Anche per il Palio di luglio del 1714 il premio fu rappresentato da un tessuto. Il 9 giugno i Deputati della Festa di Provenzano, Rinaldo Buoninsegni, Alessandro Perfetti e Giovanni Battista Nuti, indicarono che per la vittoria della corsa era previsto un Palio di Braccia vent'otto broccato d'oro, cioè Braccia 14 per parte (poco più di 8 metri) con fregio in mezzo di lama bianca d'argento con n.o nove Armi di detti Signori raccamate d'oro, e seta secondo i colori di dette armi, e foderato tutto di taffettà color d'oro, et ornato tutto di frangine di seta tessuta d'oro di detto colore.
Il valore del broccato fu di cento tolleri perché, per favorire lo spettacolo, in questo Palio i Deputati imposero alla Contrada vincitrice di consegnare, in caso di vincita di detto Palio, o tolleri trenta o Braccia otto di detto Broccato d'oro e frangia a proporzione per Premio a quella Contrada che in detto giorno farà più bella e più ricca comparsa.
La Biccherna fece subito sua questa nuova disposizione aggiungendola a posteriori ai Capitoli che come di consueto erano stati già predisposti. Il punto 10 previde infatti in questi termini il Masgalano: "a quella Contrada che farà meglio comparsa sarà consegnata una Guantiera con mazza e drappellone qual Guantiera però dovrà restituire e ricevere per premio o li tolleri trenta o le Braccia di Broccato fregio fodera e frangia che sopra da quella Contrada che haverà vinto il Palio".
Conferme sul meccanismo della ripartizione dei premi provengono anche dall'assemblea della Tartuca del 12 giugno tenutasi per decidere se partecipare al Palio, nella quale il Priore, quasi prevedendo gli esiti del Palio, precisò che quella contrada che vincerà il detto palio deve dare a quella Contrada che farà meglio comparsa in detto giorno, n. trenta tolleri oppure braccia otto di broccato con braccia quattro di fregio co' suoi rifinimenti proporzionalmente. Ciò nonostante fu sottolineato che molto più che quest'anno il detto Palio è di maggiore valuta degl'altri anni, decidendo così positivamente per l'iscrizione alla corsa, che la Tartuca poi vinse.
Al Palio parteciparono sedici Contrade, con esclusione dell'Aquila che era inattiva da tempo. L'Editto relativo alla corsa elenca comunque le 17 "divise" al completo e da esso si apprendono i relativi colori. La Tartuca, con i colori giallo e nero, giunse prima partendo dal settimo posto alla mossa.
Il Priore della Tartuca era Don Agostino Raffaelli, come nella precedente vittoria del 16 agosto. Il Capitano era Domenico Bandini e il fantino Niccolaio Luti detto Ignudo o Nudino, che montava un cavallo della Posta di Siena chiamato Pizzirullo.
Giudici dell'Arrivo erano stati nominati Patrizio Bandini, Francesco Piccolomini e Jacomo Chigi. I Giudici della Mossa erano Giulio e Niccolò Gori Pannilini. L'Onda e la Chiocciola allietarono la carriera con carri e gruppi di cavalieri.
Fu dunque alla Tartuca che venne consegnato il Palio del valore di cento tolleri e fu invece l'Onda ad aggiudicarsi il Premio per aver fatto la comparsa più bella. Mentre l'Onda non conserva nessun oggetto in proposito, la Tartuca, in ricordo di questo Palio, ha attribuito la data del1714 ad un frammento di drappellone.
Sui premi di questo Palio si possono fare alcune considerazioni. Quello vinto dalla Tartuca fu di un valore più grande del solito perché la vincitrice doveva cedere trenta tolleri alla Contrada premiata per la comparsa più bella. Il meccanismo posto in atto, ossia la restituzione del secondo premio alla Biccherna e il versamento del valore corrispettivo da parte della Contrada vincitrice, anziché della stessa Biccherna, fu del tutto inconsueto.
Inoltre negli atti di questa carriera i termini "mazza" e "drappellone" sono riferiti alla guantiera, cioè al secondo premio, quello per la migliore comparsa (il Masgalano), e non al premio per la vittoria (il broccato). Non è noto quale fosse l'oggetto definito con il termine drappellone, ma si trattava probabilmente anche in questo caso di un telo dipinto, ma probabilmente più piccolo del palio principale e tradizionale di Provenzano che anche in questo caso accompagnava il broccato.
Altre interessanti notizie sulla vicende dei premi di questo palio provengono dai documenti contabili della Tartuca. Come al solito infatti il Camerlengo annotò, in data 8 luglio, le spese per la vittoria: Spese per fare i fuochi alla Contrada dell'Onda che venne ad onorarci nella nostra Contrada. £ due date a M.o Giovanni Montini per dodici razzi serviti per tirare la sera del 2 Luglio in allegrezza della vittoria riportata dalla Piazza il Palio vinto. Settanta contante Pagate a Niccolaio di Domenico Lutri di Prata medesimo con Barbarino, tanti sono per regalo solito darsi alli fantini quando vincono il Palio nel corso che si fa il 2 del mese stante nella Pubblica Piazza di questa città.
A tali spese corrisponde la relativa ricevuta: L'infrascritto Niccolaio di Domenico Lutri di Prata confessa aver ricevuto dal Magnifico Giuseppe Manni come Camarlengo della Contrada della Tartuca scudi dieci di Lire sette l'uno, tanti sono per regalo, solito darsi alli fantini quando vincono il Palio nel Corso che si fa il 2 Luglio nella Piazza Grande di questa Città, e perché il detto Niccolaio disse non saper scrivere Io Annibale Castellucci a nome, commissione e presenza del medesimo ho fatto la presente e confesso per il medesimo che ha ricevuto quanto sopra, ed in fede. $.10 (Lo scudo valeva dunque sette lire, a differenza del tollero che ne valeva sei).
Il 16 luglio infine si tenne nella Tartuca un'adunanza, alla quale parteciparono quasi 100 persone ed i Protettori Cav. Fulvio Maria Buonsignori, Cav. Fra' Camillo Borghesi della Ciaia, Annibale Savini e Gio. Batta Alberti per decidere cosa dare all'Onda e, dopo ampia discussione e più votazioni, si optò per i 30 tolleri che se non c'erano il Camerlengo li avrebbe trovati perché altrimenti si sarebbe guastata l'accompagnatura di un bellissimo parato per la nostra Chiesa. In data 20 luglio figurano infatti tanto la registrazione, quanto la ricevuta di un pagamento di 30 tolleri, pari a 180 lire, al Camerlengo dell'Onda Giuseppe Sarri in esecuzione del Decreto dei Sigg.ri Giudici sopra il Palio del due Luglio come costa dagli atti esistenti nella Corte di Biccherna.
Per festeggiare la vittoria la Tartuca provvide all'esposizione dell'Eucarestia e alla celebrazione di un uffizio religioso il giorno dopo, ma decise anche di far ricorrere un Palio in agosto per la festività di San Rocco, con un premio di 40 tolleri conforme si è costumato d'altre Contrade prima che di fare le feste di Fuochi Artificiali, a condizione di fare due Deputati, acciò che i medesimi dieno di mano a sopra di ciò di fare il denaro per far correre il conseguente Palio; con questo però che detti Deputati non s'estendino d'andare alla cerca del denaro fuori della nostra Contrada.