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Glossario Paliesco

Esplicazione di allocuzioni e termini caratteristici

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Padellare

Sbagliare, mancare il bersaglio.

 
Padelletta

Vedi "Pignattella".

 
Paggio

Monturato che rappresenta la Contrada al Palio e in occasioni ufficiali e cerimoniali.

 
Paggio Maggiore

Il paggio più prestante e dall'abbigliamento più sfarzoso. Porta l'insegna ufficiale della Contrada (Bandierone).

 
Palafreniere

Paggio che tiene alla briglia il cavallo da parata. Anche il barbaresco durante il Corteo Storico è il palafreniere del cavallo da corsa.

 
Palazzo Pubblico

La sede del municipio di Siena, posto nella parte inferiore del Campo. Dopo il sorteggio dei cavalli, la "tratta", tutte le diciassette bandiere delle Contrade vengono esposte su due file sulla facciata del Palazzo Pubblico. Nella fila inferiore vi sono le dieci bandiere delle Contrade che partecipano al Palio, nella parte superiore vi sono le sette Contrade che corrono l'anno seguente. Dopo il Palio viene esposta soltanto la bandiera della Contrada vincente.

 
Palcaiòlo

Proprietario e gestore dei palchi.

 
Palco

Tribuna o gradinata in legno su cui siedono a pagamento contradaioli e turisti per assistere alle prove e al Palio. Rivestono il perimetro esterno della Piazza. Ci sono tre palchi speciali non privati ma comunali:

  1. il palco delle comparse è quello posto esattamente davanti a Palazzo Pubblico sul quale siedono tutti i partecipanti al corteo storico il giorno del Palio;
  2. il palco dei Priori si trova al Chiasso Largo. Questo non è a gradoni come gli altri, ma a "terrazza", ed è destinato ai Priori;
  3. il palco dei Giudici o dei Capitani. Anch'esso a terrazza, si trova sopra la mossa e vi prendono posto il Sindaco, i deputati della Festa, i Capitani, i Mangini, i Giudici della Vincita e alcuni funzionari comunali.

 
Paliata

Corsa chiassosa e disordinata tra ragazzi.

 
Palio

  1. La corsa tradizionale tra dieci delle diciassette Contrade, che ha luogo nel Campo il 2 luglio e il 16 agosto in onore della Vergine Maria. Quello di luglio è chiamato Palio della Madonna di Provenzano o Palio di Provenzano, quello di agosto Palio dell'Assunta.
  2. Il drappellone
  3. la Festa come insieme delle cerimonie.

 
Palio dei barberi

Gioco che viene eseguito con delle bilie dipinte con i colori delle Contrade, che si svolge su una pista in discesa.

 
Pallético

Nervoso, ansia. Detto di persona che non riesce a stare ferma un momento.

 
Pallonata

Gioco medievale dove partecipavano i giovani dei terzi della città. Era un antenato del rugby o del calcio, non dissimile da una partita del calcio storico fiorentino, poiché veniva svolto con una palla di cuoio che veniva lanciata dalla cima della Torre del Mangia.

I partecipanti dovevano spingere o portare la palla nella "porta" avversaria. La porta del terzo di Città era la bocca del Casato, mentre la porta dei terzi di S.Martino e Camollia uniti era lo sbocco di Via del Porrione.

La Pallonata venne disputata per la prima volta all'inizio del 1400 e l'ultima fu giocata agli inizi del XX secolo.

 
Palomino

Mantello equino color ocra dorato con criniera e coda tendenti al bianco argenteo, caratteristico delle razze americane.

 
Pània (la)

  1. La società di Contrada del Nicchio.
  2. Fiera gastronomica organizzata dalla Contrada del Nicchio.

 
Pantaneto

Designazione toponomastica della Contrada del Leocorno.

 
Pantera

La Contrada della Pantera è una delle diciassette Contrade di Siena.

Spiega bandiera blu e bianca listata di rosso. Lo stemma è una pantera rampante. Appartiene al Terzo di Città. La rivale è la Nobil Contrada dell'Aquila. I suoi contradaioli sono i panterini.

 
Panterino

Contradaiolo della Pantera.

 
Panzanèlla

Pane raffermo ammollato nell'acqua, condito con olio e aceto, aggiuntovi basilico, cipolla e pomodoro.

 
Parata

Fantino che chiude la strada a un'altra Contrada.

 
Partito

Accordo segreto fra Contrade e fantini stipulato sulla parola con l'intento di propiziare la vittoria di una Contrada o per ostacolare quella dell'avversaria.

