo fedele e prediletto Vittorino. Rondone, vittorioso di luglio, tenta il "cappotto" nel Bruco montando Belfiore. Il Biba, gran deluso di luglio nella Torre, va nell'Istrice a montare Uberta de Mores. E infine il vecchio Beppe Gentili "er goloso" è nella Pantera con la irrequieta Tanaquilla.

Il Drappellone è di Ezio Pollai; al pedale del verrocchio ancora Paolo Casilli, il texano del Valdarno.

Posti caldi alla mossa: il Bruco ai cancelli, poi l'Istrice, quarta Giraffa, e un difficile ottavo posto al "goloso" nella Pantera.

L'Onda dà la rincorsa, se ne vanno giù dai posti bassi. Istrice in testa, merito di Uberta, come di luglio, e corsa sfrenata degli altri: la bestia è ben guidata e per gli inseguitori c'è poco da fare. Fino al solito dramma in agguato: al terzo Casato il Biba ripete l'errore di luglio, stringe troppo e va per le terre. Uberta rimane interdetta nel centro della pista, arriva Capriola nella Giraffa che la urta: la cavallina riparte e va a vincere scossa, col disappunto di Beppe "Cianconeer goloso#", che con la bizzarra e volubile Tanaquilla aveva fatto una corsa generosissima. Rondone nel Bruco non si vide, ma si dice che ne "sentì", e sode. A luglio, gloria e quattrini, ora le bòtte. Così va il Palio.

Campane a stormo in Camollia.

E qui che Doretto dice di scrivere alla "torraiola". Solito fantino, solito cavallo, la Torre ci perde di luglio, l'Istrice ci vince d'agosto... Che devo scrivere come il Manzoni nei Promessi Sposi?