Assai simile al precedente drappellone per impostazione e fattura, in questo Palio predomina lo stereotipo dell'Assunta. Nella metà inferiore è la parte araldica con le armi gentilizie dei Deputati degli Spettacoli Nerucci e Cospi-Billò. Ai lati del "cencio" sono le bandiere delle Contrade partecipanti ed un modesto fregio decorativo. Dimensioni: cm 186 x 52.
IL PALIO
Ordine di corteo (e di mossa), Contrade e fantini:
1 ( 1) Aquila - f. Spazzino (An. Donnini)
2 ( 4) Istrice - f. Partino Min. (D. Partini)
3 ( 7) Oca - f. Ciccia Lessa (L. Brandani)
4 ( 2) Giraffa - f. Partino Mag. (L. Partini)
5 ( 3) Drago - f. Gobbo Saragiolo (F. Santini)
6 ( 8) Civetta - f. Campanino
7 ( 9) Valdimontone - f. Giacco (B. Brandani)
s 8 ( 5) Onda - f. Farfallino (P. Betti)
s 9 (10) Bruco - f. Spavento (F. Betti)
s 10 (6) Leocorno - f. Groppa Secca (L. Inglesi)
In occasione di questo Palio fu completata la realizzazione delle nuove monture a spese della Comunità Civica, che era iniziata l'anno precedente.
Per dare il via alla carriera occorsero due mosse. La prima infatti, non fu buona per colpa del mossiere Gio. Batta Ottieri della Ciaia (l'altro giudice fu Tommaso Piccolomini), che provocò la caduta dei fantini del Montone, del Bruco, del Drago e dell'Oca. La seconda mossa fu peggiore della prima, perché data a sorpresa. Partì davanti a tutti la Civetta, seguita dal Drago.
Campanino si difese dagli attacchi del Gobbo Saragiolo, nerbando la testa del suo cavallo. Forse il Drago sarebbe passato, ma all'ultimo giro fu parato dal fantino del Montone, che si era fermato ad aspettarlo, facendo un giro di meno. Così vinse la Civetta, secondo fu il Drago e terzo il Bruco. Le altre Contrade figurarono poco o nulla.
Contrada vincitrice: Civetta (17a vittoria)
Fantino: Francesco Bianchini d. Campanino
Cavallo: Un morello del Sig. Giovanni Soldatini
Capitano: Salvatore Poggialini
Priore: Assunto Quadri