L'iconografia del drappellone del Palio del 2 luglio 1856 testimonia una novità introdotta nell'amministrazione paliesca: la figura del Gonfaloniere del Magistrato Civico, che avrebbe dovuto rappresentare nei confronti delle Contrade quello che un tempo era il Capitano del Popolo.
L'arme gentilizia del Gonfaloniere (nel 1856 ricopriva la carica il marchese Mario Bargagli Petrucci) domina al centro del Palio. Sopra, sono le armi del Comune e la Madonna di luglio; sotto, sono i due stemmi dei Deputati degli Spettacoli Ugurgieri e Tolomei. Lungo i lati del "cencio" corre una sobria decorazione. Dimensioni: cm. 195 x 55.
IL PALIO
Ordine di corteo (e di mossa), Contrade e fantini:
1 ( 4) Aquila- f. Vincenzo Bianchini
2 ( 8) Onda - f. Bachicche (M. Bernini)
3 ( 1) Istrice - f. Partino Min. (D. Partini)
4 ( 2) Giraffa - f. Nottolo (Gius. Buoni fig.)
5 ( 3) Lupa - r. Stralanchi (Gius. Bernini)
6 (10) Pantera - f. Burlino (C. Lotti)
7 ( 5) Civetta - f. Cieco Campano o Piccolo Campanino (L. Bianchini)
s 8 ( 9) Oca - f. Paolaccino (P. Locchi)
s 9 ( 6) Montone - f. Napoleone o Gobbo Fenzi (A. Bianchi)
s 10 ( 7) Drago - f. Gobbo Saragiolo (F. Santini)
I Giudici Bernardo Tolomei (che era anche Priore della Civetta) e Gio. Batta Della Ciaia dettero una bella mossa. Scapparono per prime le Contrade dell'Istrice e dell'Aquila, che dovettero difendersi col nerbo dagli attacchi dell'Oca e della Giraffa. Ne approfittò la Civetta per superarle e non fu più arrivata. Nelle retrovie si nerbarono anche Onda e Pantera, Oca e Lupa, Istrice e Giraffa, che da ultimo andarono a dritto a San Martino.
Contrada vincitrice: Civetta (19a vittoria)
Fantino: Leopoldo Bianchini d. Piccolo Campanino
Cavallo: Uno storno del sig. Angelo Cicali
Capitano: Antonio Braccianti
Priore: Bernardo Tolomei
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