Tutto era disposto nel giorno 2 luglio onde alla consueta ed venisse eseguita la carriera, quando al momento in cui le Contrade con le respettive comparse si preparavano a presentarsi nella Piazza del Campo, una dirotta pioggia sopraggiunse, che nel momento la popolazione rese libera la Piazza medesima.
In seguito di questo caso impreveduto di concerto con i Capitani delle Contrade venne la Corsa rimessa, e trasferita per il 3 corrente.
Si avverte che la prova nella mattina del dì 3 non potè aver luogo mediante la pioggia caduta nella notte del 2 la quale portò seco tutta la terra sparsa.
Nel giorno, vedendo che il tempo minacciava altra pioggia, le Contrade furono sollecite portarsi a S. Agostino, e quindi vennero tosto disposte per la marcia prendendo la via del Casato facendo alto al solito posto.
Alle ore cinque le Contrade entrarono in Piazza, ed i regi Lancieri a cavallo, che per la prima volta fecero mostra della loro bravura, eseguirono i consueti giri con applauso generale della popolazione.
Alle ore cinque e mezza fu calato il canapo ed ebbe così principio la carriera, dietro la quale riportò la vittoria la Contrada dell'Unicorno correndovi il fantino Pietro Locchi di Chiusi nel (sic) cavalla di Santi Franci.
Le Contrade ammesse alla Corsa erano: Nicchio = Torre = Giraffa =Istrice = Unicorno = Montone = Chiocciola = Aquila = Selva = Tartuca.
Nella Corsa non seguirono gare tali da farne menzione poiché la cavalla vincitrice scappò la prima, e tale si mantenne a vincita di Palio.
Si nota che il drappellone della vincita era dipinto con gli stemmi cioè: dei due del Comune, di quello del Gonfaloniere cav. A. Piccolomini, e dei componenti la Sezione dei pubblici spettacoli Giovanni Palmieri priore, Marc'Antonio Bandini, Scipione Camilli, e reverendo signor Sigismondo Parronchi.