La sorte favorisce l'Oca che ha in sorte Crognolo, barbero vittorioso in luglio. Tuttavia i cavalli di Selva ed Aquila sembrano essere di gran lunga i più forti. Infatti la Selva vince dominando quattro prove su cinque, la Prova Generale salta per pioggia. Fulmine dimostra un grande affiatamento col barbero grigio di Gioacchino Pianigiani, con cui ha corso già a luglio. Il barbero sauro dell'Aquila sembra essere il più svelto ad uscire dai canapi ed ha una potente progressione.
L'Oca, che vuol vincere a tutti i costi, inizia a lavorare dietro le quinte e riesce a comprare sia Fulmine che Nappa.
I movimenti di fantini nelle prove sono abbastanza interessanti, l'Oca prende Picino dal Montone dando il ben servito a Testina, l'Onda sostituisce l'infortunato Cispa con Zaraballe. La Pantera corre solo la prima prova, con Zaraballe ed arriva al Palio con Randellone ed il cavallo infortunato.
Dalla mossa esce prima la Selva, seguono Oca ed Aquila, che si attarda per nerbare la Pantera.
Già a San Martino l'Oca prende il comando, Fulmine e Nappa iniziano a mettere in pratica il piano per far vincere Picino. I fantini di Aquila e Selva, fanno di tutto tranne che spingere i loro barberi, fingono di darsi noia, avvantaggiando notevolmente l'Oca.
Picino spinge Crognolo con tranquillità, l'Aquila passa al secondo posto, mentre la Selva cade al secondo Casato. Nel gruppo il Nicchio frena a nerbate il tentativo di rimonta della Torre, negli ultimi posti si nerbano anche Drago e Tartuca.
L'Oca va a vincere tranquillamente con Nappa che controlla le posizioni degli inseguitori.
Nell'Aquila il disappunto è notevole, Nappa viene salvato a stento dal linciaggio, il Capitano Silvio Griccioli protesta vivacemente con le autorità, invocando una punizione esemplare per il fantino che ha montato ben dodici volte per la sua Contrada. Nappa, con la protezione degli ocaioli, riesce ad eclissarsi, concludendo in maniera ingloriosa la sua lunga carriera, dopo trenta presenze e sei vittorie.
Grande malcontento anche nella Selva, dopo due giorni viene convocata un'assemblea a cui partecipa anche il fantino Fulmine che è invitato a dare spiegazioni sul suo comportamento. Proprio nel momento in cui Fulmine sta per prendere la parola irrompe nella sala un folto gruppo di ocaioli, avvisati dalla moglie del fantino, la tensione è altissima, c'è gente armata e per poco non scoppia una furibonda rissa. Fulmine lascia la Selva sotto la protezione dell'Oca e fra le due contrade si apre un lungo periodo di tensione.