Lunedì sera la prova generale riuscì bellissima e di vivo interesse per la lotta accanita fra il Bruco e la Pantera che si sorpassarono a vicenda; ma il primo riportò ancora una volta la vittoria. La corsa di ieri mattina ancora una volta meritò il suo titolo tradizionale di provaccia e fu vinta dall'Istrice.
A dire il vero, non è stata molto numerosa quest'anno l'affluenza dei forestieri. Tuttavia non sono mancate distintissime personalità italiane e straniere, desiderose d'assistere alla nostra caratteristica festa. Basti dire che soltanto all'Hotel Continental scesero: il principe de Windisch Graetz, attacchè all'ambasciata Imperiale e Reale d'Austria Ungheria presso S. M. il Re d'Italia; S. E. il Principe Liechtenstein, il Principe e la Principessa Corsini, la Principessa di San Faustino, il Marchese e la Marchesa Bourbon del Monte, il Barone e la Baronessa Seprebensky, il Barone Paino, il Marchese e le Marchesine Giuntini, il Conte e la Contessa Figoli de Geneys, il Conte e la Contessa Piccolomini della Triana, il Conte e la Contessa Gargallo, il Nobil Uomo Filippo Contini e signorina, la Nobil Donna Giuseppina Giorgi, il senatore Lustig, il prof. Schiff e famiglia, sig. Piero Tozzi da Ruvo, signor Bondi e famiglia, signorina Tharfs, Mrs. Osbone, Mrs. e Miss Smith, Mrs. J. H. Garth, Miss. C. B. Forbes, Miss Phillis De Kay, Miss Sirena Towrsend, Mrs. Cleaveland.
Sarebbe superfluo che noi ripetessimo la descrizione della nostra magnifica Piazza nel momento del Palio e riferissimo ancora una volta come si svolge l'imponente corteo. Quest'anno lo sfilamento fu assai ordinato, e ciò non fece che accrescere l'impressione ammirativa, specialmente dei forestieri.
Allorchè i cavalli si avvicinarono al canape, nella folla si manifestò quella vibrazione di ansia che finisce per investire anche coloro che, venendo di fuori, sono assolutamente indifferenti all'esito della corsa.
Data la mossa con la consueta abilità dal dott. Pasquale Meucci, il Bruco prese la testa del gruppo, seguito dal Nicchio e dalla Civetta che cadde al secondo giro dopo la voltata del Casato.
Il Bruco rimase sempre primo a buona distanza, lasciando agli altri la magra consolazione di nerbarsi fra loro, e vinse senza contrasto.
Ognuno comprende l'entusiasmo dei popolani della nobile contrada, i quali in un attimo, saltando dai palchi o scavalcando i cancelli, si aggrupparono sotto il palco dei giudici per ricevere il Palio.
Una quindicina di frati del convento dell'Osservanza, posto, diciamo così, sotto la giurisdizione territoriale del Bruco, si unirono al gruppo e accompagnarono l'ambito drappo nel rione, dove fu improvvisata una entusiastica festa.
L'arrivo del Palio, circondato da un'infinità di bandiere di contrade amiche ed alleate fu salutato da urla altissime di gioia e dal suono di una musica che in un attimo era stata messa insieme. Le maggiori prove di simpatia furono tributate al fantino Alfonso Menichetti e anche il cavallo ebbe, come di dovere, la sua parte di attenzioni.
Il rione, illuminato, venne invaso da una folla di visitatori, tra cui moltissimi forestieri. Intervennero autorità e notabilità cittadine, il presidente del Magistrato delle contrade, molti priori delle altre contrade. Si notò la grande affluenza di abitanti della Torre e della Giraffa che vollero riaffermare la loro simpatia per l'amico Bruco. I buoni popolani con sincera espansione seppero mostrarsi gentili e grati verso tutti gli ospiti.
La festa si è protratta fino a tardissima ora, per venir ripresa con maggiore slancio questa sera. La nobile contrada del Bruco ha riportato con quella di ieri la sua 31ª vittoria. Il trentesimo Palio lo aveva vinto il 16 agosto 1907.