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Novellette di San Bernardino

Tratte da: G. Carabba editore - Lanciano, stampa 1916

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Esempi e detti morali

Carità, elemosina, amicizia (III)

Sappiatevi comportare l'uno coll'altro, e perdonate l'uno all'altro, però che noi siamo insieme membri. — Tutti siamo membri: la santa Chiesa è il corpo, e noi siamo membri, e Cristo Jesu è il nostro capo. Doh! tu vedi l'essemplo nel corpo nostro, il quale è composto di molti membri e quando uno di questi membri ha alcuno difetto, tutti s'ingegnano d'aiutarlo. Se e' duole il capo, la mano corre ad esso. Hâlo rotto? E la gamba il porta al medico; e cosí ogni membro s'ingegna d'aitarlo quanto e' può. Colui che non aita i suoi membri quando hanno difetto, so' paralitichi per vizio di non avere compassione. Sai chi so' costoro? So' coloro che fanno il contrario di quello che dovarebbero fare; che dovendo aitare, e ellino disaitano. Oh, quanto va male, quando va cosí! È morto il marito a una? Non la robbare, ma dàlle vigore. È rimasto il pupillo? Aitalo, non a fiacare il collo; chè non aitandolo tu, quando puoi, tu ne rimani ubrigato all'anima tua, dove tu potevi meritare, che n'eri tenuto, e tu non l'hai aitato e hâne dismeritato. Elli m'è detto, che elli si convien gridare di questa parte della vedova e del pupillo. Io vel dico, vel ricordo e priego, che voi ne siate piatosi e misericordiosi però che essi hanno perduto il capo loro, il padre loro. Tu ne se' tenuto e in quanto a Dio e in quanto al mondo.

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