 
Passaggio di collo

Figura della sbandierata, si effettua facendo fare alla bandiera un giro completo attorno al collo dell'Alfiere.

 
Passaggio di vita

Figura della sbandierata, si effettua facendo fare alla bandiera un giro completo attorno alla vita dell'Alfiere.

 
Passare da Busseto

Essere stato picchiato.

 
Passeggiata Storica

Sinonimo di Corteo Storico.

 
Passo a processione

Rullo lento di trasferimento.

 
Passo a vittoria

Rullo del tamburo, che celebra o augura la vittoria.

 
Passo della Diana

Rullo che accompagna il normale incedere della comparsa.

 
Pastorale

Nel cavallo è composto dalle due ossa situate tra la Corona e il Nodello.

La giusta inclinazione è di 60-65°, può essere: lungogiuntato (pastorale) o cortogiuntato (pastorale corto).

Le due ossa corrispondono rispettivamente alla prima e alla seconda falange del dito medio della mano e del piede umano.

L'osso contenuto nello Zoccolo (osso triangolare) corrisponde alla terza falange.

 
Pècoro

Pronunciato "Pè'oro". Denominazione popolare del Valdimontone.

 
Pèlago

  1. Acquitrino.
  2. Pasticcio, imbroglio. Es: "Mi so' messo 'n un bel pelago!" anche "Mi so' impelagato."

 
Pélla quale

adatto, acconcio, proprio come deve essere.

Questo vino 'un è mica tanto pella quale: Questo vino non è molto buono.

Oggi 'un mi sento tanto pella quale: Oggi non mi sento molto bene.

Conosco una persona pella quale: Conosco una persona adatta.

 
Pennacchiera

I contradaioli, comunemente, la chiamano "Spennacchiera", con la S iniziale come una sorta di rafforzativo.

Ornamento a forma di cuneo originariamente costituito da piume, da qui il nome derivante da pennacchio. La parte inferiore è unita a un piccolo specchio rotondo per riflettere la mala sorte, è portato sulla testa da ogni cavallo che corre il Palio ed è decorato con i colori della Contrada a cui appartiene.

 
Perétte

Oggetti in legno con punte accuminate applicate ai fianchi del cavallo per la corse senza fantino. Dette così per la forma che ricorda delle piccole pere.

 
Pèschio

Chiavistello, catenaccio.

 
Pesciàio

Pescivendolo.

 
Pettata

  1. Camminata faticosa, sfacchinata.
  2. Tratto di salita erta. Salita ripida.

 
Piàggia

Strada in pendenza, viottolo ripido.

 
Piànata

  1. Tratto piano antistante il Palazzo Pubblico nella Piazza del Campo.
  2. Tratto pianeggiante in zona montuosa, luogo piano, spianata.

 
Piatto

Il piatto d'argento che sovrasta il drappellone. Viene dato temporaneamente alla Contrada vincente che lo restituirà al Comune dopo la celebrazione finale della Vittoria, la "cena del piatto" con incisa la data e il nome della Contrada vittoriosa.

 
Piazza

Quando non specificato si intende sempre e soltanto Piazza del Campo, o per la precisione "il Campo".

 
Pignattèlla

Lume, su recipiente di coccio a base di sego, con lucignolo acceso nei rioni nei giorni di festività. È situato nel braccialetto.

 
Pigolo (riprendere il)

Modo di dire usato quando qualcuno, fisicamente o moralmente abbattuto, comincia a riprendere le forze e il coraggio.

 
Pintàre

Spingere.

 
Pintòne

Spintone.

 
Pio

"Quand'ero Enea, niun mi volea, or che son Pio, di tutti son zio". Detto attribuito a Enea Silvio Piccolomini poi Papa Pio II, e che si ripete ogni qual volta una persona, prima tenuta in poco conto, si vede poi accarezzata e riverita, quando è salita in alto.

 
Piombo

Parte terminale dell'asta della bandiera che favorisce la caduta perpendicolare della stessa dopo il lancio.

 
Pisciolare

Venir giù a gocce più o meno fitte, o anche a rivolo: dicesi dell'acqua o altro liquido.

 
Pispini

Designazione toponomastica della Contrada del Nicchio (porta Pispini).

 
Pispino

Zampillo. Una fontana di Siena, situata difronte alla società del Nicchio, è ancora oggi detta "Fonte dei Pispini".

 
Pòarini

Anche "poerini" e "porannòi". Esclamazione indicante "poveri noi"!

 
Pochi ma boni

Il periodico della Contrada di Valdimontone.

 
Porannòi

Vedi Poarini

 
Pòro

Povero. Si usa anche "porétto", "poràccio" e "porìno".

