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Il Palio alla lunga del 15 agosto diede vita a notevoli polemiche. Tra gli 11 partecipanti c’era anche la giumenta del fiorentino Giuseppe Montelatici, che i proprietari degli altri cavalli al via ritenevano di razza inglese e quindi da non ammettere alla corsa, in quanto il regolamento vietava la partecipazione di questi cavalli e di quelli di razza Berbera.
I giudici della mossa, accompagnati da 3 periti, effettuarono un’ispezione sulla cavalla in questione, e non ritenendola di razza inglese la ammisero al Palio. Ma gli altri proprietari non si arresero ed il giorno della corsa fecero pervenire ai giudici un precetto del Tribunale del Vicario che imponeva loro di non consegnare il premio al Montelatici in caso di vittoria della sua cavalla. Ma questi non tennero conto di tale precetto, ritenendo il Tribunale del Vicario non competente in materia ma soprattutto perché i proprietari non sollevarono alcuna obiezione al momento del sorteggio dei posti di partenza.
La cavalla del Montelatici corse quindi regolarmente il Palio alla lunga del 15 agosto 1800 ed essendo di qualità superiore agli altri, vinse agevolmente la corsa che si concluse senza ulteriori contestazioni.
Davide Donnini