Detta corsa fu fatta di cavalli scossi. Detto Palio non fu corredato con nessun carro e neppure le comparse; è stato portato i cavalli a mano dal proprio Barbaresco entro l'entrone già armati di perette e orpelli di lì al segnale del mortaletto sono usciti dall'entrone e hanno fatto una girata di Piazza a mano ciascuno con il suo respettivo barberesco;
compito il giro di piazza sono entrati entro i due canapi e a scappare primo fu la Selva, secondo il Montone che entrò subito prima e tale si mantenne sino a vincita di Palio.
Vi fu molta gara in tutti specialmente nei primi che erano Montone, Nicchio, Selva e Drago che il cavallo del Nicchio alla seconda girata volendo passare il Montone piegando troppo a stretto a S. Martino batte nello stecconato; e perciò gli convenne rimanere secondo, molta gara in tutti e dieci sempre insieme.
Le contrade che vi presero parte sono Nicchio, Bruco, Aquila, Unicorno, Lupa, Istrice, Onda, Selva, Montone e Drago. Dette contrade furono estratte a sorte.
In detti giorni le Musiche fecero servizio in vari punti della Città. In detto giorno fu inaugurato il Monumento al P. Tommaso Pendola nell'Istituto dei Sordo Muti. Furono aperti al pubblico tutti gli Stabilimenti Pubblici.
I premi per questa corsa furono: al padrone del cavallo vincitore (Cavallina baia di proprietà del Signor Remigio Bellini) £ 60; alla contrada vincitrice £ 30 ed il drappellone; ai Capitani delle Contrade, per supplire alle spese £ 14 ciascuno; ai proprietari dei cavalli «per la vettura» £ 8 ciascuno.