Palio straordinario
di domenica, 14 maggio 1809

Questo Palio di tolleri 40, fu fatto correre per la venuta in Siena della Principessa Elisa governatrice della Toscana sorella dell'Imperatore Napoleone.

Scappò prima la Chiocciola che fu subito passata a S. Martino dalla Torre, che si mantenne sempre prima avendo alle spalle la Pantera trattenuta dall'Onda e dalla Chiocciola, il Bruco ed il Montone si azzuffarono, e alla seconda girata andarono in S. Martino, la Chiocciola e l'Istrice caddero.

La Granduchessa Elisa giunse a Siena la mattina del 14 Maggio alle ore nove. A Porta Camollia fu ricevuta da Dame, da un corpo musicale, dalle Contrade con le loro Bandiere e da 17 fanciulle che portavano sul petto un fiore dai colori della propria Contrada.

Il fiore venne offerto alla Granduchessa. La carrozza della Granduchessa fu poi tirata a braccia dal popolo fino al Palazzo Imperiale.

Qui giunta La Principessa Elisa si recò a visitare la Metropolitana e nel giorno successivo, lunedi, i Conservatori del Refugio, di S. Maria Maddalena ed altri Istituti.

Parti da Siena il 17 Maggio alle ore 3 pomeridiane alla volta di Firenze. (Cronaca ms. del Comune).

In occasione della venuta nella nostra città della gran duchessa Elisa governatrice di Toscana sorella di sua maestà Napoleone imperatore dei Francesi fu fatto dalla mairie di Siena correre un Palio alla Tonda di tolleri quaranta, che vinse la Contrada della Torre col fantino Biggieri nel cavallo bajo scuro di Giuseppe Manetti.

Entrata prima a S.Martino alla prima girata dopo la Chiocciola, sempre si mantenne tale.

Le altre Contrade che corsero furono secondo l'ordine che entrarono in Piazza: Pantera, Selva, Onda, Giraffa, Leocorno, Istrice, Torre, Valdimontone, Bruco, e Chiocciola.

Dette Contrade non fecero altra Comparsa che quella di un Capitano, e di un tenente a piedi. Ma la detta mairie aveva fatto un carro esprimente la Beneficenza, l'Ombrone personificato, ed alcune Ninfe.

La detta gran duchessa arrivò a Siena la stessa mattina del 14 maggio alle ore nove, e fu ricevuta alla Porta Camullia, al suono della pubblica banda, da diverse dame portatevisi espressamente in carrozza, e da tutte le Contrade con le loro respettive bandiere spiegate, e da numero diciassette fanciulle col fiocco in petto della respettiva Contrada, le quali le presentarono un bel mazzo di fiori, ed una composizione poetica analoga alla circostanza.

La carrozza della Gran Duchessa fu tirata a mano dal popolo fino al Palazzo Imperiale, dove arrivata si fece pubblicamente vedere dalla terrazza, e quindi si portò alla Metropolitana a udire la S.Messa.

La sera dopo il Palio fuvvi gran festa di ballo al teatro, cui la detta Gran Duchessa non intervenne per alcune indisposizioni di salute.

Nel lunedì si portò a visitare i Conservatorj del Refugio, e di S.Maria Maddalena, e nella sera alla festa di ballo al Casino.

Nel martedì mattina onorò la Cavallerizza dove osservò alcuni giuochi fatti dai signor convittori del Collegio Tolomei, i quali le diedero nella sera di detto giorno un'accademia, da dove si portò alla festa di ballo ai Rozzi.

Finalmente nel mercoledì 17 maggio alle ore tre partì da questa città ritornando a Firenze.

Susseguentemente attese le tante vittorie riportate dai francesi sulle armi austriache la mattina del dì quattro giugno nella chiesa Metropolitana fu cantato solenne Te Deum, ed il giorno vi fu la corsa con numero 17 cavalli distribuiti a sorte alle 17 Contrade, essendo restato vincitore il cavallo di Giuseppe Manetti addetto alla Tartuca, che aveva vinto il Palio alla tonda nel 14 maggio decorso nella Torre, come è stato detto di sopra. Nella sera fuvvi illuminazione per tutta la città, e festa di ballo al Teatro.

Nel 1809, per volontà dei Francesi, furono fatti correre tre Palii, anziché i soliti due. Quello straordinario, con un premio di 40 tolleri come in agosto, fu organizzato in onore di Elisa Bonaparte Baciocchi Granduchessa di Toscana il 14 maggio, ma venne rimandato di qualche giorno perché la sorella di Napoleone tardò a giungere a Siena, dove fu poi degnamente accolta.

La Torre, che vinse, ne conserva il drappellone, sul quale campeggia in alto l'inconsueta immagine della Madonna del Voto. Come annotò anche il Bandini, al centro c'è l'emblema imperiale e in basso quello molto evidente della Balzana, senza le iniziali dei due Deputati agli Spettacoli che pure erano stati eletti dal Maire Giulio Ranuccio Bianchi Bandinelli: Dove era il Palio affisso. Il Palio era sotto il Casino, con il Palco dei Giudici, appresso vi erano le 17 ragazze vestite di bianco con fiori quelle stesse che avevano presentata la Anacreontica, ed il mazzo al Portone a S. A. ed Imperiale Madama Elisa. Nel Palio vi era dipinta la Madonna del voto, l'Arme di Napoleone e la Balzana.