 
Pottone

Vanitoso, spocchioso, borioso.

 
Presentazione del Drappellone

Due o tre giorni prima della Tratta, nel Cortile del Podestà, viene presentato alla città il drappellone che verrà dato in premio alla Contrada vincitrice. Fino al momento della presentazione, il drappellone viene tenuto segreto all'interno del Palazzo Pubblico e svelato solo dopo l'annuncio dei trombetti di Palazzo.

La prassi vuole che la presentazione del drappellone si svolga il 26 di giugno e il 10 di agosto alle ore 19, anche se non è una regola dato che la presentazione può essere svolta anche qualche giorno precedente, se cade una domenica vicina. In seguito all'esposizione del Drappellone ai presenti, il Sindaco e un critico d'arte, alla presenza dell'autore del Palio, presentano l'opera al pubblico. In occasione del Palio di luglio viene anche presentato il Masgalano che andrà in premio alla miglior comparsa dell'annata. La presentazione del Masgalano, in concomitanza col drappellone, avviene eventualmente anche per i Palii straordinari.

La presentazione del Palio non è contemplata nel Regolamento, la sua ideazione è molto recente. Fu il Sindaco Mauro Barni nel 1981, in occasione del rinnovo delle monture, a proporre la presentazione del Drappellone alla stampa, all'interno della Sala delle Lupe: il contesto era quello di una semplice conferenza stampa aperta al pubblico, e il primo "Cencio" presentato al popolo fu quello del 2 luglio 1981 a opera di Mario Ghezzi. Dopo qualche anno, nel 1984, la Sala delle Lupe risultò stretta al pubblico, data anche l'occasione particolare che destava molta curiosità per il fatto che quello di luglio fu il primo Palio realizzato da una donna, Vita Di Benedetto. Il Sindaco Vittorio Mazzoni Della Stella decise allora di spostare la presentazione, nonostante i problemi di acustica, all'interno del Cortile del Podestà e al tempo stesso di far descrivere in maniera ufficiale l'opera artistica da un critico d'arte. Ma la pioggia fece trasferire la presentazione del Palio di agosto 1984 alla Sala delle Lupe, cosicché il primo Palio presentato all'interno del Cortile del Podestà è del luglio 1985 dipinto da Fabio Mazzieri.

Fino al 1981 invece il Palio era presentato la sera della prima prova al popolo quando era affisso alla colonna di Piazza del Campo in cima a via Duprè, come tuttora avviene. La presentazione del Drappellone oggi è un appuntamento consuetudinario di notevole importanza, tanto da destare interesse la reazione del pubblico al momento in cui viene mostrato.

 
Presentazione della bandiera

La presentazione della bandiera è una figura della sbandierata semplice, rappresentata dai primi passi, quando l'alfiere sventola lentamente e in tutta la propria ampiezza la bandiera. Viene eseguita impugnando la bandiera con la destra mentre la sinistra, che le si sovrappone, stringe i lembi del vessillo all'asta. La bandiera spunta da dietro il torace dell'alfiere leggermente inclinata. Spesso viene considerato erroneamente come il triangolo della bandiera.

 
Prete

Telaio di legno utilizzato per riscaldare il letto.

 
Previsita

È la serie di visite mediche a cui vengono sottoposti i cavalli pochi giorni prima della Tratta. Le visite hanno l'obiettivo di certificare l'idoneità dei soggetti a correre il Palio. Sono curate dalla Commissione veterinaria e si svolgono presso la clinica del Ceppo. Si svolgono in due o tre giorni consecutivi immediatamente prima delle prove di notte, a seconda di quanti sono i cavalli da visitare. I cavalli vengono visitati sia da fermi che mentre lavorano. Nel caso in cui i veterinari abbiano qualche dubbio riguardo lo stato di salute dei cavalli, possono sottoporre immediatamente il soggetto a radiografie di controllo. Ai cavalli viene anche controllato il microchip che identifica l'originalità della genealogia e prelevato il sangue per il test antidoping. Al termine della previsita, i veterinari diramano l'elenco dei cavalli ammessi alle prove di notte e di coloro che potranno partecipare direttamente alla Tratta.

 
Prima fila

Anche dietro il cavallo c'è una gerarchla e per essere in prima fila o da prima fila, bisogna essere uomini, grossi e con una militanza in Contrada di almeno vent'anni. A queste persone viene dato il compito, generalmente, di partire "col rocchio".

 
Priora

Titolo onorifico della Contrada Priora della Civetta.

