Esempi e detti morali
Contro le vanità donnesche (XIV)
Doh, pensa quando tu omo darai moglie al tuo figliuolo, e daràgli una che non saprà cucire uno pònto, né tenere l'aco in mano, non pure ricucire un poco la calza del marito, quando ella sarà sdrucita nel calcagno, né non saprà fare nulla per casa. Sarà stata allevata come monna Agiata: non saprà fare niuna cosa, se non cose di vanità. Avrà una bella virtú, che sarà una bella ballarina e bella cantarina; e giovale di stare azimata, vana e vaga di stare sempre a le finestre, da non cavare uno buono costume di lei. Oh, ella è la bella grazia, non ti pare? Sai che si suol fare? Suolsi maledire chi prima ne fece parola de' fatti suoi; desiderando la morte sua, dolendogli ch'ella vive tanto, e molte volte dirà: "Che 'l diavolo ne vada con essa: la carta dovea esser di coio di troia, che mai non verrà meno;" e sempre desidera la sua morte.