Vinse il Palio la Contrada della Lupa correndovi Pietro Locchi di Chiusi detto Pierino nel cavallo morello di Giovanni Paciarelli.
Le Contrade ammesse alla Corsa erano = Lupa = Selva = Onda = Aquila = Drago = Istrice = Bruco = Pantera = Giraffa = Civetta.
I Deputati Comunali ai Pubblici Spettacoli erano i signori Alessandro Sciarelli Arditi e Luigi Grifoni.
I Giudici alla mossa erano i signori Giovan Battista Ottieri della Ciaja e Assunto Grassellini.
I Giudici della vincita erano i signori Giovan Battista Pannilini, Cosimo Finetti e Girolamo Piccolomini Carli.
Alle ore 6 1/2 il giro della Piazza si trovava perfettamente sgombrato, e le comparse erano disposte al Casato per fare il loro ingresso in Piazza a tenore del Regolamento a tal uopo stampato.
Alle ore 7 venne dato l'ordine per lo sparo del mortaletto, ed i fantini si disposero a presentarsi al canapo, calato il quale, scappò prima la Civetta, quindi venne passata dall'Aquila e dipoi nella pianata entrò prima Lupa che si mantenne a gran distanza dagli altri cavalli fino alle tre girate per cui riportò la vittoria.
Il Gobbo Saragiolo che correva nella Pantera, appena giunto alla prima scappata alla Fonte, venne messo in mezzo dai fantini della Contrada del Bruco, e Giraffa, venne percosso col nerbo per tutto il corso del Palio in un modo assai grave.
La carriera per se stessa non fu bella perché non vi fu contrasto colla Lupa.
Tutto procedé con ordine, e tranquillità, e niuno inconveniente avvenne, nonostante la prevenzione che alle bandiere della Pantera si volessero fare degli applausi come bandiere francesi, ma non ebbero luogo, anzi con piena calma, e quiete ebbe luogo lo spettacolo.
In questa Carriera è stato rinnuovato il nuovo canapo costruito dai Fratelli Cosimi di peso libbre 86.
La Contrada della Pantera ha preteso rinnuovare il vestiario delle comparse, ma i colori delle monture non sono analoghi a quelli della Contrada.