In questa carriera si affaccia un nuovo soggetto che nel tempo farà parlare molto di sé. Si chiama Uberta de Mores, di proprietà del sor Ettore Fontani.
La tratta l'assegna alla Torre, che trova Vittorino squalificato, e ripiega su Umberto Castiglionesi, detto Biba. Al Montone va Belfiore, montato da Donato Tamburelli, detto Rondone, e nella Lupa va Archetta, con sopra Lazzaro Beligni, detto Giove. Una certa Serenata al Drago, che monta il Bazza. Gli esperti, più la grossa conoscenza di Ganascia, e le referenze su Uberta mettevano la Torre tra le favorite.
Prove al risparmio, e di risultati ben pochi. Si va al Palio dell'incertezza, perché non si parla di "Cassieri" di Contrade. Si parla bene del Montone. E dato che Lazzaro in questo Palio è "vedovo" dello squalificato Vittorino, si veste da protagonista e tenta la carta della vittoria. Gli riuscirà di portare a casa il Drappellone dipinto da Dino Rofi?
La mossa volle la Lupa ai cancelli, con accanto la Torre, il Montone al quinto posto e il Drago di rincorsa. Partenza a razzo della Torre che gira comoda e indisturbata il primo San Martino con quattro colonnini di vantaggio sul Montone inseguitore. Io mi dissi: "E' Torre!...".
Al primo Casato, il dramma: Biba "stringe" troppo, urta nel cancello e di conseguenza va quasi a fermarsi al Caffè di Fonte Gaia. Il Montone passa e la Lupa è seconda. Generosa ma inutile la rimonta del Biba nei confronti dei due che lo precedevano inesorabilmente.
E la vittoria volò in Via Roma, dopo otto anni di digiuno. Visto cosa è voluto dire la mancanza di Vittorino? E io mi mangio le mani per quello che Vittorino ha fatto vedere in seguito con Uberta de Mores: ha vinto e stravinto a suo piacere.
Una curiosità da segnalare. La cavalla Welka aveva una specie di fobia della Piazza, tanto che gli addetti di stalla delle Contrade che l'avevano avuta in sorte erano obbligati a portarla all'Entrone completamente bendata, come i benemeriti Fratelli della Misericordia quando fanno i "trasporti". Altrimenti la cavallina si rifiutava di entrare in Piazza. Chissà, forse non gli era simpatica...