 
Priore

Massima carica della Contrada. Viene eletto dal popolo per un mandato che dura nelle diverse Contrade da due a quattro anni. Nei giorni del Palio cede il comando al Capitano. Nell'Oca il Priore è deminato "Governatore" mentre nel Bruco "Rettore".

 
Processione del cero

Cerimonia annuale che si svolge il 14 Agosto in Duomo. Tutte le Contrade (e anche alcune parrocchie della città e della più vicina campagna ) omaggiano la Vergine Assunta con ceri che vengono ricevuti dall'arcivescovo benedicente. Le Contrade vengono rappresentate soprattutto da bambini in costume con i loro colori. Il Comune offre un grande cero dipinto e reca il Drappellone per la benedizione.

 
Protettore

Membro sostenitore che contribuisce al mantenimento della Contrada con una quota annuale liberamente determinata.

Durante i festeggiamenti in onore al Santo Patrono la comparsa della Contrada si reca a rendere omaggio con la sbandierata all'abitazione di ciascun protettore.

 
Protonotario

Archivista della Contrada. (Valdimontone)

 
Prova

Una delle sei corse che si tengono al mattino e alla sera dei tre giorni che precedono il Palio.

 
Prova Generale

Quinta prova che si corre la sera della vigilia del Palio.

 
Provaccia

Sesta e ultima corsa di prova. Si corre il giorno stesso del Palio. Così chiamata perché i cavalli vengono trattenuti forzatamente dal correre risparmiandone le forze per il Palio che avrà luogo nel pomeriggio.

 
Prove di notte

Si svolgono alle prime luci dell'alba, il giorno prima della tratta, per verificare le condizioni dei cavalli e far prendere confidenza con la pista ai cavalli che vi arrivano per la prima volta. Adesso si chiamano "Prove mattutine di addestramento" ma fino al 1991 si facevano in piena notte senza molte regolamentazioni.

 
Prove mattutine di addestramento
 
Prove notturne
 
Provenzano

    La Collegiata ove si venera l'immagine della Madonna cui è dedicato il Palio del 2 luglio.
  1. Designazione toponomastica della Contrada della Giraffa (Collegiata di Provenzano).

 
Provicario

Aiuto, sostituto e collaboratore diretto del Vicario.

 
Provveditore all'oratorio

Curatore della Chiesa della Contrada. (Aquila, Drago)

 
Provveditori

Addetti ai beni mobili e immobili. (Oca, Valdimontone)

 
Pugna (gioco delle)

Gioco medievale a squadre dove i partecipanti si fronteggiavano con "pugni et boccate", cioè cazzotti e schiaffi a mano aperta.

I partecipanti si disponevano nel campo divisi per terzi; il terzo di Città, i bianchi, si contrapponevano ai terzi di Camollia e S.Martino uniti, i rossi, si fasciavano le mani con bende di seta e si affrontavano tra loro praticando una specie di pugliato.

Questo gioco si disputò frequentemente dal 1259 al 1324. In tale anno parteciparono più di mille pugilatori e ci furono molti feriti e diversi morti. Dopo di allora non si hanno più notizie della Pugna escluse sporadiche apparizioni, come nel 1536 alla presenza di Carlo V in città; nel 1544 Biagio di Montluc le cita nelle sue memorie rimanendone entusiasta; nel 1506, 1511 e nel 1612 alla presenza di Cosimo II dei Medici.

Nel 1613 appare una Pugna tra gli Scolari (studenti universitari) e gli Sviati (lavoratori della lana). Questo tipo di competizioni tra studiosi e non si farà fino al 1700.

 
Pulito

Sgombero della pista per il passaggio degli addetti alla pulizia prima delle prove e del Palio.

 
Punto

Avverbio utilizzato per indicare "niente affatto", "per nulla", "nessuno". Esempio: stavolta 'un ci s'hanno punte possibilità di vince'. Oppure giocando a carte: "Quanti punti c'hai? 'Un c'ho punti punti".

 
Purga

Punizione (auto inflitta) di chi perde, un tempo letterale oggi simbolica. Chi vince si vanta di aver "dato la purga" a chi ha perso. L'intensità della purga è direttamente proporzionale alle speranze di vittoria precedenti alla corsa. Le Contrade più ripurgate sono la seconda arrivata e l'avversaria di quella vittoriosa.

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  • Consorzio per la Tutela del Palio di Siena Gli stemmi, i colori delle Contrade e le immagini del Palio sono stati utilizzati con l'approvazione del Consorzio per la Tutela del Palio di Siena e si intendono a puro scopo illustrativo. Ogni altro uso o riproduzione sono vietati salvo espressa autorizzazione del Consorzio
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