A pochi giorni di distanza dalla disastrosa Carriera di luglio, il Sindaco Cav. Luciano Banchi indirizzò ai Priori delle 17 Contrade una circolare abbastanza dura per lamentare il preoccupante fanatismo causa delle intemperanze, la sconcia speculazione alla base dei cosiddetti "partiti", la spregiudicatezza di "società" costituitesi per governare ed amministrare le Contrade.
Il Sindaco invitò i Priori a convocare le assemblee dei contradaioli per chiamare a sé i più caldi e rissosi e per raccogliere proposte, affinché le carriere procedano in guisa regolare e conveniente. Il Sindaco volle ascoltare i rappresentanti di tutte le Contrade, onde prendere quei provvedimenti che saranno dal sottoscritto riconosciuti più acconci, onde non si rinnovino gli inconvenienti fin qui lamentati. Priori e Capitani furono convocati in Palazzo Comunale per giovedì 28 luglio. Nella circolare di convocazione si metteva addirittura in dubbio l'effettuazione del Palio.
Il Sindaco fece subito presente ai Capitani che era intendimento del Comune chiamare responsabili le rappresentanze delle Contrade del buon andamento delle feste solite farsi nella Piazza Vittorio Emanuele nel Luglio e Agosto e chiese loro la massima collaborazione per portare alcune modificazioni ai regolamenti. Dopo alcune schermaglie, finalmente fu approvata all'unanimità una prima proposta, che risultò così formulata:
"1° Che sia sostituito ai due canapi un solo canape flessibile, e che sia dichiarata legale la mossa, data dalla voltata del Casato al canape, quando il mossiere in questo tratto abbia creduto uniti i dieci cavalli". Sempre all'unanimità fu stabilito che il nerbo fosse consegnato ai fantini avanti la voltata del Casato.
Successivamente fu proposto da diversi rappresentanti che fosse vietato ai fantini di chiapparsi fra loro; ma dopo una lunga discussione la proposta fu rigettata e fu tenuto fermo il divieto di chiapparsi fino alla Fonte Gaja.
A questo punto il Sindaco presentò la proposta della Contrada della Torre, contenente molte buone riforme da studiarsi ed un progetto di costituzioni da applicarsi a tutte le Contrade per regolare e determinare le epoche ed i modi per la elezione dei loro capitani ed uffiziali. Aggiunse inoltre che il detto progetto era già pronto all'Uffizio Comunale e che seduta stante si poteva eleggere una commissione di N° 7 individui perché lo esaminasse.
Terminata la discussione sui problemi della corsa, il Sindaco invitò i rappresentanti delle Contrade a trattenersi per procedere al sorteggio delle tre Contrade da unire alle sette che avrebbero dovuto correre di diritto il Palio d'agosto.
La mattina della tratta, e cioè il 12 agosto, i dieci Capitani presentarono in Municipio un'istanza per togliere qualunque ritardo alla mossa, che porta spesso inconvenienti funesti. La richiesta unanime fu la soppressione della tratta segreta, solita farsi nel giorno del palio dai deputati preposti alla Direzione della Carriera, che stabilisce l'ordine con cui le Contrade debbono presentarsi al Canape. Per stabilire tale ordine sarebbe bastato rispettare quello di ammissione delle Contrade al Palio. L'istanza trovò accoglienza da parte delle autorità municipali.
Per la tratta furono presentati in piazza quattordici cavalli, che furono provati da Giuseppe Boni, Cesare Pagni, Aristotile Frulloni e Giuseppe (Rocco) Burrini.
La sorte favorì la Contrada del Nicchio, a cui andò la cavallina "Brizzola" di Sportaino, che aveva vinto la Carriera di luglio. Fu sfortunata la Chiocciola, a cui toccò un cavallo malato, tanto che dovette chiedere l'esonero da tutte le prove.
Il programma delle manifestazioni organizzate quest'anno dalla Società delle Feste per la metà d'agosto fu davvero interessante. Oltre al Palio, che restava lo spettacolo principale anche se fu annunziato semplicemente come corsa alla tonda con fantini, in calendario furono inserite due importanti iniziative:
a) Dal 12 al 23 agosto - Una grande esposizione provinciale di prodotti di belle arti, di prodotti industriali ed agricoli della Provincia di Siena nel locale del R.° Collegio Tolomei, arricchita con un'esposizione dell'arte antica approntata in una sala attigua dello stesso Collegio, per mostrare tutte le opere d'arte e d'industria dei secoli scorsi fino al secolo XVIII. La prima era patrocinata dal Comune e la seconda dall'Associazione popolare senese per il soccorso ai bambini poveri scrofolosi.
b) Dal 14 al 17 agosto - Tutte le sere, alle ore 9 pomeridiane, nel gran piazzale del Forte di S. Barbera, uno spettacolo teatrale in cinque grandi quadri, intitolato "La cacciata degli Spagnuoli da Siena", un'azione storica, pantomimica, equestre, lirica, danzante, ispirata al noto episodio della storia senese del 1552, nella quale recitavano circa 800 persone tutte in costume dell'epoca, compresi i figuranti delle comparse delle diciassette Contrade.
