Ordine alla mossa: Drago, Aquila, Valdimontone, Giraffa, Leocorno, Bruco, Selva, Oca, Chiocciola e Tartuca di rincorsa.
"... Il 2 Luglio 1938 il Drago vinse un Palio emozionantissimo, soprattutto al terzo giro in un serrato duello con l'Oca ...".
Il Drago fu il primo ad uscire dall'Entrone.
L'entrata dei cavalli fra i canapi è movimentatissima e ad un certo punto, prima cioè che tutti i cavalli siano entrati, il fantino del Bruco viene sbalzato da cavallo, senza però gravi conseguenze tantoché dopo qualche minuto riprende il suo posto.
I cavalli sono ricondotti nel cortile del Podestà e si ripresentano poi alla mossa nel solito ordine. Alla caduta del canape parte primo il Drago seguito subito dalla Tartuca e dalle altre in gruppo.
A San Martino è prima la Tartuca che si mantiene tale per tutto il primo giro finché è sorpassata dal Drago. In terza posizione si porta la Giraffa.
Ecco ora l'Oca che attardatasi in partenza, tenta disperatamente di raggiungere il Drago ma i suoi sforzi sono inutili perché ormai il vantaggio già preso e la forza del cavallo del Drago sono tali che gli permettono di aggiudicarsi la Vittoria. Seconda giungeva l'Oca, terza l'Aquila, quarto il Valdimontone, quinta la Giraffa e sesta la Chiocciola.
Nel rione della Contrada vincitrice si sono iniziati subito i festeggiamenti popolari e i locali della Contrada sono stati invasi da una folla di forestieri per ammirare i cimeli e gli arredi.
Ironia della sorte, se per qualche motivo fosse stata invalidata la mossa l'ordine della seconda busta avrebbe visto di rincorsa il Drago.
Agli immediati festeggiamenti non fu presente il Barbaresco. Infatti Pappìo durante lo svolgimento della corsa, al secondo giro, nella foga di alzarsi in piedi per gridare un avvertimento a Tripolino (alle cui spalle probabilmente si stava portando l'Oca) cadde malamente dal palco dove si trovava e fu portato subito all'Ospedale dove rimase ricoverato per quindici giorni.
La Festa della Vittoria venne allestita davanti alla vecchia Camera di Commercio illuminandola splendidamente.
Il lembo del Drappellone raffigurante lo stemma del Terzo di Città è staccato. Fu strappato il 3 Luglio, durante il Corteo della Vittoria nei pressi dell'Arco dei Pontani, da un gruppo di Ocaioli ai quali non era piaciuto arrivare secondi; ne nacque una furibonda zuffa in cui fu coinvolto Vittorio Collini.
A ricordo di tale deplorevole gesto il lembo rimase racchiuso in un quadro nella Sala delle Vittorie del Drago fino al 1955.