È riportato che in occasione del Palio del 4 luglio 1756 ci furono contrasti fra la Tartuca e la Chiocciola e che sarebbe stato questo il primo screzio fra le due "aggregate''. A seguito della corsa persa solo per la testa di un cavallo i chiocciolini avrebbero festeggiato come avessero vinto. Furono perciò alcuni Protettori della Chiocciola, anziché della Tartuca, a proporre e a far effettuare un Palio per l'Assunta, come forma di rivalsa. Pur non partecipando al Palio come era consuetudine, la Chiocciola, dopo aver posto come premio i consueti 40 tolleri (240 lire), si impegnava a fare un carro trionfale ed una cavalcata.
Nell'adunanza del 1° agosto la Tartuca decise ben volentieri di partecipare, confermando il suo Capitano ed organizzando a sua volta una numerosa comparsa descritta dal Pecci con 40 uomini, senza gl'uffiziali, tutti vestiti di nero, con paramani, corpetto e alamari gialli, allusivi alla divisa della propria Contrada.
Gli atti di questo Palio riportano che per entrare in Piazza le Contrade si riunirono in Sant'Agostino e che la Chiocciola aveva fatto il "carro e cavalcata", ma in nessuna parte è riferito del drappellone, che invece è conservato nel museo della Lupa che lo vinse. Su di esso, per quanto piuttosto deteriorato, si leggono ancora la raffigurazione della Madonna del Rosario con il bambino in braccio venerata dalla Chiocciola, il suo emblema, gli stemmi dei Protettori e la data.