Fu eseguito il Palio alla tonda. Venuti i cavalli alla mossa, il cavallo della Giraffa, sopra il quale correva Mattio non fu possibile di metterlo al suo posto, che era il sesto, onde furono rimadati indietro.
Ritornati al canape, ove venivano bene, sul punto di dar la mossa il picchetto di soldati, che era sotto il Palio si mosse spontaneo, e cominciò a mandare indietro con forza i fantini senza saperne il motivo, e da chi fossero comandati di far ciò, onde convenne mandarli nuovamente in dietro.
Tornati la terza volta alla mossa, e venuti con ordine fu data la mossa molto bene, ed uscirono quasi tutti in truppa. Verso la svolta di S.Martino si portò primo il Nicchio, e si mantenne tale fino a detta svolta nella seconda girata, e fu passato dalla Giraffa, che nel salire al Casato fu passata dall'Aquila, e Lupa, ma giunti alla calata di S.Martino passò nuovamente la Giraffa, che fu seguita in modo dalla Lupa, che erano molto uniti i cavalli, e lo vinse la Giraffa per esser avanti della sola testa del cavallo.
I lupaioli pretendevano loro il Palio, ma per sentimento comune si acquietarono, e fu ritirato il premio dal Capitano della Giraffa senza contrasto. Non ostante nel punto della consegna del drappellone fu chiamato il picchetto de' soldati, che accompagnò la comparsa della Contrada ed il Palio fino alla chiesa di Provenzano, e di lì alla chiesa della Contrada.
Nella Contrada del Leocorno vi corse Biggeri e questo vi fu fatto correre apposta perché tenesse, conforme tenne, il fantino della Tartuca, che lo prese poco dopo la mossa, e verso S.Martino si gettò da cavallo, e fé cadere anche l'altro della Tartuca, ed i fantini continuarono a tenersi e darsi in modo che furono poi divisi dai soldati.
Il Palio pertanto riuscì bellissimo, e garoso assai essendo stati primi in più volte sette in otto cavalli.
La Piazza era piena di gente, e presentava una bellissima veduta.