Vinse il Palio la Contrada del Val di Montone correndovi Bonino il Figlio nel cavallo morello di Leonardo Barbetti ortolano.
La corsa non fu molto garosa giacché data la mossa scappò primo il detto cavallo, e tale sempre si mantenne seguitato dal cavallo della Giraffa ove correva Campanino che parve in qualche punto dovesse sorpassare il vincitore, onde il pubblico restò dubbioso che non vi fosse stato un poco di artifizio giacché in tutte le prove si era conosciuto essere il cavallo della Giraffa molto superiore a tutti gli altri.
A vincita di Palio arrivarono terza l'Oca, e quarta l'Onda, e la Civetta cadde nella prima girata a S. Martino.
La Selva (forse intende Oca) aveva lo stesso cavallo vincitore al Nicchio nel 2 luglio, ma non figurò per esserci un fantino meno abile.
Lo spettacolo fu decorato colle duplici bandiere delle sette Contrade escluse dalla corsa coi respettivi alfieri che le sventolavano, indi dalle bandiere delle 10 Contrade ammesse alla corsa colle comparse degl'abiti della Comune, da due bande strumentali, e da un carro contenente il Palio ove erano appese tutte le bandiere delle 17 Contrade.
Le Contrade che corsero furono: Civetta = Selva = Lupa = Onda = Giraffa = Val di Montone = Istrice = Oca = Pantera = e Drago.
I Deputati alle mosse furono i nobili signori Alessandro Mocenni, e Giovan Battista Brancadori.