Il 4 giugno intanto era stato corso un altro palio del tutto particolare vinto dalla Tartuca, che lo annovera fra le vittorie ufficiali. Fu una corsa "alla lunga'' con i cavalli scossi delle diciassette Contrade dal Santuccio a Piazza Postierla, che nulla aveva a che vedere con i Palii ordinari o straordinari "alla tonda''.
Nel maggio del 1809 era stato eletto Priore della Tartuca Pietro Cappelli ed eccezionalmente per quella occasione il Vicario Lorenzo Cesarini era stato scelto come Capitano fra ben nove candidati.
La corsa venne disputata dopo un Te Deum in Duomo e un pranzo dal Prefetto di tutte le Autorità cittadine, compresi i Capitani delle Contrade, per celebrare le vittorie napoleoniche sull'Austria.
La Tartuca vinse quel palio "alla lunga'' grazie al cavallo Rondinello, un baio scuro di Giuseppe Manetti che aveva vinto quello straordinario di maggio per la Torre e che portò primi i colori giallo e nero al traguardo della Torre de' Bardi in Piazza Postierla.
Ovviamente non fu redatto neppure il processo verbale da parte del Segretario della Mairie, ma alcune notizie sul premio previsto provengono comunque ancora una volta dal Bandini: 4 giugno. Carriera alla lunga, e prima di essa cosa. Terminato il pranzo del Prefetto, e dato il segno i Capitani delle Contrade con bandiera spiegata e secondo l'ordine stato fissato.dalla Merì con la Corte si sono mossi dalla Torre Bardi, e dietro alla Banda militare senese, sempre girando la bandiera si sono portati alle mosse, e secondo il d. ordine i cavalli di ciascuna Contrada con spennacchiera di dd. Contrade, che formano il grande convojo di N.17, mancante la bandiera di Valdimontone.
Giudici di tale mossa, chi ha vinto il Palio la Tartuca. Premio. Che date le mosse dalli Giudici Municipalisti Marcant'antonio [sic] Fortini già Pannilini e Mario Nerucci, sono venuti i cavalli in più partite, ed ha riportato il premio la Contrada della Tartuca, che consisteva in Lire cento, che Lire trenta per il padrone del cavallo che era il Manetti, e Lire settanta a profitto del Capitano, oltre a diciassette monete da dieci Pavoli per la vettura, ed 'armatura di ciascuno dei cavalli, così restò terminata la grande funzione.
Il Capitano, come risulta dai documenti, versò nelle casse della Tartuca un inatteso contributo di 20 lire, ricavando le dalle 100 lire previste come premio insieme al simbolico stendardo.
Il drappellone non può decisamente definirsi tale e non ha neppure un autore, essendo semplicemente formato da due piccoli pezzi di stoffa bianca e nera sui quali è scritto "COMUNE DI SIENA 1809", senza nessuna pittura o dedica.