Non mancarono neppure le tradizionali corse di birroccini e di cavalli con fantino in Piazza d'Armi, concerti di Bande, la grande tombola in Piazza Vittorio Emanuele, l'apertura di musei e "stabilimenti" della città.
Il Programma del Palio dell'Assunta fu portato all'attenzione della città con il consueto grande manifesto del Comune. E' interessante notare che il raduno delle comparse fu stabilito, non nel prato di Sant'Agostino, bensì in Via Baldassarre Peruzzi (da sempre nota come Piano dei Mantellini), e che si portarono nel Casato da Via dei Maestri (oggi Via T. Sarrocchi) e Via di S. Pietro.
Come stabilito d'accordo con i Capitani nella riunione del 12 agosto, la mossa del Palio, diretta dal capitano Antonio Mariani: con il probabile aiuto di Giovanni Padovani, fu data con un solo canape elastico. Si ebbe dunque una partenza lanciata, affinché non vi fosse alcun pericolo per i cavalli che vi potevano battere contro.
L'ordine di mossa non fu predeterminato; fu convenuto di rispettare quello di ammissione delle Contrade al Palio, che valeva anche per le prove.
I concorrenti, ricevuto il nerbo prima della curva del Casato, dovevano presentarsi in gruppo e senza accelerazioni; il Mariani doveva dare la partenza quando avesse ritenuto che il lotto fosse ben unito e ben schierato.
I fantini non agevolarono certamente il difficile compito del mossiere. Occorsero due mosse; ma anche la seconda partenza fu giudicata poco soddisfacente.
Le monte scelte dai Capitani erano state le seguenti:
Nota dei Fantini nominati per la Carriera del 15 Agosto 1870 da eseguirsi sulla Piazza Vittorio Emanuele in Siena.
1. Tartuca - Tavanti Dante - Siena
2. Torre - Galassi Francesco - Empoli
3. Chiocciola - Bajocchi Domenico -
4. Civetta - Santinelli Marziale - Manciano
5. Selva - Burrini Giuseppe - Rocco - Masse di Siena
6. Oca - Pavoli Giuseppe - Mascherino - Pitigliano
7. Onda - Locchi Pietro - Pierino - Chiusi
8. Nicchio - Bernini Mario - Bachicche - Siena
9. Drago - Lenzi Pietro - Gambino - Empoli
10. Istrice - Romualdi Angiolo - Gilocche - Empoli
Vinse l'Onda con la cavalla baia scura di Leopoldo Venturini, soprannominato Poldaccio. Era Capitano dell'Onda il Conte Filippo Cerretani.
La sera, dopo la corsa, i Sig.ri Ulderigo Orlandi e Giuseppe Romano Barsotti, Giudici della Vincita, fecero avere al Sindaco il rapporto ufficiale che sanciva la vtttoria dell'Onda. Non fu fatto alcun cenno al fatto che vi furono due mosse.
Lì 16 Agosto 1870. I Sottoscritti, a forma dell'Art. 13 della Notificazione Comunale del 14 Agosto corrente, rendono noto alla S. V. Ill.ma che la Mossa fu valida e la Contrada vincitrice fu l'Onda. Giuseppe Rom. Barsotti / Ulderico Orlandi.
La corsa non riuscì di alcuna soddisfazione, - scrive il Griccioli - attesa la pessima mossa. Usciti i fantini dal cortile del Potestà per portarsi al canape, allorquando furono giunti alla voltata del Casato, senza che ne avessero avuto il relativo segnale, posero in carriera i loro cavalli, di guisa che i mossieri furono costretti ad abbassare il canape onde evitare disgrazie, dando però subito il segnale di cattiva mossa. Posti di nuovo in ordine i fantini venne data la mossa, e l'Onda partita prima non fu più raggiunta da alcuno, onde vinse il palio senza avere avuto il minimo contrasto.
L'Onda conseguì il successo anche grazie alla bravura del suo fantino Pietro Paolo Rocchi (in Comune segnato come Locchi) d. Pierino o Paolaccino, che riuscì a rimanere aggrappato al cavallo nonostante un urto nel colonnino di San Martino durante l'ultima girata.
... In quest'anno fu deliberato di mettere un solo canape, e questo elastico, a motivo che battendoci i cavalli non nasca delli inconvenienti. Furono date due mosse, alla seconda riuscì bellissima, scappò prima l'Onda, e si mantenne sino a vincita di palio, detto fantino fece una gran bravura motivo che alla terza girata a S. Martino, nel voltare molto a stretto batté nel colonnino dove riposa la banderola, e lo portò fori del cavallo, ma tanto fece che poté rimettersi sul cavallo, per questa bravura ebbe un applauso generale, ( ... ) l'Oca si mantenne sempre seconda, cadde Civetta, Torre, e la Tartuca rimase ferma al canape.
