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Rime di Cecco Angiolieri

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LXXXIX - Sed i' credesse vìvar un dì solo

Sed i' credesse vìvar un dì solo
più di colui che mi fa vìvar tristo,
assa' di volte ringrazere' Cristo;
ma i' credo che fie pur com'i' volo,


ché potrebb'anzi di Genova 'l molo
cader, ch'un becco vi desse di bisto:
chéd e' l'ha sì borrato 'l mal acquisto,
che già non li entrare' freddo per polo.


Questi, di cu' dico, s'è 'l padre meo,
c'ha di noiarmi maggior allegrezza,
che non ha l'occhio, che 'n ciel vede Deo.


Vedete ben s'i' debbi'aver empiezza:
vedendolo l'altrier, mastro Taddeo
disse: - E' non morrà che di vecchiezza.

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