Non si è ancora spento l'entusiasmo del giugno nel vedere uno del Palii più belli che la storia ricordi, e ci risiamo.
La "famiglia" de Mores al completo all'assegnazione: l'Istrice esulta per la sorte che le assegna la prestigiosa Uberta, e ci va Tristezza; l'altro boccone che è Salomè II va in Camporegio, e ci torna Lazzaro. La terza perla, Elena, è per il Nicchio con Vittorino.
La famiglia Giachetti ha i suoi pupilli in Beatrice, che va all'Onda con Remo Rompighiaccio; Belinda (la matta) è appannaggio della Civetta, e monta Canapino. Marisa va al Leocorno con Rondone. Isabella alla Lupa con Canapetta; Rosella tocca alla Pantera che ha per fantino Guanto; Mistretta è nell'Aquila con Mezzetto; infine l'Oca ha Capriola e il Gentili. Palio da incognita.
Ezio Pollai dipinge il Drappellone; mossiere ancora il temibile del pedale Andrea Fagnani.
Cosa dire di questo Palio di Luglio? Che... non avendo funzionato il lavoro del cassiere della banca di Sant'Anna, non correndo, la Torre è nei guai. Si va al Palio. Istrice con Uberta al terzo posto, la sorella Salomè II nel Drago è al settimo ed è accanto all'Oca, mentre il Nicchio darà la rincorsa. A chi? Per sé stesso con Elena o no? Cosa farà Vittorino? Si vede, e bene, che vuole aiutare la sua spalla di sempre, che è Lazzaro, per mandarlo a vincere e così fargli assaporare la sua prima vittoria in Piazza. La Cuffia è in arrivo. Ci prova, ma il gioco non riesce. Perché?
Ecco il perché. Dice la Torre (che non c'è): "Se a questa girata ci vince il Drago, si va a fini' nel bottino...". Invece fu il contrario. Perché il Donato Tamburelli, in arte Rondone, è con Marisa nel Leocorno al quarto posto. E sarà il "Killer" (oggi si dice così) del momento. Cosa fa Rondone? Manda via l'Istrice, che le è accanto e Tristezza va in testa; taglia la pista a cercare il Drago, come fece a giugno e lo rifà. Gioco riuscito, che ammutolisce Via della Pancaccia. E la macchina del Palio messa in moto nella Torre, ha funzionato a pieno regime.
A questo punto fu cosa facile al buon Tristezza riportare la vittoria in Camollia, sempre fresca: in cinque anni tre vittorie! Da far gola, dice il Doretto torraiolo.
Nel dopo Palio si scatena la rabbia di Lazzaro che inveisce verso Rondone per avergli infranto il suo sogno. Ma il Palio è Palio, e va preso come viene e no come si vorrebbe. Partita rimandata per il buon Giove. A quando?
E la Torre? Mi sia permesso dire che il dio denaro è il principale attore del Palio, e con i soldi in tasca non si guarda in faccia a nessuno. E' sempre stato anche nella vita, e sempre sarà. Sbaglio?
L'Agosto prevede un Palio caldo, direi da temperatura africana, veduto che Malcucinato e Fontebranda sono in Campo. I preparativi sono in pieno svolgimento. E a me disse la graziosa Capitana Maria Pace Misciattelli: "Doretto, desidero vincere!". "Magari!" dissi io...