IL PALIO.SIENA .IT

Rime di Cecco Angiolieri

Ricerca  

rime

LXXXVIII - Qual è senza danari 'nnamorato

Qual è senza danari 'nnamorato
faccia le forch'e 'mpicchis'elli stesso,
ch'e' non muor una volta, ma più spesso,
che non fa que' che del ciel fu cacciato.


E io, tapin! che, per lo mi' peccato,
s'egli è nel mondo Amor, cert'i' son esso,
non ho di che pagar potesse un messo,
se d'alcun uom mi fossi richiamato.


Dunque, per che riman ch'i' non mi'mpicco?
ché tragg'un mi' penser ch'è molto vano:
c'ho un mi' padre vecchissimo e ricco.


ch'aspetto ched e' muoi' a mano a mano;
ed e' morrà quando 'l mar sarà sicco
sì l'ha Dio fatto, per mio strazio, sano.

rima precedente rima successiva
rime
  • Good&Cool
Per migliorare la tua navigazione su questo sito, utilizziamo cookies e altre tecnologie che ci permettono di riconoscerti. Utilizzando questo sito, acconsenti agli utilizzi di cookies e delle altre tecnologie descritti nella nostra informativa sui cookies.
OK