Nel 1817 vennero effettuate le due consuete carriere: quella di luglio la vinse la Tartuca e quella d'agosto la Lupa ed ambedue i drappelloni furono dipinti da Alfonso Fraticelli.
Su quello della Tartuca vi sono disegnate ovviamente, oltre alla Madonna di Provenzano, le armi dei Deputati della Festa, con quello doppio dei Manucci Benincasa. Sul premio vinto dalla Lupa figurano invece quattro stemmi di uguali dimensioni: la Balzana, il popolo e i due Deputati ai Pubblici Spettacoli. Questo Palio d'agosto venne corso il 17, che fu preferito al 16 perché festivo, essendo presente a Siena, già dal Palio di luglio, Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone.
Il Fraticelli ricevette un pagamento unico per le due pitture eseguite e la sua committenza per il drappellone di luglio risulta anche dal processo verbale della carriera.
Gaetano Vivi fu nominato Capitano nel maggio del 1817 e la Tartuca venne estratta per correre il Palio di luglio. Vinse con il fantino Niccolò Chiarini detto Caino e un cavallo baio scuro di proprietà del macellaro Stanislao Pagliai. Era sempre Priore Francesco Bordoni e Correttore per l'Oratorio Don Giacomo Gottarelli.
Deputati della Festa erano stati nominati Pietro Pannilini, Girolamo De Vecchi Gonfaloniere della Comunità Civica (il cui stemma è al centro del drappellone) e Pietro Mannucci Benincasa di Montisi, che aveva un emblema familiare doppio.
Giudici delle Mosse erano Niccolò de' Gori e il Cavalier Bandinello Cerretani, Giudici dell'Arrivo invece Giulio Rinieri Piccolo mini, Antonio Nerucci e Giuseppe Bargagli. Il Giudice Cerretani cercò di introdurre innovazioni nella partenza, ma ci furono due mosse false e la rottura della manovella del verrocchio.
La Tartuca partì seconda dal quinto posto, dietro la Chiocciola, ma ben presto superò tutti girando prima a San Martino. Nonostante l'ostruzione preordinata di alcune Contrade, in particolare l'Onda arrivata seconda e la Chiocciola che giunse terza, Caino vinse lo stesso.
Il Capitano Vivi riscosse il premio di 360 lire il 4 luglio e versò alla Contrada 60 lire, con le quali furono fatte le briglie nuove per il cavallo.
Autore del drappellone (cm. 5 9x 197): Alfonso Fraticelli.
È riportato da alcuni storici che la Tartuca sarebbe stata oggetto già da quel tempo della macchinazione di alcune Contrade contrarie per ragioni politiche alla vittoria dei colori giallo e nero, macchinazione che poi sarebbe avvenuta in seguito. Appare invece più probabile che la motivazione sia stata soltanto paliesca e dovuta alla Chiocciola, ormai dichiaratamente rivale, con il concorso di questioni fra fantini. Nella sua puntuale cronaca il Bandini riferisce infatti di due mosse false e che Chiocciola e Onda avevano depositato 140 scudi presso un privato quale compenso per i fantini che avessero danneggiato la Tartuca.