Nel manoscritto pubblicato da Antonio Zazzeroni si riferisce che in questa corsa ci furono molte nerbate maggiormente contro del Nicchio perché non volle fare partito; motivo che aveva un cavallo superiore, si erano fatti certi il Palio.
Anche la cronaca del manoscritto "Il Palio di Siena. Vittorie e premi riportati dalle 17 Contrade etc." sottolinea il rifiuto del Nicchio di fare "partito" e le rimostranze dei suoi dirigenti in Comune per il contrasto patito durante il Palio dal fantino Bachicche trattenuto ed ostacolato irregolarmente del fantino della Civetta Paolo Santinelli detto Marzialetto:
1870 Agosto 15 - Si corse il solito Palio e lo vinse la Contrada dell'Onda con il fantino Pietro Locchi con la cavalla del contadino detto Pordaccio.
In questa Carriera avanti dei giorni di dare i cavalli alle respettive Contrade furono chiamati al Municipio dal Cavalier Sindaco Signor Luciano Banchi tutti i Capitani e Priori e Consiglieri di tutte e diciassette le Contrade e dallo stesso Sindaco furono pregati allo scopo di togliere i partiti per migliorare l'andamento delle Carriere, venne in massa accettata questa proposta di non fare i così detti partiti e che ognuno tirasse alla sua vincita per forza di cavallo.
Venuti al giorno della data dei cavalli, il miglior cavallo lo ebbe la Contrada del Nicchio. La direzione di questa Contrada tenendo fermo quanto avevano stabilito alla presenza del Signor Sindaco, non volle fare alcun partito con nessuna Contrada. Durante i giorni delle prove ad una alla volta le Contrade che prendevano parte a questa corsa si presentarono a chiedere i soliti partiti alla Contrada del Nicchio, tenendo fermo il combinato rigettò amichevolmente i partiti domandatili; arrivati al giorno della corsa presentatosi al canape nella partenza per camorra fatta con altre Contrade che correvano venne chiappato dalla Contrada della Civetta, ma il bravo fantino del Nicchio che era Mario Bernini, detto Baicche, sbardellò da cavallo il suo avversario fantino della Civetta presso il Palazzo Sansedoni alla prima girata, ma rimasto molto indietro per causa di questo incidente, non fu in tempo a raggiungere l'Onda rimanendo terzo a vincita di Palio.
L'indomani la direzione della Contrada del Nicchio si portò dallo stesso Sindaco Banchi facendoli conoscere che per aver mantenuto il combinato fatto con le altre Contrade alla sua presenza di non far partiti, perdette il Palio avendole avute tutte contro. La direzione suddetta della Contrada del Nicchio dispiacente del successo della corsa avvenuta, che in altra circostanza simile avrebbero gettato i denari a più non posso (...)
Il Signor Sindaco rispose sono dispiacente che non abbia vinto la Contrada del Nicchio questo Palio perché aveva mantenuto quanto era stato deliberato, promettendo di far punire il fantino Marziale Santinelli che lo aveva chiappato, e difatti fu punito con giorni 3 di carcere, lire 90 di multa e tre anni di sospensione di correre nella nostra Piazza.
In effetti, il 20 agosto fu rimesso al Pretore del 1° Mandamento un rapporto straordinario dell'Ispettore Municipale Giovanni Mazzucchelli contro Santinelli Marziale Cavallarizzo dimorante a Manciano, perché il fantino della Civetta nella occasione del palio stesso successo il giorno 15 Agosto si permise al Canapo destinato per la mossa di prendere per la briglia il Cavallo della Contrada del Nicchio e di non abbandonarlo fino a che non ebbe compiuto circa un quarto di giro di detta Piazza, in onta al disposto dell'art. 13° della Notificazione della Prefettura, il quale prescrive che i Fantini non potranno toccarsi al momento della Giostra fino a che non sono giunti dal Canapo alla Fonte Gaja. Il Mazzucchelli segnalò anche cinque testimoni.
Il Tribunale condannò il Santinelli a tre giorni di carcere ed al pagamento di una multa pecuniaria.
Infine, alcuni mesi dopo, e precisamente il 14 dicembre 1870, il Mazzucchelli propose al Sindaco di dare una sospensione determinata al sudd. Santinelli, onde evitare che nuovamente si manifestino incidenti di tale natura, e che potrebbero esser causa di serie conseguenze. La Giunta Municipale dispose l'esclusione di Marzialetto per tre anni dalle corse alla tonda con partito n° XXIV del 7 gennaio 1871 e ne dette comunicazione anche all'Ispezione di Polizia con nota n° 8968 dell'8 gennaio 1871.